di Matelda Giachi
Febbraio. Per i più è il mese di San Valentino, la festa degli innamorati. Ma per noi cinefili… per noi cinefili è il mese degli Oscar. Una cerimonia sempre più discussa, sempre più controversa. Di anno in anno rimaniamo sempre più basiti di fronte alle discutibili scelte dell’Academy, non ultima e la più grave, quella di assegnare alcuni premi, tra cui quello alla fotografia e al montaggio, fuori onda, durante gli intervalli pubblicitari. Fortuna vuole che Hollywood, sotto forma dei suoi più influenti registi, si sia ribellata e sia riuscita a far revocare la decisione.
Nonostante tutto però, non possiamo fare a meno di parlarne, di fare strani calcoli probabilistici, di incrociare i dati di Golden Globes, SAG Awards, Bafta derivandone grafici e aspettative. A pochi giorni dalla fatidica notte, proponiamo un breve ripasso delle otto pellicole in gara per il premio principale, quello al miglior film, con tanto di link alle nostre recensioni. BLACK PANTHER Regia di Ryan Coogler, protagonisti Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Martin Freeman, Danai Gurira, Andy Serkis. Partiamo subito col botto, con il candidato che sicuramente ha destato più scalpore. I fan duri e puri dei cinecomic esultano per le ben sette nomination conquistate dalla pellicola sulla Pantera Nera di casa Marvel e i suoi protagonisti alzano forte il grido “Wakanda per sempre”. Il quarto film di supereroi con il maggior incasso di sempre, Black Panther è di sicuro un successo e la qualità della sua realizzazione indubbia. I più tuttavia (e, va detto, noi con loro), restano quanto meno perplessi di fronte alla sua presenza nella rosa degli otto film migliori del 2018. Ci si chiede se la nomination non sia frutto più che altro di un cast quasi totalmente black, se fatta eccezione per Martin Freeman e Andy Serkis, in pieno governo Trump e della prossimità con la tutto sommato recente polemica #Oscarsowhite. BOHEMIAN RHAPSODY Regia problematica divisa tra Brian Singer e Dexter Fletcher, protagonisti Rami Malek, Lucy Boynton, Gwilym Lee, Ben Hardy, Joseph Mazzello. Il 2018 è stato l’anno dei film musicali e Bohemian Rhapsody, storia della più leggendaria o quasi della band, i Queen, e in particolare del loro front man Freddie Mercury, è stato il film dei record, riuscendo a rimanere in cima ai botteghini per settimane e settimane, diventando uno dei film più visti di sempre. Come per ogni successo, non sono mancate le polemiche, in particolare riguardanti l’inesattezza cronologica della narrazione. Precedentemente a questo, già la lavorazione era stata travagliata, avendo visto la sostituzione del regista Bryan Singer in corso d’opera. Ma è soprattutto il suo protagonista, Rami Malek, ad essere in corsa per la statuetta dorata. Col suo eccezionale e minuziosissimo lavoro nel riportare in vita il mito di Freddie, si è già aggiudicato il SAG Award, il Golden Globe e il Bafta come miglior attore. 5 nomination in totale VICE Regia di Adam McKey, protagonisti Christian Bale e Amy Adams. Ricorderemo Vice soprattutto come l’ultima drastica trasformazione fisica del camaleonte di Hollywood, Christian Bale, che è stato in cura dalle nonne di tutta la troupe per riuscire ad arrivare al peso forma de’ “l’uomo nell’ombra”, ovvero il vice presidente degli Stati Uniti del governo Bush. Dobbiamo dire che siamo stati felici e rassicurati nel rivederlo, di nuovo perfettamente in forma, ringraziare Satana, sul palco dei Golden Globes, mentre ritirava il premio. Un ottimo film anche se strutturalmente troppo identico al precedente del regista (Adam McKay), La Grande Scommessa. Un’interessante e sottilmente ironica quanto inquietante riflessione sul potere. 8 le nomination totali Qui la nostra recensione del film A STAR IS BORN Regia di Bradley Cooper, protagonisti lo stesso Cooper e la star del pop Lady Gaga. Dicevamo che il 2018 è stato l’anno della musica al cinema. Una storia, quella di A Star is Born che è già al suo quarto remake e che quindi nessuno si aspettava potesse avere tanto successo. Nemmeno i suoi protagonisti. Ma, se un merito fra tutti va riconosciuto a questo film, è il lavoro eccezionale che Bradley Cooper e Lady Gaga sono riusciti a fare collaborando insieme e imparando l’uno dall’altra. Il risultato è stato un connubio di cinema e musica di alto livello. Se Hollywood prima li sapeva bravi, adesso li riconosce come grandi. 8 nomination, di cui due per lady Gaga: come miglior attrice e per la miglior canzone originale con Shallow. Qui la nostra recensione del film BLACKKKLANSMAN Regia di Spike Lee, protagonisti John David Washington e l’Adam Driver di Star Wars. Di tutti i nominati, è stato quello che forse è passato più in sordina dalle sale cinematografiche, pur essendosi aggiudicato il grand prix al Festival di Cannes, ma è uno dei nostri preferiti. Spike Lee, ha saputo mettere insieme un misto raggelante realismo e tagliente senso dell’umorismo senza che l’uno o l’altro risultino fuori luogo. Un poliziotto nero agli inizi degli anni ’70 e il suo collega ebreo che si infiltrano nel ku klux klan, dividendosi la parte tra incontri partecipazioni telefoniche e di persona. Uno Spike Lee arrabbiato che usa l’ironia come arma per ridicolizzare e dissacrare l’odio razziale. 6 le nomination totali per questo film. Qui la nostra recensione del film ROMA Regia di Alfonso Cuarón, protagoniste Yalitza Aparicio e Marina De Tavira. D’accordo o meno con le nomination dell’Academy, stiamo comunque parlando di tutti ottimi film ma qui… Qui si comincia ad avere a che fare con delle perle. Una sceneggiatura ai limiti della semplicità che attinge ai ricordi d’infanzia dello stesso regista che trova modo, con la sua opera, di rendere omaggio alle due figure femminili che tanto hanno fatto e sacrificato per lui. L’uso del bianco e nero, la fotografia, il suono, tutti orchestrati in un’opera intima e universale. Una poesia. Già Leone D’Oro a Venezia, Roma si presenta la notte del 24 febbraio con 10 nomination. Qui la nostra recensione del film LA FAVORITA Regia di Yorgos Lanthimos, protagoniste Olivia Coleman, Emma Stone e Rachel Weisz. Con le sue 10 nomination, pari a quelle di Roma, La Favorita è un altro dei grandi protagonisti di questi Oscar. Di tutte le pellicole in gara, è quella che più spicca per originalità, tanto che verrebbe da pensare ad un’opera di fantasia, quando, in realtà, la sceneggiatura si basa su fatti storici ben documentati. Un triangolo tutto al femminile, quello tra la regina Anna, salita al trono nel 1707, e due sue cortigiane, dove si intrecciano potere, erotismo, affetto e cattiveria. Tre protagoniste una più brava dell’altra. E il regista greco Yorgos Lanthimos, trova finalmente la sua regia vincente e perfetta. Qui la nostra recensione del film GREEN BOOK Regia di Peter Farrely, protagonisti Mahershala Ali e Viggo Mortensen. Una storia che arriva dritta al cuore in cui un contesto di intolleranza e pregiudizio fanno da scenario alla nascita di una meravigliosa amicizia fondata sulla diversità e il rispetto. Una regia pulita che sa fare buon uso della leggerezza, così come la intendeva Calvino, per affrontare la drammaticità di un tema che non smette di essere attuale. La prova che non servono necessariamente particolari virtuosismi ed effetti speciali per fare del gran cinema. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, sono 5 le nomination totali per il film di Peter Farrely. Mahershala Ali ha già portato a casa il Golden Globe e il Bafta come miglior attore non protagonista, Viggo Mortensen ha messo a segno la più grande interpretazione della sua carriera e alla cerimonia del 24 febbraio, soffrirà solo dello sbrilluccicare delle virtuosistiche trasformazioni dei colleghi Rami Malek e Christian Bale, perché l’Oscar lo merita tutto. Qui la nostra recensione del film
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Marzo 2023
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