di Federica Gaspari ![]() Genere: horror Anno: 2019 Regia: Mike Flanagan Attori: Ewan McGregor, Rebecca Ferguson, Kyliegh Curran, Carl Lumbly, Cliff Curtis, Jacob Tremblay Sceneggiatura: Mike Flanagan Fotografia: Michael Fimognari Montaggio: Mike Flanagan Produzione: Intrepid Pictures, Vertigo Entertainment Paese: Stati Uniti Durata: 153 min Sono trascorsi quasi quarant’anni dall’uscita nelle sale di tutto il mondo di Shining, capolavoro di Stanley Kubrick che ha riscritto la grammatica del genere horror e ha segnato la storia del cinema. L’iconica interpretazione di Jack Nicholson è entrata nell’immaginario comune e alcune frasi del film sono entrate di diritto tra le citazioni cinematografiche cult. Affrontare e rielaborare un monumento come questo horror del 1980 rappresenta, quindi, una sfida decisamente ardua. Mike Flanagan, poliedrico regista, sceneggiatore e montatore statunitense, ha scelto di accettarla guidando il progetto di Doctor Sleep, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stephen King e continuazione della storia del piccolo Danny Torrance, protagonista di The Shining. Le immagini drammatiche della follia del padre ancora popolano la mente di Dan Torrance (Ewan McGregor) che, divenuto adulto, affoga nell’alcool le continue rievocazioni di un passato mai davvero affrontato. I fantasmi dell’Overlook Hotel, infatti, non sembrano aver mai davvero abbandonato la sua vita. Lo strano legame quasi telepatico con la giovane Abra (Kyliegh Curran) porterà Danny a riflettere definitivamente sul suo dono della “luccicanza”. La minaccia di un gruppo di cacciatori, assetati di tale potere, metterà, infatti, a rischio tutti coloro che sono dotati di questa abilità. Acclamato dalla critica statunitense e approvato dallo stesso Stephen King, Doctor Sleep è finalmente approdato nelle sale italiane con l’introduzione di un trailer che alzava ulteriormente la posta in gioco con nemmeno troppi velati confronti con Shining, titolo considerato intoccabile da una moltitudine di cinefili. Il destino di questo film è a senso unico: dividere nettamente il pubblico in scettici e curiosi. Non esistono, infatti, compromessi in una produzione che vanta al timone uno dei talenti più brillanti del genere. Il tocco e lo stile di Flanagan è evidente sin dalle prime sequenze: una fotografia elegante e un montaggio intrigante introducono i diversi protagonisti della storia catturando l’attenzione. La curiosità, però, si consuma rapidamente nella prima parte del film lasciando spazio ad una confusione letale. L’errore più grande di Flanagan – o, forse, quello che per alcuni è stato l’inspiegabile pregio del film – risiede nell’incapacità di prendere una posizione chiara tra l’omaggio a Kubrick e un film autentico e originale. Il film risulta così incapace di andare oltre la superficie, intrappolato in una scelta che ha l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi ma che impedisce al film di trovare la sua voce spiccando il volo. La buona interpretazione di Ewan McGregor rimane così oscurata da una struttura narrativa caotica e precaria che non sfrutta l’enorme potenziale. Doctor Sleep sembra così diventare l’ennesima vittima dell’ironico anatema King: ogni film approvato dall’autore del Maine, infatti, difficilmente trova l’unanime approvazione del grande pubblico, lasciando più dubbi che certezze. Questo film corrisponde perfettamente alla definizione e scivola mediocremente via dalla memoria già allo scorrere dei titoli di coda. Immagini tratte da: www.imdb.com www.cinematographe.it www.wired.com
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Giugno 2023
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