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GENERE: azione, noir, drammatico
ANNO: 2016 REGIA: Paul Schrader ATTORI: Nicolas Cage, Willem Dafoe, Christopher Matthew Cook, Omar J. Dorsey, Louisa Krause SCENEGGIATURA: Matthew Wilder FOTOGRAFIA: Alexander Dynan MONTAGGIO: Benjamin Rodriguez Jr. PRODUZIONE: Arclight Films, Blue Budgie Films Limited, Pure Dopamine DISTRIBUZIONE: Altre Storie DURATA: 93 minuti
Troy (Nicolas Cage), Mad Dog (Willem Dafoe) e Diesel sono tre delinquenti dediti alla violenza e alla dissolutezza che tentano di tirare avanti mettendo a sesto piccoli colpi per racimolare qualche dollaro. Conosciutisi in carcere, i tre hanno stretto un’intesa professionale ed esistenziale che dura anche al di là delle sbarre. A un certo punto un boss affida loro un ultimo colpo, dopo il quale potranno finalmente ritirarsi dalla vita da gangster: rapire un bambino. Come prevedibile però durante quest’ultimo lavoro non tutto fila liscio, le cose iniziano a mettersi male facendo crescere le tensioni interne al gruppo.Paul Schrader, già sceneggiatore e regista tra i più autorevoli e profondi della New Hollywod (ha sceneggiato Taxi Driver e Toro scatenato, entrambi diretti da Scorsese, tanto per citare qualche opera), si mette dietro la macchina da presa per dirigere un film atipico, che alterna scene di impianto naturalistico ad altre sfigurate da una visionarietà ipnotica sfumata (come l’incipit, che vede protagonista Mad Dog alle prese con diverse sostanze e con un duplice omicidio).
Tratto dal romanzo omonimo di Edward Bunker, scrittore di culto ed ex carcerato, Dog eat dog è un film violento, viscerale, nichilista e ironico che osa molto nel comparto formale, utilizzando numerose soluzioni stilistiche: il bianco e nero, gli effetti distorcenti, una fotografia melodrammatica e un grande uso dell’illuminazione non naturalista, come il ricorso alla luce rossa, soluzione che in alcuni momenti del film carica l’immagine di una notevole dose di dramma.Uno dei temi principali del film è quello della colpa e della redenzione: i tre protagonisti, e in particolare Mad Dog, sono ossessionati dalle colpe e dagli errori commessi ma al tempo stesso non riescono minimamente a uscire dalla spirale di violenza e sopraffazione nella quale si sono cacciati. Sono ridotti a pedine di un gioco più grande di loro, animali rabbiosi pronti a sbranarsi a vicenda se le cose non vanno come devono andare.
Nel complesso il film scorre piacevolmente, poiché gli attori sono tutti calati nella parte (in particolare Willem Dafoe che dona il suo corpo scarnificato al tossicomane Mad Dog, uno schizzato, brutale coi nemici eppure estremamente fedele con gli amici, proprio come un cane, appunto) e perché l’alternanza stilistica fra le scene non annoia, ma anzi spiazza lo spettatore. Resta un piccolo dubbio se questo vagare eterogeneo e fumoso sia totalmente una scelta autoriale oppure denota una mancata coerenza sul piano esecutivo, in ogni caso Schrader non ha perso il tocco e regala alcune scene dalla forza filmica notevole.
Immagini tratte da: www.indiewire.com www.thenewyorktimes.com www.cinequanon.it
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Marzo 2023
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