di Matelda Giachi ![]() Genere: Drammatico Anno: 2021 Durata: 98 min Regia: Rebecca Hall Cast: Tessa Thompson, Ruth Negga, André Holland, Bill Camp, Gbenga Akinnagbe, Antoinette Crowe-Legacy Sceneggiatura: Rebecca Hall (dal romanzo omonimo di Nella Larsen) Fotografia: Eduard Grau Montaggio: Carol Spier Musica: Devonté Hynes Produzione: Significant Productions, Picture Films, Flat Five Productions, Film4, AUM Group Distribuzione: Netflix Paese: USA
Passing è l’esordio alla regia dell’attrice Rebecca Hall, che ha adattato l’omonimo romanzo del 1929 di Nella Larsen, dopo che il nonno, che era nero, le ha raccontato come abbia passato gran parte della propria vita a farsi passare per bianco. E’ così infatti che le due protagoniste, amiche d’infanzia, si incontrano per caso dopo molti anni, in una sfarzosa sala da tè newyorkese dove sono entrambe entrate fingendosi bianche. Irene è sposata con un medico, ha due figli e conduce una vita non sfarzosa ma comunque agiata ad Harlem e solo di tanto in tanto maschera il colore della propria pelle per muoversi in una New York di fine anni ’20 profondamente razzista. Clare ha invece fatto ricorso allo sbiancamento della pelle per far parte del mondo “proibito”, sposando anche un uomo impregnato di un importante odio raziale e che non immagina chi sia in realtà sua moglie. Ritrovarsi porta la vita delle due donne ad intrecciarsi sempre di più, sconvolgendo gli equilibri di entrambe ma soprattutto di Irene.
Il film in distribuzione su Netflix a partire dal 10 novembre, ha una forte impronta femminile nella sua scrittura e nella sua resa, in cui il non detto prevale nettamente sul detto e si ha una forte componente simbolica, a partire dall’uso della luce. La scelta del bianco e nero non è infatti una scelta solo estetica ma anche e soprattutto dovuta alla sua capacità uniformante che maschera il colore della pelle, tranne in alcune posizioni in cui invece ha l’effetto contrario rivelatorio.
La pellicola ha una forte componente estetica e il punto di forza sta nella sua eleganza: dai costumi, alle scenografie, ai modi dei personaggi fino al movimento della macchina da presa. La recitazione estremamente, troppo contenuta sia di Tessa Thompson che di Ruth Negga toglie invece spessore alle due protagoniste, i cui moti dell’animo sono evidenziati più dalla musica e dal montaggio che dall’interpretazione delle attrici. Non viene resa giustizia alla profonda diversità caratteriale delle due donne, alle scelte diametralmente opposte che hanno fatto nella vita. Con questo film Rebecca Hall, per sua stessa dichiarazione, prende le misure per la propria formazione come regista e rende omaggio al suo grande amore per il cinema e anche alla propria famiglia, che è stata capace di costruirsi un’identità in un mondo che la spingeva invece a perderla e disprezzarla.
Voto: 7
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Marzo 2023
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