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26/6/2022

Elvis - La Recensione

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di Matelda Giachi
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Genere: Biografico, Musicale 
Anno: 2022
Durata: 159 min
Regia: Baz Luhrmann
Cast: Austin Butler, Tom Hanks, Helen Thomson, Richard Roxburgh, Olivia DeJonge, Luke Bracey, David Wenham, Kelvin Harrison Jr., Xavier Samuel, Kodi Smit-McPhee, Dacre Montgomery, Leon Ford, Kate Mulvany, Jay Chaydon, Charles Grounds, Josh McConville
Sceneggiatura: Sam Bromell, Baz Luhrmann, Craig Pearce, Jeremy DonerSteven Levenson (dal musical di by Steven Levenson, Benj Pasek, Justin Paul)
Fotografia: Mandy Walker
Montaggio: Matt Villa, Jonathan Redmond
Musica: Elliott Wheeler
Costumi: Catherine Martin
Produzione: Bazmark Films, Roadshow Entertainment, The Jackal Group, Warner Bros., Whalerock Industries
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Paese: USA, Australia

Sono passati quasi dieci anni da Il Grande Gatsby. E’ il 2022 e Baz Luhrmann torna al cinema con una nuova storia; il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico australiano trasforma Austin Butler nella più grande leggenda del rock, Elvis Presley.
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La voce narrante che apre il racconto e che interverrà ripetutamente nel corso della pellicola (un po’ in stile Moulin Rouge) è quella del “Colonnello” Parker, ex imbonitore di parchi divertimenti che, adocchiato per caso un giovanissimo Elvis, ne comprende il talento e lo scrittura reinventandosi manager. “Ci sono persone che vorrebbero farmi passare per il cattivo di questa storia”. Il rapporto tra i due appare molto controverso e, a tratti, ricattatorio e senza dubbio opportunistico, almeno per come lo rappresenta Luhrmann, ma rimarranno legati per tutta la carriera del musicista. Del resto Elvis è illuminato; ha un dono talmente immenso da esserne schiacciato e rimanere “piccolo”, senza mai riuscire veramente a crescere e a prendere le redini dei propri sogni e della propria carriera, finendo spesso ad essere una marionetta nelle mani del suo scopritore. Un’anima in trappola che trovava libertà solo nella sua musica e nel movimento. “Se non mi muovo non so cantare”.
​

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A concorrere per il ruolo di protagonista c’era stato fino alla fine l’ex One Direction Harry Styles, ma Baz Luhrmann ha preferito scegliere un attore che fosse meno noto al grande pubblico. Austin Butler, apparso in numerosissime serie tv, è al suo primo grande ruolo da protagonista in un film e lo affronta come solo ai grandi livelli di Hollywood sanno fare: con devozione, rispetto e impegno maniacale e perfino una giusta dose di paura reverenziale. L’attore non si limita a muoversi come Elvis, respira come Elvis; ma più di ogni altra cosa, ne coglie il carisma e lo riesce a trasmettere. Per qualche istante, la leggenda del rock torna in vita sullo schermo. Per ciò che concerne la parte canora, Butler esegue personalmente i primi pezzi della carriera del cantante, nei pezzi più maturi la sua voce viene invece mixata con l’originale. Ad affiancarlo c’è Tom Hanks, che interpreta la figura oscura del manager Parker, un ruolo tutt’altro che secondario come del resto non lo era stato quello dell’uomo nella vita dell’artista.
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Elvis non è il classico biopic; non avrebbe mai potuto esserlo nelle mani di un regista fuori dagli schemi come Baz Luhrmann. Passato e presente si mescolano nel montaggio, l’esistenza di Elvis sopra e fuori dal palco si presenta allo spettatore senza indugiare troppo su aspetti specifici, ma con frenesia, quasi al ritmo del suo ancheggiare. Scopriamo che la vita di Elvis è una giostra che sale e che scende, tra infanzia difficile, rapida ascesa delle classifiche, la moglie Priscilla, suo unico grande amore, a cui però non riesce ad essere fedele, la parentesi Hollywoodiana e di nuovo il ritorno alla musica, fino alla dipendenza da farmaci. Una storia che si sposa meravigliosamente con lo stile di Luhrmann. Elvis è un film esagerato, barocco, vorticoso; un’esplosione di colore, musica, costumi pazzeschi (sono quelli di Catherine Martin, moglie del regista e premio Oscar sia per Moulin Rouge che per il Grande Gatsby). Grandioso, spettacolare, Elvis vuole il grande schermo, vuole la sala. Va visto al cinema.
Voto: 8
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Immagini tratte da:
www.warnerbros.it
www.youtube.com
www.military.com
www.bbc.com

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