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15/11/2020

ENFER, cortometraggio - La Recensione

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di Matelda Giachi
Foto
Regia: Duilio Scalici
Soggetto: Ninfa Santoro, Duilio Scalici
Interpreti: Duilio Scalici, Ninfa Santoro
Enfer è un corto che nasce con l’ingresso in un periodo buio, quello di marzo 2020 e del primo lockdown e fa quasi specie trovarsi a parlarne proprio ora che molte regioni italiane ma anche molti paesi esteri ne stanno affrontando un secondo. In quanto figlio della quarantena, questo corto presentato in anteprima mondiale al Raindance Film Festival 2020, in Inghilterra, è stato realizzato con totale assenza di budget, frutto solo della creatività e della voglia di non arrendersi alla noia, con i soli strumenti disponibili tra le quattro mura di casa.
Foto
Si racconta una storia d’amore; non un amore romantico ma carnale, perverso e antichissimo, quello del diavolo per il mondo. Lucifero ha da sempre una forte attrazione per il mondo terreno, da quando ancora non abitava gli inferi ma era un essere Celeste. Prima della caduta. E’ attratto da quella creatura imperfetta plasmata a immagine della perfezione che è l’uomo. Lo corteggia, lo seduce con lentezza e lo consuma in un attimo non appena lo fa suo.
Duilio Scalici che con Ninfa Santoro è anche autore ed interprete, riesce a condensare questa storia in poco più di quattro minuti grazie ad un forte simbolismo. Prima di tutto l’uso del colore, con la continua scelta del rosso che richiama la passione ma è anche il colore dell’inferno. Ma il colpo di genio è l’uso delle carte dei tarocchi, rispettivamente “le diable” e “le monde” per comunicare il tema. Il diavolo non ha sembianze mostruose, è anzi elegante, posato, più subdolo che mai. Il suo voltafaccia si rivela con un brusco passaggio sonoro dalla musica classica alla musica rock. Il finale rimane aperto, simbolico e misterioso. Ha le sembianze di un gatto.
Foto
Un cortometraggio brevissimo, d’impatto, a tratti inquietante. A detta del suo autore è nato da solo in corso d’opera, forse perché in periodi bui, è più facile esplorare l’oscurità.
 
Immagini:
MCfactory
www.ecodelcinema.com
www.derzweifel.com

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