di Federica Gaspari ![]() Genere: azione, fantascienza, avventura Anno: 2021 Regia: Chloé Zhao Cast: Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Don Lee, Harish Patel, Kit Harington, Salma Hayek, Angelina Jolie Sceneggiatura: Chloé Zhao, Patrick Burleigh, Ryan Firpo, Matthew Firpo Fotografia: Ben Davis Montaggio: Craig Wood, Dylan Tichenor Produzione: Marvel Studios Paese: Stati Uniti Durata: 156 min La fase 4 del Marvel Cinematic Universe, la prima dell’era post Endgame, è ormai nel vivo del suo percorso. Dopo la distribuzione dei primi titoli ufficiali tra piccolo e grande schermo a partire dall’inizio del 2021, tuttavia, è spontaneo chiedersi quali tra questi sia davvero da considerare indimenticabile e, soprattutto, quale tra i film rilasciati riesca a introdurre degnamente il potenziale di nuovi personaggi. Tra alti e bassi, infatti, sia Black Widow che Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli non hanno saputo riportare in scena momenti e personalità esplosive come quelle delle precedenti fasi. Come ampiamente annunciato tra convention e comic-con, però, la vera chiave di volta di questo periodo in cui l’MCU avrebbe dovuto reinventarsi sarebbe dovuto essere Eternals, ambizioso progetto cinematografico firmato Chloé Zhao, premio Oscar alla regia nel 2021 per Nomadland. Con l’eco di un nome così prestigioso coinvolto nella produzione, il film è finalmente arrivato nelle sale di tutto il mondo promettendo di accompagnare il pubblico di appassionati e non verso un nuovo scenario. Dall’alba dell’universo, gli Eterni, esseri immortali dai poteri straordinari, vegliano sul corso della storia umana sulla Terra. Secolo dopo secolo e millennio dopo millennio, queste creature hanno assistito ai più grandi conflitti, crisi e disastri senza intervenire, come loro indicato in vista di un’emergenza ben più grande e importante. Degli avvenimenti improvvisi, tuttavia, costringeranno gli Eterni a tornare allo scoperto con i loro poteri dopo un lungo tempo trascorso in incognito tra gli uomini. La gestione di un gruppo di supereroi sul grande schermo richiede grande maestria alla regia e alla sceneggiatura: riuscire ad affidare le scene chiave ai personaggi giusti, scolpendo sequenza dopo sequenza le personalità di questi ultimi, è un’impresa molto delicata. A quasi dieci anni da Avengers, prima operazione di narrazione collettiva a sfondo supereroistico, il pubblico del MCU considera quasi un dato di fatto la possibilità di vedere più personaggi di spicco interagire tra loro con naturalezza, senza alcun tipo di artificio macchinoso. Nel parlare di Eternals è essenziale questa premessa poiché la necessità di introdurre un così ampio numero di supereroi inediti per il pubblico della sala ha portato alla luce tutte le problematiche di un lavoro - e forse di un’intera fase – che fatica a gestire i suoi più grandi protagonisti, soprattutto quando tali figure non sono supportate da interpreti sufficientemente carismatici. L’ultimo capitolo del Marvel Cinematic Universe, a differenza delle aspettative che lo assurgevano a diretto erede di Avengers per il suo ruolo cruciale nel progetto multimediale, si rivela un passo falso dalle promesse non mantenute e dagli sforzi produttivi non ripagati. Un cast stellare ma svogliato evidenzia tutti i limiti di una sceneggiatura che non lascia spazio all’introduzione dei singoli personaggi, cercando solamente di destreggiarsi disperatamente tra un tono solenne imposto dalla nuova componente celestiale dei personaggi e le richieste di una linea editoriale ormai fin troppo omologata e omologante. In un pastiche in cui le diversità vengono schiacciate e non valorizzate, si consuma così una produzione priva di identità, incapace di prendere le redini della sua narrazione e di riuscire a riflettere sulle sue dicotomie umano-sovraumano crogiolandosi in inquadrature sofisticate e compiaciute.
Immagini tratte da: www.cnet.com www.marvel.com
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Maggio 2023
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