di Federica Gaspari ![]() Data di uscita: 31 gennaio 2019 Genere: biografico, drammatico, commedia Anno: 2018 Regia: Peter Farrelly Attori: Viggo Mortensen, Mahershala Ali, Linda Cardellini, Mike Hatton Sceneggiatura: Brian Hayes Currie, Peter Farrelly, Nick Vallelonga Fotografia: Sean Porter Montaggio: Patrick J. Don Vito Musiche: Kris Bowers Produzione: Innisfree Pictures, Participant Media, Wessler Enterteinment Distribuzione: Eagle Pictures Paese: USA Durata: 130 min Poche settimane fa, Vice – L’uomo nell’ombra conquistava pubblico e critica, convincendo gli esperti degli Academy Awards ad assegnargli 8 candidature ai prossimi Oscar. Il successo di questo film portava a riflettere sul ruolo di un genere, quello biografico, non solo nel mondo del cinema ma anche nella società contemporanea. A pochi giorni di distanza, un altro bio-pic ‘anomalo’ approda nelle sale italiane dopo un lungo viaggio segnato da prestigiosi riconoscimenti a festival internazionali. Anche questo film, pur appartenendo ad un preciso genere cinematografico, cerca di uscire dagli schemi con una storia curiosa e contemporaneamente significativa. Sicuramente nessuno avrebbe scommesso sul regista Peter Farrelly che, nel corso degli anni, ha costruito una carriera basata su commedie tipicamente “demenziali”. Green Book, tuttavia, è un film completamente diverso dal previsto, una pellicola che, presentata nei festival internazionali senza troppa grande attesa, ha saputo stupire davvero tutti. Anni Sessanta, risse in locali chic e favori poco legali per signori della criminalità newyorkese: la vita di Tony Lip (Viggo Mortensen) sembra essere molto lontana da un’esistenza esemplare. Dopo la chiusura di un locale in cui lavorava come buttafuori, l’uomo di origine italiana si ritrova costretto a cercare un nuovo lavoro per riuscire a mantenere la sua famiglia. La migliore offerta, inaspettata quanto insolita, arriva da Don Shirley (Mahershala Ali), talentuoso musicista jazz afroamericano che è alla ricerca di un autista per il suo prossimo tour. L’incontro con il pianista porterà Tony alla resa dei conti con i suoi atteggiamenti talvolta razzisti ma soprattutto aiuterà il protagonista ad aprire gli occhi sulla realtà grazie ad un lungo viaggio nel sud conservatore degli Stati Uniti. Il green book del titolo è un volume di poche pagine che guida Lip e Shirley verso i luoghi meno pericolosi per gli afroamericani. Tra le righe di questo libro, tuttavia, sembra nascondersi anche il percorso giusto per un road movie a metà strada tra commedia e dramma. I toni e i ritmi narrativi aiutano, infatti, a trovare svolte brillanti imboccando anche vie più sensibili e accorte nei confronti di un’epoca ricca di ipocrisie e contraddizioni. Gli anni Sessanta, intolleranti nei confronti non solo degli afroamericani ma anche degli immigrati, non sembrano tuttavia così lontani dall’America attuale. Lo strepitoso duo protagonista, con performance di grandissimo livello, diventa la marcia in più in un film senza particolari virtuosismi alla regia e alla sceneggiatura. Mortensen e Ali, infatti, non hanno niente da invidiare ai loro colleghi in corsa per l’Oscar. Green Book riesce ad essere fresco e insolito pur seguendo canoni e strutture classiche. L’astuta delicatezza dell’ultima fatica di Farrelly, a tratti paragonabile a quella di The Help, riuscirà ad avere la meglio sulla tagliente ironia di un film come Vice?
Immagini tratte da: Immagine 1: www.imdb.com Immagine 2: www.variety.com Immagine 3: www.youtube.com
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Marzo 2023
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