di Matelda Giachi
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Genere: Musical, Storico
Anno: 2020 Durata: 160 min Regia: Thomas Kail Cast: Daveed Diggs Renée, Elise Goldsberry, Jonathan Groff, Christopher Jackson, Jasmine Cephas Jones, Lin-Manuel Miranda, Leslie Odom Jr., Okieriete Onaodowan, Anthony Ramos, Phillipa Soo Sceneggiatura: Lin-Manuel Miranda Fotografia: Declan Quinn Montaggio: Jonah Moran Libretto: Lin-Manuel Miranda Musica: Lin-Manuel Miranda, Alex Lacamoire Produzione: Walt Disney Pictures, 5000 Broadway Productions, Nevis Productions, Old 320 Sycamore Pictures, RadicalMedia Distribuzione: Disney+ Paese: USA
“Alexander Hamilton... My name is Alexander Hamilton”
Definito da Il Post come “un successo di critica e di pubblico”, Hamilton è uno dei più grandi trionfi teatrali dell'ultimo decennio e non solo. 16 le candidature per i Tony Awards, premio Pulitzer per il teatro nel 2016, Grammy come miglior disco musical nello stesso anno. Come spesso accade, il successo di Lin-Manuel Miranda nasce quasi per caso, tra le mura di un aeroporto, quando il suo autore incappa nella biografia del meno noto dei Padri Fondatori degli Stati Uniti, scritta dallo storico Ron Chernow. Hamilton, orfano che giunge a New York come immigrato, oltre ad aver firmato la Dichiarazione d'Indipendenza, fu segretario al Tesoro durante la presidenza di George Washington, ha fondato la banca di stato e rappresentato New York per diversi anni al Congresso.
Lin-Manuel Miranda è innegabilmente uno dei più grandi talenti dei giorni nostri. Attore, sceneggiatore, cantante, paroliere, compositore… Di Hamilton non è solo il protagonista: ha scritto sceneggiatura, musica e testi.
Conosciuto soprattutto a Broadway che già lo aveva incoronato grazie al musical In the Eights, non è estraneo neanche a cinema e tv, ed è uno stretto collaboratore di casa Disney. Ha recitato al fianco di Emily Blunt, nel ruolo dell’acciarino Jack, ne Il Ritorno di Mary Poppins, è il compositore della colonna sonora di Oceania (How Far I’ll Go è stata nominata agli Oscar), ha partecipato alla composizione di quella di Star Wars: Il Risveglio della Forza e parteciperà anche alla realizzazione del live action de La Sirenetta.
Hamilton è un’opera mastodontica costata dieci anni di lavoro. Lin-Manuel Miranda sceglie di raccontare Hamilton dal suo arrivo in quella che ancora è una colonia inglese e di ritrarlo sia come personaggio storico determinante che come uomo, con le sue contraddizioni, i suoi errori, le sue luci e le sue ombre. Per questo il personaggio di Hamilton non è il solo fulcro della scena ma molto spazio d’espressione è lasciato anche a chi ha fatto parte della sua vita. Tra tutti la moglie Eliza, interpretata da un’emozionante Phillipa Soo, spesso trascurata a causa di un’ambizione mai sazia. Alle vicende storiche, Miranda ha dato una lettura estremamente moderna, affrontando argomenti attuali e in cui i protagonisti si raccontano a ritmo prevalentemente di hip hop. Il risultato è che ogni canzone è indimenticabile e la storia non è mai stata così interessante. Il cast è eterogeneo e multietnico anche se si porta in scena un’epoca di colonialismo e schiavismo, perché il teatro non ha colore. Sulla scia del Black Lives Matter, non sono comunque mancate le polemiche: Alexander Hamilton si è espresso a sfavore dello schiavismo ma di fatto trattava schiavi e molte sono state le richieste di rimozione del contenuto dalla piattaforma. Spesso risulta più facile rinnegare il passato che lavorare sul presente. Ma il passato va ricordato, è un monito. Dimenticare vuol dire ripetere gli stessi errori.
Per la regia delle riprese dello spettacolo, si è scelto di giocare in casa, facendo scendere in campo qualcuno che conosceva già il musical come le sue tasche, così da poterlo valorizzare al massimo: Thomas Kail, regista dello spettacolo stesso. Sono state usate sei telecamere che, nel 2016, hanno seguito gli attori del cast originale per tre repliche, a cui sono state aggiunte riprese a porte chiuse senza pubblico così da permettere anche il loro avvicinamento ai volti dei protagonisti, in modo da dare maggiore risalto alle emozioni sui volti ma anche con l’intento di evitare il taglio da recita di fine anno e dare invece una profondità e un movimento più cinematografici.
Da un punto di vista recitativo c’è poco da dire, gli interpreti sono eccezionali: Lin-Manuel Miranda è una cartina tornasole di emozioni, Leslie Odom Jr ha un carisma che buca lo schermo, Jonathan Groff è esilarante nei panni di Re Giorgio III e ruba la scena ad ogni sua comparsata. L’Hamilton in offerta su Disney Plus è stato un esperimento, per non dire un azzardo; non sapremmo come altro definire l’idea di portare al cinema uno spettacolo teatrale di quasi tre ore. Ricordiamo infatti che, prima che l’emergenza Covid 19 sconvolgesse la vita e i piani di tutti, Hamilton era destinato alla sala e non allo streaming. Certo resta forte la sensazione che il massimo della sua potenza questo show dei record la esprima in teatro, tuttavia il coinvolgimento è travolgente. Un esperimento sicuramente di successo. Voto: 8,5
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Marzo 2023
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