di Federica Gaspari ![]() Genere: commedia, drammatico Anno: 2020 Regia: Anders Thomas Jensen Attori: Mads Mikkelsen, Nikolaj Lie Kaas, Andrea Heick Gadeberg, Lars Brygman, Nicolas Bro Sceneggiatura: Anders Thomas Jensen Fotografia: Kasper Tuxen Montaggio: Anders Albjerg Kristiansen, Nicolaj Monberg Produzione: Sisdel Hybschmann, Sisse Graum Jorgensen Paese: Danimarca Durata: 116 min La cinquantesima edizione dell’International Film Festival di Rotterdam ha aperto le danze cinematografiche tuffandosi nell’immaginario di uno dei registi e sceneggiatori più prolifici dei paesi scandinavi e, in particolare, della Danimarca, da sempre nota per aver dato i natali ad artisti eclettici e molto spesso rivoluzionari nel loro stile. Il film di apertura della kermesse è stato infatti Riders of Justice, sfaccettata creatura del grande schermo che, avvalendosi di un cast in gran forma capitanato da Mads Mikkelsen, si avventura con estrema naturalezza e maestria tra generi e scenari concreti tutt’altro che rassicuranti sulla carta. Con un titolo dai risvolti quasi pop in modo sinistro si è inaugurata quindi un’edizione che riflette con grande chiarezza le inquietudini degli ultimi mesi. E se ogni elemento della quotidianità, da un fattore sociale a un piccolo dettaglio personale, potesse essere inquadrato in uno schema preciso in grado di spiegare ogni fenomeno con dinamiche di causa ed effetto? L'analista di dati Otto (Nikolaj Lie Kaas) con le sue strampalate ricerche cerca proprio di dare una risposta a questa domanda con l’aiuto dell’eccentrico collega Lennart (Lars Brygmann) e dal loro amico ancora più strano Emmenthaler (Nicolas Bro). Insieme al soldato professionista Markus (Mads Mikkelsen), che ha perso la moglie in un tragico incidente in treno, gli uomini si trasformano in vendicatori spietati spinti dalla cieca fiducia in un mondo regolato da ingranaggi deterministici. Una bicicletta rubata, un incontro di lavoro andato male, un bagaglio di tensioni pronte a esplodere: l’incidente in cui perde la vita la moglie del protagonista è infatti solo la miccia di una narrazione fuori dagli schemi che abbraccia il caos dei generi per renderlo proprio e trasformarlo nel suo motore. Il racconto scritto e diretto da Anders Thomas Jensen, nonostante una prima parte piuttosto sbilanciata, riesce ad accompagnare perfettamente il pubblico in una realtà caotica, difficile e forse addirittura impossibile da decifrare proprio come l’attualità. I suoi personaggi, illusi o ciechi per i loro desideri, sono in balia di eventi che credono di poter controllare o addirittura piegare al loro volere per inseguire obiettivi impossibili. Mads Mikkelsen è come sempre sublime nella sua interpretazione di un uomo dal carattere ruvido alle prese con un lutto e con un difficile rapporto con la figlia. La sua figura, costruita quasi sui personaggi crudi che hanno segnato la sua carriera, viene contrapposta alle eccentricità degli altri protagonisti, creando un perfetto contrasto che genere intrattenimento in aggiunta alla riflessione non banale sull’indecifrabilità. Con grande maestria, Anders Thomas Jensen riesce in conclusione a dimostrare tutta la sua versatilità con una dark dramedy assurda con sfumature action che, pur rimanendo priva di un vero tormentone – nessuna scena o battuta particolarmente iconica -, riesce ad appassionare e intrattenere. Immagini tratte da: https://press.iffr.com/
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Giugno 2023
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