di Matelda Giachi
Molte avventure fantastiche iniziano nel più terribile dei modi, con dei ragazzi rimasti orfani. Il più famoso di tutti, Harry Potter; ma anche i quattro ragazzi Pevensie, ne “Le Cronache di Narnia”; i Boudelaire, in “Una Serie di Sfortunati Eventi”. Così, anche in questo film tutto ha inizio quando il piccolo Lewis (Owen Vaccaro), persi i genitori in un incidente d’auto, si trasferisce nella strana casa dell’ancor più eccentrico zio Jonathan (Jack Black), che passa le sue giornate in kimono ad ascoltare rumori nelle mura e a becchettarsi con la vicina di casa, sempre di viola vestita, Mrs. Zimmerman (Cate Blanchet).
Lo zio è in realtà un buonissimo ma maldestro stregone, cosa che, dopo un primo attimo di paura, rende la vita di Lewis, trattato da outsider sfigatello tra le mura scolastiche (è il classico bimbo scelto per ultimo quando si fanno le squadre a ginnastica), decisamente più interessante. I toni richiamano un po’ i primi Harry Potter, in cui momenti di pura magia si alternano a componenti inquietanti, che sono poi il punto forte del regista, Eli Roth, specializzato nel genere horror (Hostel, il più famoso). La casa nasconde infatti un oscuro segreto che ancora la lega al precedente, malvagio proprietario. Il film, ricco di elementi classici per bambini, è ovviamente diretto a un pubblico molto giovane; la stessa Blanchet ha dichiarato di aver letto il libro da cui è tratta la sceneggiatura (La Pendola Magica, John Bellairs) al figlio di 10 anni e di averne osservato le reazioni per capire quali parti lo interessassero di più. Principalmente per ragazzi, ma perfettamente godibile da chiunque non abbia la pretesa di sentirsi troppo grande e superiore e abbia semplicemente voglia di prendere parte a un film carinissimo, così come hanno fatto in primis i suoi protagonisti, Jack Black e Cate Blanchet, sempre al massimo delle loro potenzialità. Con il talento e la seria dedizione che hanno messo nelle loro interpretazioni, i due rappresentano di sicuro il valore maggiore del film. Eccezionali. Particolarmente bella la prima parte, un po’ più banale lo sviluppo della vicenda nella seconda ma sicuramente un prodotto di qualità in uscita per questo Halloween. Un film che insegna a non cercare l’uguaglianza ma anzi a rispettare la propria individualità e a vedere la diversità di ognuno come un valore. Tre protagonisti, ognuno a suo modo orfano, solo. Ognuno strano a suo modo, imparano ad amarsi e a essere una famiglia. Da far vedere a ogni bambino e ancor più, forse, a ogni adulto. Voto: 7,5
Immagini tratte da:
www.coomigsoon.it www.screenweek.it www.theglobeandmail.com www.thehollywoodreporter.com
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Maggio 2023
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