di Matelda Giachi
![]()
Genere: Drammatico, Storico
Anno: 2019 Durata: 133 min Regia: David Michôd Cast: Timothée Chalamet, Joel Edgerton, Ben Mendelsohn, Robert Pattinson, Sean Harris, Lily-Rose Depp, Dean-Charles Chapman, Thomasin McKenzie, Ivan Kaye, Andrew Havill, Edward Ashley, Tom Glynn-Carney Sceneggiatura: Joel Edgerton, David Michôd Fotografia: Adam Arkapaw Musica: Nicholas Britell Produzione: Blue-Tongue Films, Netflix, Plan B Entertainment, Porchlight Films Distribuzione: Netflix Paese: USA
Il Re di David Michôd e Joel Edgerton è Enrico V, famoso per aver conquistato la Francia. Per raccontarlo ci si ispira a Shakespeare, reinterpretando due delle sue più riuscite tragedie, l’Enrico IV e, appunto, l’Enrico V.
Il futuro re d’Inghilterra rifiuta la condotta di governo del padre e lo stile di vita che il suo rango richiede e passa le giornate a fare bagordi con l’amico, e figura paterna alternativa, Falstaff. Quando però sopraggiunge la morte del padre, il peso della corona restituisce al ragazzo la sua integrità; abbraccia il suo ruolo e si adopera per essere un re migliore di quanto non considerasse il padre. Ne porta comunque avanti la guerra in Francia, dopo ripetute offese ricevute da parte del Delfino. E’ proprio con questo scontro che lo mette faccia a faccia con le battaglie vere e più dure. Portare un cambiamento in un sistema già consolidato e asserragliato in se stesso; capire chi ti è amico davvero quando rivesti un ruolo di potere.
All’opera originale si rimette ampiamente mano: si allunga la vita e si aggiungono dignità e gloria alla figura di Falstaff; il difficile rapporto tra padre e figlio diventa molto più centrale. E. fin qui, tutto bene.
Ma, nonostante le modifiche degli autori, l’opera stenta a decollare, è completamente priva di energia. L’inserimento di un inaspettato e moderno plot twist sul finale risveglia dal torpore delle quasi due ore precedenti ma non basta a salvare l’intero film. Un torpore che non è sonno o noia (il film scorre), quanto piuttosto la rilassatezza di aver di fronte qualcosa di già visto.
Ben recitato perché Chalamet su tutti è sicuramente un interprete capace. Robert Pattinson doveva incarnare una figura ridicola e patetica ai limiti del grottesco e, senza dubbio, la descrizione calza a pennello sul suo Delfino di Francia. Merito anche del parrucchiere (Cedric, che t’è successo, una volta avevi un tuo fascino!). Diamo a Cesare quel che è di Cesare, sempre per rimanere in tema di regnanti famosi. Apprezzabile il lavoro linguistico per rendere un francese che parla inglese. Se lo si guarda in lingua originale, ovviamente. Poco invece si può dire su Lily Rose, il cui ruolo è centrale ai fini narrativi e per la figura di Enrico V, nonché estremamente moderno, per essere una donna del 1400, ma troppo di breve durata per un giudizio obiettivo sulle capacità recitative di questa figlia d’arte. Anche se sfodera lo stesso muso lungo di più o meno il 90% delle apparizioni pubbliche, definirla la nuova Kirsten Stewart ci pare davvero prematuro e cattivo e ci auguriamo si tratti di una pura esigenza di copione.
Una storia ricca di materiale interessante ed anche attuale che però viene raccontato e non indagato. Benissimo per una serata Netflix e divano che richiede di non essere troppo impegnativa. Poteva essere molto di più. Voto: 6
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Marzo 2023
Categorie |