Giovanissimi e con una grande passione per il cinema e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della settima arte: Matteo e Andrea Cossi, classe 1986, ce lo spiegano bene all’interno del loro sito Cossi Bros. Due ragazzi con tanto talento e voglia di fare, producers, filmmakers and music composers, che in questi anni, tra Italia e USA, hanno accumulato le più svariate esperienze in ambito artistico. Vincitori del contest Nivea Protect and Care, non sono nuovi a ricevere riconoscimenti: sempre lo scorso anno, sono stati insigniti della Honorable Mention Bolgheri Academy per Wonderland e nel 2014 della Honorable Mention MISFF per lo short movie The pitch, oltre ad aver realizzato il bel doc City of Miracles- The leaning Towers of Pisa e aver contribuito alla realizzazione di varie interviste, tra cui a Zucchero e al calciatore Rossi. Il 2017 è l’anno di I’m here, di cui i Cossi sono stati produttori e registi, oltre che averne curato suono e video.
Una versione breve di 1.20 minuti e una leggermente più lunga di 5.45 minuti, per un corto che vuole sensibilizzare sulla problematica degli incidenti stradali. Sospesa, tra il cielo e la terra, una giovane ragazza con indosso un abito leggero percorre, incerta, un paesaggio ultraterreno, tra voci e rumori lontani e incomprensibili. Girato quasi interamente nel suggestivo Parco naturale di Migliarino S. Rossore Massaciuccoli, I’m here si fa apprezzare particolarmente a livello tecnico. Primi e primissimi piani che rendono l’idea dello spaesamento e un’attenzione particolare ai colori e alle atmosfere evanescenti, in una dimensione fluttuante a metà tra sogno e realtà.
Abbiamo pensato di rivolgere delle domande ai due giovani Cossi. Ecco l’intervista!
1. Siete giovanissimi e molto talentuosi, lo abbiamo detto. Com’è nata in voi la passione per quello che fate?
Siamo nati in Italia, cresciuti tra le meraviglie artistiche di una realtà che ha dato i natali a Leonardo da Vinci, Dante Alighieri, Monteverdi e artisti della settima arte come Federico Fellini, Dante Ferretti e Anna Magnani. Vivere in un luogo così magico ci ha sicuramente aiutato e ispirato. Sin da bambini amavamo creare suoni e storie. Essere gemelli, se da un lato ci ha aiutato a non sentirci mai soli, dall’altro ci ha sempre obbligato a interfacciarci con qualcun altro per spiegare i nostri giochi, le nostre idee e i nostri mondi fantastici. Con il passare del tempo ci siamo così specializzati a “creare insieme”. Da creare per gioco a creare per davvero è stato un salto relativamente breve, componendo musiche, scrivendo romanzi o girando film. 2. Che studi avete seguito? Durante i nostri studi universitari, che erano soprattutto teorici, abbiamo frequentato il corso di regia della Scuola Nazionale di Cinema Indipendente a Firenze e conseguito un diploma riconosciuto a livello europeo. Nel 2012, dopo la laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione, abbiamo ottenuto una borsa di studio alla prestigiosa New York Film Academy e ci siamo trasferiti a New York, diplomandoci in Filmmaking e apprendendo la tecnica americana. In questa materia, come in quasi tutte le cose, si è sempre in una fase di costante apprendimento e specializzazione, pertanto ci teniamo sempre aggiornati seguendo corsi di alta formazione e viaggiando all’estero. 3. Cosa potreste consigliare a un giovane che volesse intraprendere un lavoro creativo? Sicuramente di munirsi di tanta pazienza e forza di volontà. Non è un settore facile, e la passione è l’unica cosa che aiuta a superare gli immancabili momenti di difficoltà. Pensiamo che sia importante essere sempre aperti a nuove esperienze, essere un po’ esploratori, poiché crediamo che non si possa trovare niente di nuovo se non si è disposti a lasciare la propria spiaggia. 4. I’m here intende sensibilizzare sul tema delle morti sulla strada. Credete che l’arte possa essere un canale preferenziale per veicolare messaggi importanti, soprattutto tra i giovani? Sì. Proprio per le sue svariate forme crediamo che l’arte possa veicolare meglio di qualsiasi altro mezzo messaggi importanti. L’arte parla direttamente al subconscio di ognuno di noi, suscitando emozioni che possono smuovere l’animo di chi guarda. Nel cinema, la fotografia, la letteratura e la musica si fondono per trasmettere un messaggio raccontando una storia. Quando in sala le luci si spengono e lo schermo si illumina, millenni di spettacolo si condensano insieme e il sogno di alcune persone va in scena diventando il sogno di molti. 5. Cosa pensate del cinema italiano? Per noi esiste un solo cinema, ed é fatto di luce. É anche vero che i film portano la firma di produzioni italiane o americane e che i budget delle produzioni italiane sono inferiori a quelli delle produzioni americane. Quando si parla di cinema italiano non possiamo non pensare al nostro cinema degli anni d'oro, quello de "La dolce vita" di Fellini e di "Divorzio all'italiana" di Pietro Germi, quello di "Mamma Roma" di Pasolini o ancora "Roma città aperta" di Rossellini. Insomma, pensiamo a un fare cinema che sapeva attirare le grandi produzioni americane nel nostro meraviglioso territorio, con un ricchissimo patrimonio artistico e una meravigliosa cultura. Guardando al cinema italiano di adesso non possiamo che gioire di fronte al riconoscimento dato dall'Academy a registi e artisti italiani. Speriamo che tanti altri artisti riescano a trovare la loro strada verso il riconoscimento che meritano. 6. Il Termopolio ha avuto il piacere di vedere in anteprima il vostro corto. Dove potremo rivederlo? Il cortometraggio, realizzato in collaborazione con l’associazione “Corte Tripoli Cinematografica”, ha per sua natura la caratteristica di essere una storia breve. Pertanto è molto difficile pensare a proiezioni al cinema se non in occasione di qualche festival o nel caso in cui venga proiettato prima di un lungometraggio. Internet e i social networks vivono nell’immediatezza, caratteristiche che ben si sposano con i cortometraggi. Presto “I’m here - Io sono qui” potrà essere visto su internet e prima dell’inizio dei film nella sala cinematografica al Cinema Lanteri di Pisa. La fase di distribuzione e di presentazione ai festival è appena iniziata. Invitiamo anche a seguire la nostra pagina Facebook di Cossi Bros. per aggiornamenti. 7. Cosa dobbiamo aspettarci dai Cossi Bros.? Progetti futuri? Abbiamo molti progetti in cantiere, in diverse fasi di sviluppo. E non parliamo solo di cortometraggi, ma soprattutto di webserie, format per tv, soggetti di serie televisive di cui uno in fase di pre-produzione, tre lungometraggi, spot e tanto altro ancora.
Per saperne di più:
Website: www.cossibros.com Facebook: www.facebook.com/cossibros Facebook I’m here: https://www.facebook.com/Im-here-Io-sono-qui-906170472738989/
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Giugno 2023
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