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15/9/2018

Il Termopolio e Venezia75: Speciale Mostra internazionale d’arte cinematografica

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Secondo appuntamento con il nostro recap del primo anno al Lido. Emozioni e tanti buon film da condividere con voi lettori. Vi racconteremo le opere in concorso e non solo: curiosità e approfondimenti su Venezia75.

​di Salvatore Amoroso
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​Lasciatoci alle spalle giorno ventinove agosto, con il cuore gonfio di tristezza e tanta indignazione per il film di Alessio Cremonini ovvero Sulla mia pelle, ci accingiamo a vivere questo secondo recap di Venezia75. Il primo titolo è stato un’autentica sorpresa, il nome dell’autore greco Yorgos Lanthimos in realtà è sinonimo di garanzia ma questa volta ci ha lasciato a bocca aperta. Nella sala Grande del Lido abbiamo visto The Favourite.
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​TRAMA: Inizio del XVIII secolo. L’Inghilterra è in guerra con la Francia. Ciononostante, le corse delle anatre e gli ananas ai banchetti spopolano. Una gracile regina Anna occupa il trono, mentre la sua amica intima, Lady Sarah, governa il paese al posto suo, prendendosi cura della sua salute cagionevole e del suo carattere volubile. Quando arriva Abigail, una nuova cameriera, il suo fascino la fa entrare nelle grazie di Sarah, che la prende sotto la sua ala protettrice, facendole intravedere l’occasione di tornare alle sue radici aristocratiche. Poiché la politica bellica assorbe Sarah quasi completamente, Abigail prende il suo posto come compagna della regina. La loro fiorente amicizia consente ad Abigail di realizzare le sue ambizioni: non permetterà che donna, uomo, questione politica o un coniglio si mettano sulla sua strada.
Il cinismo, il potere e la crudeltà sono da sempre i temi preferiti dal regista greco ma questa volta al centro del film troviamo l’amore. Un triangolo amoroso con due rivali che fanno di tutto pur di accaparrarsi il cuore della fragile regina Anna. La regia di Lanthimos è ottima e sorprende l’irriverente ironia che permette al film di decollare e travolgere lo spettatore. Oltre alle strepitose Rachel Weisz ed Emma Stone, giganteggia Olivia Colman, non a caso infatti la sua interpretazione le è valsa La Coppa Volpi 2018. L’uscita nelle nostre sale è prevista per il 14 gennaio 2019.
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​Il film del greco non era altro che il preludio al vero colpo di fulmine della giornata. Il 30 agosto infatti, alla fine della visione della seconda pellicola molti critici in sala, compreso il sottoscritto, avevano capito di aver visto il primo papabile Leone d’Oro. ROMA di Alfonso Cuarón in effetti alla fine ha vinto il premio più ambito e ci ha letteralmente rubato il cuore.
TRAMA: Vivido ritratto dei conflitti interni e della gerarchia sociale al tempo dei disordini politici, ROMA segue le vicende di una giovane domestica, Cleo, e della sua collaboratrice Adela, entrambe di origine mixteca, che lavorano per una piccola famiglia nel quartiere borghese di Roma. Sofia, la madre, deve fare i conti con le prolungate assenze del marito, mentre Cleo affronta sconvolgenti notizie che minacciano di distrarla dalla cura dei quattro figli della donna, che lei ama come fossero suoi. Mentre cercano di costruire un nuovo senso di amore e di solidarietà, in un contesto di gerarchia sociale dove classe ed etnia si intrecciano in modo perverso, Cleo e Sofia lottano in silenzio contro i cambiamenti che penetrano fin dentro la casa di famiglia, in un paese che vede la milizia sostenuta dal governo opporsi agli studenti che manifestano.
Il film più personale mai realizzato finora dal regista e sceneggiatore Alfonso Cuarón, narra un anno turbolento nella vita di una famiglia borghese, nella Città del Messico degli anni Settanta. Cuarón, ispirato dalle donne della sua infanzia, offre una raffinata ode al matriarcato che ha plasmato il suo mondo. Girato in un luminoso bianco e nero, ROMA è un ritratto intimo, straziante e pieno di vita dei modi, piccoli e grandi, con cui una famiglia cerca di mantenere il proprio equilibrio in un periodo di conflitto personale, sociale e politico. La fotografia, curata dallo stesso Cuarón è fantastica, la scena d’apertura ci mostra tutto il talento dello straordinario cineasta messicano. ROMA è il suo tentativo di catturare il ricordo di avvenimenti che ha vissuto quasi cinquant’anni fa, un’esplorazione della gerarchia sociale del Messico, paese in cui classe ed etnia sono stati finora intrecciati in modo perverso. Soprattutto, è un ritratto intimo delle donne che lo hanno cresciuto, in riconoscimento al fatto che l’amore è un mistero che trascende spazio, memoria e tempo. Un Leone d’Oro 2018 strameritato. La pellicola verrà distribuita su Netflix a partire dal 14 dicembre 2018, mentre in Italia uscirà anche in alcune sale cinematografiche selezionate.
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La nostra giornata ricca di film eccezionali non smetteva di regalarci emozioni. Olivier Assayas, acclamato regista francese, con il suo film in concorso DOUBLES VIES ci conquistava facendoci ridere non poco.TRAMA: Alain, un editore parigino di successo che fatica ad adattarsi alla rivoluzione digitale, nutre seri dubbi di fronte al nuovo manoscritto di Léonard, uno degli autori con i quali collabora da lunga data, trattandosi dell’ennesima opera autobiografica che prende spunto dalla sua relazione con una celebrità di secondo piano. Selena, moglie di Alain e affermata attrice teatrale, è del parere opposto.
Non ci sono dubbi nel ritenere Assayas un regista tra i più lucidi e critici in riferimento alle immagini e agli oggetti del contemporaneo. É riuscito sempre a mantenere uno sguardo sospeso tra passato e futuro ma prima di tutto è interessato al ritratto dei caotici sentimenti umani, ai disordini della vita e alle trasformazioni del mondo che viviamo o subiamo. L’economia digitale, uno dei temi centrali del film, infrange le regole e spesso anche le leggi. Inoltre, mette in dubbio tutto ciò che di più stabile e solido sembra esistere nella società e nella realtà circostante, per poi dissolversi nell’istante in cui ne veniamo in contatto. Doubles vies non mira a sondare le dinamiche della new economy. Piuttosto, il suo più modesto intento è osservare in che modo le suddette questioni ci assillano personalmente, emotivamente e, talvolta, comicamente.
Nel prossimo appuntamento con il nostro Speciale dedicato a Venezia75 parleremo del bizzarro film francese L’heure de la sortie, dell’ultimo dei fratelli Coen, ovvero The Ballad of Buster Scruggs e molto altro.
​
Trailer film Venezia75
The Favourite
ROMA
Doubles Vies

Immagini tratte da:
Corriere dello Sport.it
CineAvatar.it
BadTaste.it
SentieriSelvaggi.it

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