Intervista agli eclettici e intraprendenti ragazzi di Cinematica Film, un gruppo di amici che mastica Cinema 24 ore su 24 e non smetterebbe mai di parlarne...
É sempre bello poter parlare di arte con persone che non solo cercano di farla, ma che la vivono quotidianamente, la percepiscono in tutte le sue sfumature e la vogliono condividere con grande entusiasmo con tutti gli altri esseri umani che popolano questo folle e troppo frettoloso mondo. Già, perchè la frenesia del vivere quotidiano non ci permette mai di rilassarci né di cogliere l’infinita bellezza di alcune piccole opere che scavano dentro le nostre emozioni per cercare di regalarci un sorriso o magari più semplicemente di farci innamorare. Ecco è proprio questo che ho colto quando ho visto l’Amore é Tutto Qui, corto cinematografico realizzato da Cinematica Film, un progetto ideato da Marco Fiorentini, Cristiano Bacci, Federica Fiorentini e Marco Cioni. L’affiatato gruppo toscano ha già prodotto quattro corti e si distingue soprattutto per le accurate sceneggiature e le belle inquadrature che colgono l’essenza dei vari posti in cui hanno girato. Li abbiamo incontrati al Cinema Arsenale di Pisa durante la loro presentazione per l’ultimo progetto uscito. Prima di goderci il loro emozionante corto abbiamo assistito inoltre a una performance live del trio musicale composto da Ernesto Fontanella, Bernardo Sommani e Gianni Valenti, altri tre grandi artisti toscani che sanno regalare allo spettatore sincere emozioni. Non voglio rubarvi altro tempo e prima di lasciarvi all’intervista vi invito a guardare l’Amore è Tutto qui e a sostenere i progetti futuri di questi ragazzi, grande esempio di lavoro e abnegazione che smentiscono l’etichetta di fannulloni che ci ha affibbiato negli anni, troppo frettolosamente, la società di oggi. Un saluto e una buona lettura da tutta la redazione del IlTermopolio.
Ragazzi è un piacere potervi intervistare dopo la visione del vostro bel corto, parlateci un pò del vostro progetto, cos’è Cinematica Film?
Il piacere è tutto nostro e vi ringraziamo per i complimenti ricevuti. Io (Marco Fiorentini) e Cristiano (Cristiano Bacci) siamo due ragazzi pisani che lavorano insieme dal 2013 e da allora abbiamo realizzato ben quattro cortometraggi. La nostra prima opera è stata Il Grido, un corto surreale che abbiamo girato in co-regia. Ci siamo rifatti al cinema surrealista e dadaista francese come quello di Renè Clair. Per lo più il nostro primo corto è frutto delle esperienze accademiche e della forte passione di voler far cinema. Il Grido in realtà nacque nelle nostre menti dapprima di vedere la più importante pellicola di Clair, ovvero Entr’Acte (Intervallo, 1924), ma dopo averla vista ha poi preso la sua forma definitiva, rendendoci molto soddisfatti del lavoro svolto. Dopo il nostro primo progetto abbiamo deciso di suddividerci i compiti, Cristiano si occupa tutt’oggi di curare la fotografia, mentre Marco la regia. L’amore è Tutto qui è l’ultima nostra fatica e si differenzia molto dai primi tre corti girati. Oltre a quest’ultimo appena citato e Il Grido abbiamo girato pure Sul Confine del Mare e A Fior di Pelle. Tutti i nostri corti sono molto diversi fra loro, ad esempio Sul Confine del Mare è un corto molto sperimentale, il soggetto si basa su una poesia che ha scritto Marco e la nostra intenzione è stato quella di dare un immagine a quelle parole, volevamo realizzare una sorta di video-poesia, un progetto che ci ha permesso di sperimentare parecchio. Mentre con a Fior di Pelle avevamo intenzione di lavorare molto sulla regia dato che avevamo una trama a disposizione molto lineare. Dopo le esperienze accumulate con i primi tre corti abbiamo deciso di scrivere questa sceneggiatura, molto matura per certi versi. Marco collabora da sei anni ormai con uno dei due attori protagonisti del corto,nonché fondatore di Guascone Teatro, ovvero Andrea Kaemmerle, alias Dante e da tre anni conosce Riccardo Goretti, ovvero Ugo (da quando Riccardo è entrato a far parte di un paio di produzioni di Guascone Teatro). É la prima volta che lavoriamo con attori professionisti e questo ha agevolato non di poco la regia, bastava dare una semplice direzione agli interpreti e poi il fatto di lavorarci insieme, di averli visti innumerevoli volte in azione ci ha permesso di lavorare in perfetta sintonia, difatti la sceneggiatura l’abbiamo scritta su di loro.
Quanto è stato difficile scrivere la sceneggiatura?
Non è stato complicato, l’ho scritta (Marco) insieme a Rosa Iacopini, mia cara amica con la quale faccio teatro da ormai diversi anni. L’ho chiamata perchè mi piace molto come scrive e sapevo che non avrei corso troppi rischi insieme a lei. Un ruolo fondamentale lo hanno avuto pure gli attori, fondamentali nella realizzazione dei dialoghi e nel caratterizzare i personaggi. Hanno sfruttato al meglio che potevano tutta la loro esperienza teatrale e lasciami dire che lavorare con persone del genere è sempre un piacere. Ripensando agli stretti tempi che avevamo per girare e le difficoltà di produzione, ce la siamo cavata abbastanza bene.
Quanto sono durate le riprese di l’Amore è tutto qui?
Abbiamo iniziato il 3 Ottobre del 2015 e le abbiamo terminate il 3 Dicembre. Lo abbiamo girato in 7 giorni ripartiti in due mesi di duro lavoro. Per le sequenze del bar avevamo previsto una serie di riprese un po più lunghe, ma purtroppo per diverse ragioni abbiamo dovuto stringere, prendendoci un po più di tempo per curare gli esterni. Il corto è strutturato per lo più all’interno del bar quindi ci siamo presi circa due giorni e mezzo. Non sono mancati gli imprevisti ovviamente e l’ultimo giorno di riprese è stato faticosissimo. Durante quella giornata abbiamo dovuto fare dei salti mortali pazzeschi, dovevamo curare la parte tecnica di uno spettacolo teatrale e abbiamo dovuto compiere diversi spostamenti. Alla fine siamo riusciti a ultimare tutto e solo durante le riprese notturne abbiamo ripreso fiato.
Quanto è stato importante aver girato all’interno di casa vostra, quanto è importante per voi Pisa?
Molto importante, (Cristiano) siamo due pisani che hanno passato nella loro città gli anni più importanti della loro vita. Io sono nato a Vicopisano mentre Marco è nato a Bientina. Per noi di Cinematica il territorio è essenziale, il contesto che abbiamo voluto mostrare con il nostro corto è quello della cultura toscana, racconta del nostro modo di vivere la vita, un contesto che per capire a fondo dev’essere vissuto a 360 gradi. I nostri personaggi sono parte stessa del territorio, sono legati indissolubilmente. Le loro radici sono qui, come le nostre e quindi ci tenevamo particolarmente a raccontare le nostre origini. Ci ispiriamo molto alla commedia toscana, a partire dalle pellicole di Nuti, Benvenuti, Benigni fino ad arrivare a mosti sacri come il maestro Monicelli, ovviamente questo è solo il nostro background di partenza, è ovvio che non ci sia finito tutto nella nostra cinematografia. Ci teniamo a dire però che per noi Amici Miei è assolutamente illuminante, un film unico nel modo in cui è stato girato, adorabile e che mette d’accordo diverse generazioni di spettatori.
Cosa vi augurate per questo vostro corto?
Abbiamo grandi aspettative, abbiamo lavorato duramente e aver visto le persone in sala piacevolmente coinvolte e divertite dalla nostra opera è stato importantissimo e grande motivo di orgoglio, una grande soddisfazione per noi che amiamo questa professione. É stato selezionato da diversi festival cinematografici come il Prato Film Festival, il Salento Finibus Terrae, i Corti di Sabbia e dal Montecatini Short Film Festival, a cui parteciperemo proprio a inizi Ottobre. Siamo molto entusiasti di partecipare a queste manifestazioni, è sempre bello potersi confrontare con altri colleghi e con altre giovani realtà come la nostra. Siamo in contatto pure con la Fedic di Firenze, che ci sta dando una grossa mano per la distribuzione del corto.
Che progetti ha Cinematica per il futuro?
L’idea alla base dei nostri cortometraggi è stata sempre quella di alzare l’asticella e ce ne siamo resi conto guardando i nostri lavori passati, dal Grido ad ora ci siamo resi conto della nostra crescita professionale, un miglioramento evidente. Con un gruppo di ragazzi, che ha sede a Livorno, I Ratto Robot stiamo pensando di portare avanti un interessante progetto. Per le prossime collaborazioni vorremmo lavorare con dei coetanei, magari delle realtà emergenti come la nostra per poter sviluppare progetti e idee innovative. Abbiamo tanta, tantissima voglia di fare e vogliamo creare un ambiente dove la comunicazione sia alla base di tutto. Il prossimo corto lo girerà Marco Cioni, altro importante componente di Cinematica. Era da tempo che Marco ci parlava del suo desiderio di girare un horror, abbiamo accontentato il suo desiderio e siamo attualmente a lavoro, grazie anche alla collaborazione di Mattia Querci dei Ratto robot, che ha scritto il soggetto. Al momento stiamo lavorando anche ad un altro cortometraggio, molto buffo, che parla di due soldati nemici naufraghi sulla stessa isola deserta, una riflessione sull'uomo, sui suoi istinti, paure e necessità. La nostra forza è quella di essere uniti, quella di esser riusciti a creare un gruppo affiatato in cui tutti possono dire tranquillamente dire la propria opinione, dove non c’è solo un regista, un direttore della fotografia o un segretario di dizione. Siamo giovani e ci rendiamo conto che abbiamo tanto da imparare ma ci auguriamo di poter realizzare il nostro primo lungometraggio prima dei 40 anni, in controtendenza con la nostra industria cinematografica che sembra, troppo spesso, non accorgersi abbastanza dei giovani che vogliono ardentemente intraprendere questa strada.
Prima di lasciarci avete qualche consiglio da dare ai vostri coetanei che si approcciano al cinema?
Certo, sentiamo di consigliare il nostro stesso metodo, ovvero di uscire in strada, telecamera alla mano, non importa con che qualità ma è essenziale provare, mettersi d’impegno e gettarsi nella mischia. Girate e continuate a farlo senza troppi preconcetti, sentitevi libere di dare sfogo alla vostre idee. Leggete e non smettete mai di farlo, divorate più libri possibili e andate al cinema e al teatro, è molto importante non smettere mai di guardare film e di assistere a spettacoli teatrali, vi sarà sicuramente d’aiuto per crescere professionalmente o magari per offrirvi degli spunti da cui poter partire per dare vita ai vostri progetti. Immagini gentilmente concesse da Cinematica Film
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Marzo 2023
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