Anche se non siete potuti andare al Lido IlTermopolio vi offre la possibilità di vivere le intense giornate del festival con un ampio reportage, alla scoperta dei film in concorso e non solo. Oggi ripartiamo da Domenica 4 sino ad arrivare a Martedì 6...
Cari lettori continua come promesso il viaggio che vi porterà alla scoperta della Biennale di Venezia numero 73. Nel precedente capitolo ci eravamo fermati a Sabato, giorno di presentazione della nuova serie Tv di Sorrentino, ovvero The Young Pope. Oggi riprendiamo il nostro reportage descrivendovi la giornata di Domenica 4 iniziando dal primo film italiano in concorso, stiamo parlando dell’ambizioso progetto Spira Mirabilis, documentario e sinfonia visiva che s’interroga sul concetto d’immortalità. Gli autori sono due documentaristi molto apprezzati che fanno coppia pure nella vita, Martina Parenti e Massimo D’Anolfi che si sono spinti sino ai quattro angoli del globo per scoprire la ricetta dell’immortalità che si nasconde dietro la ‘’spirale meravigliosa’’.
Il progetto si presenta affascinante ed originale e gli autori spiegano come sin dal primo loro lavoro abbiano cercato di eliminare l’uso della parola, provando a raccontare in maniera diversa, spingendosi oltre, alla ricerca di nuovi modi di comunicazione. Chi ha visto il documentario parla di un’opera splendida, contemplativa e sensoriale, capace di catapultarti negli angoli più remoti della terra e di trasmetterti un’infinità di emozioni. Il film racconta quattro storie di esseri umani che cercano di elevarsi a qualcosa di bello, quasi appunto immortale. I due registi vanno alla ricerca dell’aspetto migliore dell’essere umano, descrivendoci storie vere, storie che diano l’esempio e che rendono i loro protagonisti veri e propri uomini del futuro. Non perdetevi quest’interessante documentario accolto positivamente dalla critica nazionale e internazionale in sala il 22 Settembre. Al Lido la giornata è proseguita con il tanto atteso arrivo del leggendario ‘’William Wallace’’, vi dice qualcosa questo nome? Ovviamente gli appassionati non avranno dimenticato l’eroe scozzese interpretato da Mel Gibson e proprio il regista americano sbarca in Laguna con la sua ultima pellicola fuori concorso: Hacksaw Ridge.
Il film racconta la storia vera del coraggioso soldato Desmond Doss che a Okinawa, in uno degli episodi più cruenti della seconda guerra mondiale, riuscì a salvare settantacinque uomini senza mai sparare un colpo. Il protagonista della pellicola è l’ormai navigato ma giovane attore Andrew Garfield, capace di calarsi perfettamente nei ruoli drammatici. Le prime voci che ci giungono sono quelle di un Mel Gibson ostinato e controcorrente, uno dei pochi registi americani non allineati con l’industria Hollywoodiana, autonomo come non mai e che ci racconta una storia molto patriottica e violenta. La critica si divide nei giudizi, c’è chi lo ama e c’è chi lo odia, ma in fondo non possiamo non sottolineare l’ostinazione del ‘’director’’ americano nel continuare a fare un suo personale genere di cinema. Infine passiamo alla sezione GIORNATE DEGLI AUTORI dove per la seconda volta il regista partenopeo Edoardo De Angelis sbarca in laguna presentando il suo ultimo film Indivisibili.
Dopo Perez, presentato fuori concorso, De Angelis ci racconta la storia di Viola e Dasy, due gemelle siamesi cantanti fuse per il bacino e la vita. La pellicola è ambientata a Castel Volturno e come sempre l’autore vuole dare spazio ai tanti splendidi luoghi martoriati dalla criminalità della sua regione, non vuole nascondere nulla e il suo modo di fare cinema viene apprezzato proprio per la schiettezza e la ruvidità con cui affronta i diversi temi oscuri della sua Campania. Stavolta il regista si è servito di due talentuose attrici, le sorelle Angela e Marianna Fontana (che hanno recitato veramente legate per il bacino), per far percepire allo spettatore quanto sia dura crescere e talvolta per farlo bisogna pure separarsi. Uno dei film più attesi qui al lido e non vediamo l’ora di poterlo vedere pure in sala. Arriva il Lunedì e una piuma si posa leggiadra su un’imbarcazione veneziana, cari lettori è il giorno del regista Roan Johnson con il secondo film italiano in concorso: Piuma.
L’acclamato regista (pisano d’adozione) di I primi della lista e Fino a qui tutto bene presenta un film che narra le vicende di due ragazzi diciottenni Cate e Ferro, che scoprono di aspettare una figlia e in controtendenza con le scelte odierne decidono di tenerla. Il regista si misura con la scelta di diventare genitori e lo fa attraverso gli occhi di due giovani ragazzi, puri, impauriti ma estremamente coraggiosi. Spiega al pubblico della biennale che questo è un film scritto con la sua compagna di vita e nasce proprio per esorcizzare la paura di avere un figlio. Attraverso l’amore e una bella manciata di sfrontatezza Johnson ci fa notare come sia possibile battere il timore, librandosi leggeri sopra la spietata realtà, come fa Ferro il protagonista della pellicola che suggerisce appunto di chiamare la bimba Piuma. Lo troveremo in sala il 20 Ottobre, non fatevelo sfuggire. La giornata prosegue ricca di eventi e oltre alla presentazione fuori concorso del documentario del regista Andrew Dominik sul tormentato musicista dall’anima infernale Nick Cave (pare una delle opere più controverse di questa mostra), arriviamo all’opera che ha suscitato clamore e scandalo durante il Lunedì della 73’ mostra, ovvero il film in concorso del regista messicano Amat Escalante: La Region Salvaje.
Ambientato tra le piccole cittadine che sorgono sulla regione del Guanajuato, il film di Escalante (premiato a Cannes nel 2013 per Heli) si pone l’obbiettivo di abbattere le barriere dei pregiudizi sociali e i bigotti insegnamenti della religione cattolica, mettendo in scena uno spettacolo sensuale, macabro e grottesco. Non voglio svelarvi i dettagli della trama ma il film ha diviso nettamente il pubblico di Venezia, i pro e i tanti contro si son fatti sentire con arringhe feroci sui vari blog e siti web ma il regista ci ha sicuramente regalato un’opera che con il suo mistero e il suo fascino repellente ha senza dubbio conquistato i riflettori dell’intera mostra. Siamo giunti alla giornata di oggi, ovvero Martedì 6 Settembre. Dopo Frantz, arriva il secondo film francese in concorso: Une Vie di Stéphane Brizé.
La pellicola è tratta dal capolavoro letterario nonchè primo libro di Guy De Maupassant e ci racconta le vicende della giovane, bella e inesperta Jeanne le Perthuis des Vauds interpretata dall’incantevole attrice Judith Chemla. La giovane dovrà confrontarsi con l’universo degli adulti senza essere mai passata attraverso importanti e delicate fasi della vita come il passaggio dall’infanzia alla maturità, vivendo vicende forti e sopportando i continui vizi e tradimenti di un marito privo di valori, il visconte Julien de Lamare interpretato dall’attore Swann Arlaud. Percorsi di vita da dover intraprendere, dure scelte da compiere, i primi dolori, le prime delusioni umane sono alcuni dei temi trattati dall’elegante film di Brizé che pare abbia conquistato ottimi giudizi. Il Martedì continua con i brutti, sporchi, violenti ma soprattutto cannibali personaggi messi in scena dall’eclettica regista e attrice statunitense di origini iraniane Ana Lily Amirpour con il suo western psichedelico The Bad Batch.
La regista che si è guadagnata l’appellativo di ‘’Tarantino in gonnella’’ ama avventurarsi nel citazionismo e non nasconde nella sua pellicola le forti passioni per i capolavori di Sergio Leone, Alejandro Jodorowsky e David Lynch. Nel suo film appunto possiamo trovare diversi richiami al cinema dei registi appena citati. Lei ama definire quest’opera come un fanta-pschedelic-western ma in realtà dietro i selvaggi cannibali che cercano di azzannare la protagonista del film Arlen (interpretata da Suki Waterhouse), allontanata dalle ultime cittadine rimaste verso le lande desolate del deserto di un futuro distopico dove alcuni americani vengono banditi, si nasconde l’ovvia metafora di coloro che sono stati emarginati dai benpensanti perchè diversi. Un riflesso profondo dell’America di oggi diretto stando ai primi commenti in maniera eccellente.
Inoltre oltre ad essere scandito da una bella dose di azione aspettiamo The Bad Batch per il suo esplosivo e variopinto cast formato da Jim Carrey, Giovanni Ribisi, Jason Momoa e il bel tenebroso Keanu Reeves. Il nostro approfondimento per oggi finisce qui, in attesa di scoprire pieni di curiosità la giornata di domani vi auguriamo una buona lettura e come sempre vi invitiamo a riempire le sale cinematografiche delle vostre città. A Domenica con l’ultimo speciale sulla Biennale di Venezia numero 73 da tutta la redazione de IlTermopolio.
Immagini tratte da: Immagine Copertina: www.Veneziatoday.it Immagine 1: www.Tg24.Sky.it Immagine 2: www.vanityfair.it Immagine 3: www.Rbcasting.com Immagine 4: www.Themalaymailonline.com Immagine 5: www.critic.De Immagine 6: www.In.Reuters.com Immagine 7: www.Movieplayer.it Immagine 8: www.Comingsoon.net
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Giugno 2023
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