Ci lascia a soli 48 anni uno degli artist più talentuosi di sempre. L’islandese lascia un vuoto incolmabile nei nostri cuori.
di Salvatore Amoroso
Due volte candidato all'Oscar e vincitore del Golden Globe per il suo lavoro su "The Theory Of Everything", il compositore acclamato Jóhann Jóhannsson è scomparso venerdì all'età di 48 anni. Attualmente la causa della morte è sconosciuta e i fan e gli appassionati di tutto il mondo non riescono a darsi pace. Nato e cresciuto in Islanda, il primo percorso musicale di Jóhannsson lo ha visto suonare in gruppi indie rock, per poi passare a un approccio più sperimentale che lo ha visto immergersi in collaborazioni con artisti di generi diversi. Nel 2000, Jóhannsson si fece notare per il sua prima opera da compositore per una pellicola ovvero "The Icelandic Dream". Continuava a contribuire a una varietà di progetti come documentari, cortometraggi, lungometraggi e al tempo stesso riusciva a pubblicare album solisti con il suo nome, un artista ‘’visionario’’ che viveva l’arte con un’intensità fuori dal comune.
Nel 2013, Jóhannsson ha stregato il mondo con "Prisoners" di Denis Villeneuve, dando vita a tre film con il regista che includerà "Sicario" (candidato all'Oscar) e "Arrival" (nominato per un Golden Globe). Con "The Theory Of Everything" di James Marsh il musicista ha ottenuto le prime nomination agli Oscar ed è riuscito ad aggiudicarsi l’ambito Golden Globe. Questi film hanno reso il compositore uno dei più ricercati nel settore. Il lavoro distintivo di Jóhannsson era spesso avanti e percussivo, utilizzando toni e droni sovrapposti per ottenere un effetto profondo. Questo artista poliedrico è riuscito a creare un lavoro lussureggiante e romantico, la colonna sonora firmata per la Teoria ne è la conferma
L'anno scorso le collaborazioni di Jóhannsson con il cinema hanno creato un certo scalpore perchè non sono mai state pubblicate. Il compositore era stato inizialmente assunto per "Blade Runner 2049" di Villeneuve, ma fu sostituito da Hans Zimmer e Benjamin Wallfisch. Tutt’oggi non conosciamo cos’ha portato Jóhannsson ad abbandonare il progetto. Aveva anche scritto una partitura per il controverso "Madre!" di Darren Aronofsky, ma sia il regista che il musicista alla fine convennero che il film avrebbe funzionato meglio senza quel tipo di sonorità. Poco dopo la fine del cessato rapporto con Aronofsky rilasciò una nota fornita alla stampa che diceva: “Madre! è un film in cui le mezze misure non hanno posto e dopo che Darren e io abbiamo esplorato molti approcci diversi, il mio istinto è stato quello di eliminare completamente i miei brani. La cancellazione è una parte importante del processo creativo e in questo caso sapevamo che dovevamo portare questo approccio al suo estremo logico”.
Recentemente, Jóhannsson è tornato a lavorare con Marsh e ha realizzato "The Mercy" che ha appena aperto questo fine settimana nel Regno Unito. Ha anche firmato la colonna sonora dell'imminente "Mary Magdalene" di Garth Davis con Joaquin Phoenix e Rooney Mara. Entrambi i film sono in attesa delle date di uscita negli Stati Uniti. Inoltre, ha realizzato il film ungherese "The Butcher, The Whore and the One-Eyed Man", così come l’acclamato "Mandy" con Nicolas Cage, che ha recentemente ricevuto elogi dalla stampa mondiale al Sundance Film Festival. La morte di Jóhannsson è una tragica perdita. Era un artista singolare e dotato di un talento fuori dal comune, ma il lavoro che ha lasciato continuerà a risuonare profondamente.
Soundtrack di Jóhann Jóhannsson:
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Immagine1: Variety.com Immagine2: NoFilmScholl Immagine3: The Schleicher Spin.com Immagine4: Thoughtcatalog.com
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Marzo 2023
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