Di Federica Gaspari Paese: Spagna Anno: 2019 Formato: serie TV Genere: drammatico, thriller, azione Puntate: 8 Regia: Jesus Colmenar, Koldo Serra, Alex Rodrigo Sceneggiatura: Alex Pina, Javier Gomez Santander, Juan Salvador Lopez, Luis Moya, Alberto Ucar, David Barrocal Produzione: Vancouver Media, Atres Media Cast: Ursula Corbero, Itziar Ituno, Alvaro Morte, Paco Tous, Pedro Alonso, Alba Flores, Miguel Herran, Jaime Lorente Il fascino criminale sul grande schermo ha una lunghissima storia. Si parte senza dubbio con la leggenda di Robin Hood, così ammaliante da trovare più forme sul grande schermo. Agli albori del terzo millennio, Steven Soderbergh ha poi deciso di dare una veste ulteriormente chic ai più brillanti ladri e truffatori. Nasce così – dalle ceneri dell’originale "Colpo Grosso" degli anni Cinquanta – la fortunata serie di "Ocean’s". Non mancano, però, anche cult solitari come "Point Break" oppure "Inside Man". Proprio a quest’ultimo, senza nascondere troppo le proprie intenzioni, si ispira "La casa di carta", l’inaspettato successo internazionale di produzione spagnola ora entrato definitivamente nella scintillante scuderia Netflix. Lo scorso 19 luglio sono stati rilasciati sulla piattaforma di streaming gli otto nuovi episodi della terza parte della serie. Il rinnovo, giunto inaspettato dopo il grande successo delle due parti precedenti, ha lasciato perplessa buona parte del pubblico. La storia sembrava conclusa avendo esaurito il suo potenziale. Cosa potrebbero aggiungere nuovi episodi? Gli appassionati più fedeli non aspettavano altro che nuove avventure al fianco di Rio, Tokyo o Denver ma la vera sfida della serie ora rimane quella di convincere anche il popolo degli scettici. La strepitosa rapina alla zecca nazionale di Spagna ha reso celebre la banda delle maschere di Dalì guidata dal misterioso Professore. Ogni componente, dopo la fuga, si è rifugiato in angoli remoti del mondo, meglio se paradisi esotici, godendosi la propria parte di bottino in solitaria oppure in coppia. Uno di loro, Rio (Miguel Herran), compirà tuttavia un passo falso che costringerà l’intera banda a riunirsi. La soluzione ai nuovi complessi problemi sembra essere, ancora una volta, una grande rapina. Pronti a indossare nuovamente la tuta rossa e la maschera? La strategia adottata per il nuovo colpa al piccolo schermo è chiarissima sin dal primo episodio: riproporre la formula vincente delle puntate precedenti enfatizzandone le caratteristiche più apprezzate dal pubblico. La struttura narrativa, infatti, si ripete e, pur reggendo il gioco fino all’ultimo episodio che apre le porte alla quarta parte, in diverse situazioni sembra scricchiolare. Un budget decisamente più importante sicuramente garantisce una messa in scena più spettacolare, letteralmente esplosiva. Tra humour e nuovi intriganti personaggi ancora completamente da smascherare, il divertimento e la leggerezza sono assicurati. La casa di carta, tuttavia, deve stare attenta ad una pericolosissima tendenza, quella di trascurare il naturale sviluppo narrativo in favore di un racconto che risponda alle richieste dei fan più politicizzati. La serie nasce dal più puro intrattenimento e, pur coinvolgendo e appassionando, per natura e fattura non è la candidata più idonea per provocatorie analisi dell’attualità. Vaghi riferimenti e pungenti battute sono perfette. L’importante, però, è davvero mantenere questo fragilissimo equilibrio senza cadere nell’invitante tentazione. Immagini tratte da: www.netflix.com www.it.blastingnews.com
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Marzo 2023
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