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29/1/2017

La La Land – La recensione

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di Salvatore Amoroso


Dopo aver fatto il pieno di Golden Globes con ben sette premi vinti su altrettante candidature e aver conquistato 14 nominations ai prossimi Oscar, è arrivato Giovedì 26 nelle nostre sale l’elogio ‘’ai folli e ai sognatori’’ del talentuoso regista Damien Chazelle: La La Land.

Paese di Produzione: USA

Anno: 2016

Durata: 128 min

Genere: commedia, musical, drama

Regia: Damien Chazelle

Sceneggiatura: Damien Chazelle

Casa di produzione: Black Label Media

Fotografia: Linus Sandgren

Montaggio: Tom Cross

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Musiche: Justin Hurwitz

Scenografia: David Wasco

Cast: Ryan Gosling(Sebastian Wilder), Emma Stone(Mia Dolan), J.K. Simmons(Bill),
John Legend(Keith), Rosemarie Dewitt(Laura Wilder), Finn Wittrock(Greg Earnest)
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Dopo aver conquistato il Festival di Venezia a fine agosto, dopo aver fatto incetta di premi all’ultima edizione dei Golden Globe e dopo esser stato nominato dalla Academy con ben 14 candidature, arriva finalmente il tanto atteso La La Land, diretto dal regista canadese Damien Chazelle. Primo musical ambientato a Los Angeles, una sfida che non spaventa affatto il giovane e innovativo Chazelle che trova in L.A. il perfetto palcoscenico per la sua toccante storia. Mia (Emma Stone) è un’aspirante attrice che, tra un provino e l’altro, serve cappuccini alle star del cinema. Sebastian (Ryan Gosling) è un musicista jazz, che sogna di aprire un locale tutto suo e per sbarcare il lunario si esibisce in tristi piano bar. Dopo alcuni incontri casuali, dove non mancano non poche frizioni, fra i due giovani artisti esplode una travolgente passione. Mia e Sebastian inizieranno a intrecciare i loro sogni, s’incoraggeranno l’uno con l’altro per riuscire a realizzare tutto quello che hanno sempre ardentemente desiderato fin da bambini. Ma quando inizieranno ad ottenere i primi successi, i giovani amanti dovranno confrontarsi con delle scelte che metteranno in discussione il loro rapporto. Spesso i sogni non hanno sempre un lieto fine e durante il cammino per realizzarli, dovrete essere disposti a dire addio a qualcosa di molto importante.
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Damien Chazelle con La La Land ci conferma di essere non solo un attento e innovativo cineasta ma un grande appassionato di musica. Dopo i tre Oscar ottenuti con Whiplash, in fondo c’era da aspettarselo: questo ragazzo canadese di 32 anni ha il fuoco del cinema che gli scorre dentro, è riuscito a rivitalizzare il mondo dei musical americani prendendo le giuste misure e riuscendo a reinterpretarlo in chiave contemporanea. La vera protagonista di questo film è la vecchia città di L.A. “che venera ogni cosa e non dà valore a nulla”, Chazelle la mette al centro del progetto e gira gran parte della pellicola in luoghi reali, come accadeva nella vecchia Hollywood degli anni ’50, quando nel nostro cinema a farla da padrone erano proprio loro: i sogni. Quelle emozioni sincere, quelle improvvise lacrime, che sapeva suscitare quel genere di pellicole, come Casablanca di Curtiz (una delle tante pellicole omaggiate all’interno del film), oggi devono lasciar spazio al cinismo moderno. I sogni odierni di L.A. hanno un prezzo. L’industria moderna non vuole aspettare, ha troppa fretta di monetizzare, si preoccupa solo di stupire lo spettatore con funambolismi cinematografici fini a sé stessi. Chazelle lancia una chiara critica al cinema contemporaneo, colpevole di non emozionare, in piena crisi mistica come la nostra generazione del resto.
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La maggior parte dei ragazzi di oggi per emergere deve fare i conti con una società arida, priva di valori forti e sentimenti onesti. I due protagonisti del film sono alla costante ricerca del successo ma non vogliono arrendersi a un mondo così instabile e superficiale. Inizialmente hanno paura ad abbandonarsi l’una all’altro ma l’amore riesce poi a catturarli e tutto quello che li circondava e contemporaneamente li opprimeva passa in secondo piano. Mia e Sebastian c’insegnano che è ancora possibile perseguire i propri sogni senza rinunciare alla propria
umanità. I protagonisti della pellicola li possiamo ritrovare in ognuno di noi. Le loro paure, le loro fragilità, i loro sguardi innamorati, le loro ambizioni, i loro tormenti artistici li possiamo trovare dentro le nostre anime. Chazelle dedica la pellicola proprio ai sognatori e ai folli, gli unici che possono opporsi al lento degrado intellettuale di questi nostri tempi bui e fin dal primo minuto mette in chiaro che La La Land trae la sua forza e la sua spensierata bellezza dalla passione e dal rispetto che nutre per la decima musa, alta cinefilia allo stato puro che la dice lunga sull’idea e sul modo di girare dell’autore.
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Oltre alla robusta sceneggiatura, la coloratissima fotografia e degli scenari da mozzare il fiato il tutto viene impreziosito dalla straordinaria prova dei due attori: Ryan Gosling e Emma Stone. La coppia di star, una delle più affiatate dei nostri tempi, recita insieme per la terza volta (Crazy, Stupid, Love e Gangster Squad) e non delude affatto le alte aspettative, confermandosi come due protagonisti di altissimo livello e sfoggiando un’invidiata complicità artistica: Gosling è l’interprete giusto per questo ruolo perché oltre ad essere un attore completo è anche un musicista e la sua performance parla da sola. Il compositore del film Justin Hurwitz svela che Gosling si sia esercitato duramente e che era talmente preparato da girare in autonomia le sequenze del pianoforte, senza la necessità di dover ricorrere a controfigure o all’uso della CGI. Che dire della straordinaria Emma Stone? La vincitrice della Coppa Volpi all’ultima mostra di Venezia ci regala una prova d’attrice d’altri tempi. La scena dell’audizione verso il finale del film è da brividi, il suo monologo apre alle struggenti note del brano ‘’Audition (Fools Who Dream)’’ dove potrete percepire l’unicità e la potente sensibilità di La La Land, vero e puro elogio alla musica. Damien non ci fa mancare nulla e da grande estimatore omaggia con notevole raffinatezza il mondo del jazz.
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Gli omaggi a Charlie Parker e Thelonious Monk si sprecano, nei dialoghi di Gosling possiamo percepire tutto il rispetto, la venerazione e l’amore che il regista nutre per il jazze. Possiamo affermare senza dubbio che Damien Chazelle ci ha regalato il film di questo nuovo anno, la sua fame di cinema lo ha portato a dare vita a un titolo che rimarrà impresso nella storia della cinematografia e attediamo con ansia di vivere l’evolversi della sua carriera. Non indugiate ad andare in sala per godere, vivere e assaporare questa magnifica opera, raramente capita di vivere delle emozioni così belle e sincere. La La Land lo paragonerete a un ballo, una carezza, a un cucchiaio di tiramisù o, meglio ancora, a un dolce bacio ed è inutile ricordarvelo: non ne potrete più fare a meno.

Immagini tratte da:

Locandina: movieplayer.com
Immagine1: Coda-craven.org
Immagine2: popkaiture.com
Immagine3: slashfilm.com
Immagine4: Cinemablend
Immagine5: cinematografo.it

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