L’ultimo capitolo della saga reboot diretta da Matt Reeves è un film unico nel suo genere, un grande messaggio del regista che si augura arrivi ai cuori di tutti gli uomini.
Siamo giunti al capitolo finale della lotta tra scimmie ed esseri umani. Dopo la diffusione del violento virus avvenuta nel primo capitolo, gli umani sono letteralmente in via d’estinzione. La nostra specie sta regredendo a esseri primitivi e guarda con paura l’ascesa della nuova razza: le scimmie stanno per diventare i signori del pianeta terra. Il franchise di Matt Reeves (Cloverfield, Blood Story) non è solo l’ennesimo blockbuster estivo sci-fi, è qualcosa di più. È il messaggio di un uomo assai preoccupato per la piega che sta prendendo la razza umana. Il regista cerca di avvertire tutti quanti con una pellicola ben studiata e ricca di citazioni cinematografiche e storiche. L’uomo non deve ripetere gli stessi errori del passato ed è per questo che in Cesare, assoluto protagonista e mattatore di questa saga, noi rivediamo i nostri dubbi, le nostre paure, le continue lotte con le nostre nemesi malvagie. Nei suoi incubi Cesare rivede di continuo Koba, la scimmia antagonista apparsa nel secondo capitolo, Apes Revolution. La sua paura più grande è quella di diventare come lui, colmo d’odio e pieno di rancore: “scimmia non uccide scimmia”. Nonostante quell’essere fosse spregevole, Cesare è ancora tormentato da quell’uccisione e non riesce a darsi pace. I fatti narrati in quest’ultimo film spingeranno il nostro protagonista al limite. La sua tempra morale verrà messa a dura prova da un nemico feroce e disgustoso, un avversario che ha perso la ragione e che santifica, come tutti i folli, la sua personale guerra: il Colonnello, interpretato dall’ottimo Woody Harrelson.
É difficile spiegare l’emozione che si prova nell’incrociare lo sguardo di Cesare. Lo abbiamo visto muovere i primi passi da cucciolo e adesso lo vediamo ergersi a leader indiscusso. Nei primi minuti della pellicola sembra quasi di trovarsi all’interno di un documentario: tra le gigantesche sequoie della foresta una razza a brandelli cerca di riprendersi con la violenza il suo mondo. É inutile sottolineare che l’uomo è debole di fronte alla potenza della “società scimmiesca”. Non sono più semplici animali e Reeves si serve di citazioni bibliche e storiche non indifferenti per sottolinearlo. L’esodo delle scimmie, la loro prigionia nei campi di guerra innevati, le dure crudeltà a cui sono sottoposte sono l’esempio lampante della genialità del regista statunitense. Il suo amore per il linguaggio e la sua intelligenza cinematografica ci regalano delle citazioni sublimi come la scritta “Apecalypse Now” (inutile aggiungere altro) o la scena del “cappotto rosso” (Schindler's List) che indossa la piccola bambina, che raffigura l’ultimo barlume di umanità degli esseri umani. La ciliegina sulla torta, non potevo non parlarvene, sono gli effetti visivi. La tecnologia CGI (Computer Generated Imagery) con questo franchise ha decisamente alzato l’asticella. I volti, le movenze, le espressioni dei protagonisti sono una gioia per i nostri occhi e il leader indiscusso di questo nuovo filone cinematografico è lo strabiliante Andy Serkis. L’attore e regista britannico è da applausi a scena aperta. Il suo Cesare è riuscito a farci dimenticare Gollum offrendoci una prova sontuosa, che riesce a oscurare l’ottima prova del villain Harrelson. Sul gradino più basso del podio delle interpretazioni di questa pellicola segnalo la “Scimmia Cattiva”, interpretata dall’attore Steve Zahn. Il personaggio comico che non ti aspetti, la scimmia un po’ mattarella e solitaria che addolcirà il tono del film, strappandoci più di una risata (il suo giubbotto smanicato è già leggenda). The War – Il Pianeta delle Scimmie è un ottimo prodotto che non lascia di certo delusi, fatto di tempi narrativi molto dilatati (in alcuni punti eccessivi) che rispecchiano la regia di Matt Reeves, un cineasta pieno di vita, un uomo che ha tante cose da raccontarci e si prende il suo tempo per farlo. Il finale di questa saga lascia aperti molti spiragli ma soprattutto ci insegna parecchie cose sulla natura dell’uomo e sul suo futuro. Consiglio vivamente di guardare l’intera trilogia perchè abbiamo tanto da imparare da queste meravigliose scimmie. Immagini tratte da: Immagine 1: ScreenWeek.it Immagine 2: MyMovies.com Immagine 3: Blog.ScreenWeek.it Locandina: Coming Soon.it
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Giugno 2023
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