di Matelda Giachi ![]()
Genere: Drammatico
Anno: 2021 Durata: 95 min Regia: Riccardo Antonaroli Cast: Brando Pacitto, Andrea Lattanzi, Ludovica Martino, Max Malatesta, Chabeli Sastre Gonzalez, Federico Tocci, Tullio Sorrentino, Cristian Di Sante, Aniello Arena, Grazia Schiavo, Claudio Bigagli, Marcello Fonte Sceneggiatura: Roberto Cimpanelli, Gabriele Scarfone Fotografia: Emanuele Zarlenga Montaggio: Esmeralda Calabria Musica: Michele Braga Produzione: Rodeo Drive e Life Cinema con Rai Cinema Distribuzione: Netflix Paese: Italia
Presentato in anteprima fuori concorso al Torino Film Festival, La Svolta è il primo film da regista di Riccardo Antonaroli, classe 1987, vincitore, tra i molti premi, del Nastro D'Argento nel 2018 con il cortometraggio Cani di Razza.
Siamo a Roma, quartiere Garbatella, conosciuto soprattutto per le vicende che animavano la gioviale fiction I Cesaroni. Antonaroli ce ne presenta tutto un altro volto, quello notturno in cui si muove una fetta della picccola criminalità romana, la stessa da cui sta scappando Jack, la sera in cui arriva a sconvolgere la vita di Ludovico, rifugiandosi di prepotenza in casa sua. I due giovani non potrebbero essere più diversi: Ludovico (Brando Pacitto) si nasconde alla vita, passa le giornate rintanato tra le mura della vecchia casa della nonna dove disegna fumetti, coltiva sogni che crede irrealizzabili e l'amore platonico per la vicina del piano di sopra (Ludovica Martino), che ha il coraggio di guardare solo in fotografia; Jack (Andrea Lattanzi) è duro, sfrontato, nella vita si arrangia, ci fa anche a cazzotti. Sono due volti di una generazione che spesso si sente inadeguata, educata per un mondo non più attuale e più complicato e incerto di quanto gli fosse stato prospettato.
Questo di Riccardo Antonaroli è un film che ancora cerca la sua strada mentre mischia generi in maniera più o meno riuscita. E' sicuramente, in primo luogo, un storia di formazione, perché la convivenza forzata tra i due ragazzi li porta a crescere e a conoscersi. Sono due solitudini che si scontrano e che si incontrano. C'è un chiaro omaggio al cinema italiano, di cui poster la casa di Ludovico è disseminata ed in particolare a "Il Sorpasso" di Dino Risi, di cui ricalca un po' anche le dinamiche. C'è del noir, qualcosa di Romanzo Criminale, forse persino di Lo Chiamavano Jeeg Robot. Il dramma del contesto si alterna con la leggerezza e la comicità della giovane età dei protagonisti e questo è un bene, perché porta la pellicola a non prendersi mai troppo sul serio. La voglia del regista di sperimentare più registri a volte produce una discontinuità nella narrazione ed è sempre molto didascalica nella sua esecuzione, quasi si seguisse alla lettera un manuale di genere. Molto bello è il rapporto che si sviluppa tra i due protagonisti: due diversità che non si limitano a scontrarsi, ma che imparano l'una dall'altra, dove il rispetto sii trasforma in affetto. Funziona anche il ritratto della piccola criminalità di quartiere, spietata ma anche frustrata, con manie di grandezza che non ha le capacità di soddisfare, a differenza di tutti i grandi cattivi a cui ci ha abituati il cinema.
La Svolta è come i suoi protagonisti: imperfetto, alla ricerca del proprio stile e del proprio posto nel mondo; una regia che ha anche lei bisogno di conoscersi a fondo, ma sicuramente con qualcosa da dire e da dare.
Voto: 6/7
1 Commento
Carlos
23/3/2023 03:41:02
Una Scope era
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Giugno 2023
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