Di Federica Gaspari Da sempre i Bond movies sono un’occasione perfetta per viaggiare con la fantasia. I cinque film con Daniel Craig, tuttavia, hanno un legame strettissimo con i loro luoghi tutti da esplorare. Sin dalla sua origine nel lontano 1962, il fortunato universo di James Bond, nato tra le pagine di Ian Fleming e divenuto una leggenda della settima arte, deve buona parte del suo successo a un perfetto equilibrio tra un protagonista carismatico, co-protagoniste affascinanti e ambientazioni mozzafiato. Ai tempi di Sean Connery tra gli anni Sessanta e Settanta, luoghi esotici e quasi nati da un sogno a occhi aperti erano frutto di un’oculata scelta della produzione costantemente alla ricerca di una fuga dalla realtà per un pubblico poco avvezzo a certe mete esotiche lontane dal turismo di massa. La breve esperienza di George Lazenby ha invece posto l’accento sull’eleganza e il lusso di mete europee che con l’arrivo di Roger Moore, tuttavia, si sono trasformate in un modo di riflettere sulla realtà tra esuberanza dei generi ed estravaganza della messa in scena fino ad arrivare nello spazio. Pur risultando intriganti, le mete visitate da Timothy Dalton e Pierce Brosnan al tramonto della Guerra Fredda tra Est e Ovest non sono comunque all’altezza dell’immaginario geografico – e geopolitico – plasmato dall’incarnazione più recente di Bond, quella di Daniel Craig. Questo viaggio cinefilo gentilmente offerto da IlTermopolio è un nuovo tour dalle dimensioni internazionali che, dopo avervi accompagnato nella Los Angeles di La La Land, nella New York di Ghostbusters e nella Parigi di Midnight in Paris, si prepara ad attraversare nazioni e continenti nel ripercorrere tutta la filmografia bondiana di Daniel Craig.
Il Bond di Daniel Craig non solo ha dovuto confrontarsi con un franchise che da troppo tempo chiedeva a gran voce una ventata di novità ma anche con un pubblico più sofisticato, un’audience sempre più abituata a visitare scenari fuori dal comune attraverso lo sguardo di protagonisti di film e serie tv. Sin dalla sua introduzione, allora, si sono scelte ambientazioni – e scenografie - che riflettessero lo spirito di questa nuova incarnazione del personaggio: diretta, concreta e spietata senza mai rinunciare, tuttavia, a un tocco di sofisticata eleganza. Con Casino Royale, quindi, si assiste a un viaggio nella vecchia Europa con buona parte delle riprese realizzata nei palazzi di Praga e Karlovy Vary in Repubblica Ceca, e, ovviamente, della cara vecchia Londra. Pur non mancando la tradizionale tappa nei Caraibi a Nassau, per la prima volta dopo diversi anni nel franchise torna in scena l’Italia con un gran finale tra i canali di Venezia.
L’Italia è un elemento cardine dell’immaginario di questo Bond sin dai suoi albori e rappresenterà una meta obbligata e solitamente molto apprezzata dal protagonista per quattro dei suoi cinque film. Sfortunatamente, la Toscana ritratta nel secondo capitolo tra Massa e Siena non sembra aver regalato grandi soddisfazioni al film più bistrattato di Craig, Quantum of Solace, duramente penalizzato anche dallo sciopero degli sceneggiatori avvenuto durante la produzione. Se la trama e la messa in scena non hanno soddisfatto buona parte del grande pubblico, lo stesso non si può dire del variegato insieme di mete visitate da 007, uno dei più ricchi di sempre con missioni tra Europa e Sud America. Oltre alla tradizionale toccata e fuga a Londra, infatti, James Bond terminerà la missione tra Panama e Cile.
I luoghi più iconici della reggenza di Craig sono però indubbiamente da ricercare nei panorami di Skyfall, perfetto esempio di come le ambientazioni in bilico tra classico e moderno abbiano giocato molto nel definire anche la psicologia del personaggio stesso. Con il primo film affidato alla regia di Sam Mendes, infatti, il franchise si tuffa tra inquadrature polverose e toni seppia nel cuore vibrante della Turchia, tra Istanbul e Kiralan, a decenni dall’amatissimo From Russia with Love. Si tratta della prima occasione in cui nel nuovo ciclo bondiano fanno capolino architetture dai tratti bizantini o medio orientali. La stessa autenticità, purtroppo, non si può ritrovare nei palazzi ultramoderni di quella che nella finzione è Shangai ma che nella realtà è la periferia di Londra. L’ambientazione più memorabile è però probabilmente quella giapponese di Hashima, isola abbandonata al largo delle coste della penisola di Nagasaki. L’affascinante storia vera di questo scorcio di Sol Levante si arricchisce ulteriormente intrecciandosi infine con l’origine di un mito, quello di Bond, che con Skyfall affonda le radici nella profonda Scozia tra brughiere e paesaggi rurali che creano il perfetto contrasto con le precedenti mete.
Con Spectre arriva sulla scena internazionale uno dei film più controversi dell’intero franchise insieme a una delle sequenze di apertura più spettacolari di sempre. È difficile, infatti, rimanere impassibili davanti alle peripezie di Bond a Città del Messico nel vivo del Dia de Los Muertos. Dopo quest’introduzione scoppiettante, l’azione si sposta nuovamente nella vecchia Europa, tra Londra, Roma e, soprattutto, Austria dove tornano a fare capolino le Alpi in un chiaro omaggio a On Her Majesty's Secret Service, titolo che a distanza di anni finalmente sembra trovare lo status di cult. Il gran finale è tutto a Londra sulle rive del Tamigi ma il cuore dello spettatore è rimasto probabilmente ancora in Messico con quell’eccezionale fuga in elicottero.
Il tramonto dell’era Daniel Craig assume, invece, i toni freddi della Norvegia con un ingresso in scena a tinte horror sulle rive di un lago ghiacciato a nord di Oslo. Anche il secondo atto del film si snoderà sull’Atlantic Road norvegese e sulle remote isole Faroe ma solamente dopo aver regalato al pubblico un adrenalinico viaggio tra Basilicata e Puglia con i Sassi di Matera e Gravina a fare da sfondo al primo emozionante inseguimento in auto ritratto in No Time To Die. Pur non raggiungendo mai l’epicità delle architetture e dei paesaggi di Skyfall, questo film sa perfettamente come chiudere in grande stile l’avventura di Craig nei panni della spia più celebre del grande schermo.
E ora? Mentre tutto il mondo si chiede chi raccoglierà il testimone di Craig, è inevitabile domandarsi anche dove verrà condotto il pubblico nelle prossime avventure del personaggio nato dall’immaginazione ed esperienza di Ian Fleming. Nel cuore dell’incertezza sul futuro di James Bond è senza dubbio bello lasciarsi cullare dal pensiero di nuovi emozionanti viaggi tra location esotiche e città tutte da (ri)scoprire attraverso la magia del grande schermo.
Risorse: http://movie-locations.com/ www.imdb.com www.screenrant.com Dati mappa: Utenti di www.openstreetmap.com
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Marzo 2023
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