di Federica Gaspari
Il clima che segna il primo episodio è molto simile all’atmosfera che caratterizza la produzione di questa nuova stagione. Al termine delle precedenti puntate, infatti, lo show si avviava con determinazione verso un punto di svolta: con l’abbandono del parco e delle location squisitamente da western moderno si sarebbe inevitabilmente aperto uno scenario totalmente inedito. Il materiale di partenza, il film del 1973 diretto da Michael Crichton, non sembrava dare suggerimenti sulle future mosse della Delos company, azienda amministratrice del parco, ma, soprattutto, degli showrunner Jonathan Nolan e Lisa Joy. Per molto tempo alcuni fan erano addirittura convinti che gli ultimi episodi segnati dalla fuga dell’host Dolores e dalle enigmatiche visioni fuori dal parco avrebbero rappresentato la perfetta conclusione della serie, un epilogo in grado di non tradire la sua natura lasciando domande ed enigmi stimolanti. HBO e i produttori – tra cui spicca il nome di J.J. Abrams – hanno però immaginato un futuro per Westworld, un nuovo capitolo della sua storia che ha però il sapore di una rinascita. La premiere della terza stagione, infatti, è quasi totalmente priva di riferimenti al suo passato. La sensazione che segue la visione è quella di assistere a un reboot o, mantenendo il gergo tecnico dei programmatori degli host, un completo reset della storia e delle dinamiche che ne orchestrano ogni svolta. In un futuro elegante e sofisticato che ha i grattacieli di Singapore, le architetture di Valencia e le luci di Londra, Dolores (Evan Rachel Wood) mette in atto la sua vendetta sanguinosa nei confronti dei vecchi ospiti del parco. Tuttavia, il più vecchio host funzionante di Westworld sembra essere alle prese con un intrigo indecifrabile. Difficile, però, credere che questa beniamina del pubblico abbia scelto di avventurarsi in un mondo a lei sconosciuto senza alcun piano preciso. I prossimi episodi, senza alcun dubbio, sveleranno altre sue mosse. Nella prima puntata di questa terza stagione trovano spazio anche i nuovi ingressi nel cast. In particolare, Aaron Paul, noto al grande pubblico per il suo ruolo nella serie cult Breaking Bad, interpreta Caleb, un nuovo personaggio dal passato segnato da duri traumi e con un presente rigidamente inquadrato da un’insormontabile routine. Spetta a lui portare al centro della scena, per la prima volta dall’inizio dello show, il lato umano della serie. Come sottolineato anche dagli sceneggiatori, sarà proprio questo il fulcro dell’intera stagione che, secondo le prime teorie condivise dai fan sul web, potrebbe sfruttare echi di Futureworld – 2000 anni nel futuro, sfortunato sequel uscito solamente tre anni dopo il film originale di Michael Crichton. Cyborg fuori controllo che sostituiscono personalità chiave della società umana? Al momento si possono solamente studiare fantasiose teorie sui possibili sviluppi delle prossime otto puntate. L’altro grande ingresso nel cast di questa stagione, un attore del calibro di Vincent Cassell, sicuramente avrà un ruolo importante – considerata la segretezza con cui è stato gestito il suo personaggio – nelle strategie narrative di Nolan e Joy. L’appuntamento, per chi non si preparerà con dosi di caffeina alla lunga nottata della diretta statunitense, è per domani sera, quando il secondo episodio della terza stagione di Westworld andrà in onda su Sky Atlantic. Immagini tratte da: www.hbo.com
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Marzo 2023
Categorie |