di Federica Gaspari
Con lo sguardo di Owen Wilson in Midnight in Paris si viaggia nel tempo tra le strade della capitale francese con un tour suggestivo e malinconico.
I viaggi cinefili de Il Termopolio tornano in scena con un nuovo appuntamento dedicato esclusivamente a una capitale europea. Dopo aver lasciato alle spalle la Los Angeles musicale diLa La Land e la New York infestata di Ghostbusters, infatti, il viaggio continua in Francia lungo le rive della Senna. Parigi è da sempre la cula di tutte le arti e in particolare del cinema, non solo poiché sin dalla nascita della fabbrica dei sogni ne sostiene immaginazione e sperimentazione, bensì perché da sempre favorisce uno scambio di sguardi e punti di vista su molteplici argomenti. Da questa multiculturalità nasce il contesto ideale per lo sviluppo di storie e narrazioni memorabili in grado di riflettere anche sul loro stesse e che trovano spazio soprattutto al cinema. Tra le più celebri incarnazioni cinematografiche di questo tipo vi è senza dubbio Midnight in Paris, film del 2011 che vanta la regia di Woody Allen nonché un Oscar per la migliore sceneggiatura. La pellicola, apprezzatissima da pubblico e critica, può essere considerata come la summa dell’animo romantico e nostalgico di Parigi, dell’intreccio tra il suo passato, la sua leggenda e le sue ispirazioni.
Appuntamento a mezzanotte per le vie di Parigi per un viaggio senza tempo!
I venti arrondissements parigini racchiudono nelle loro vie, nei loro palazzi decine di eventi, personaggi e scenari che, in diversi momenti, hanno saputo lasciare il segno nel mondo del cinema. Eleganti locali e café, verdi parchi pubblici, lussuosi hotel sulle vie dei più celebri stilisti: da sempre questi luoghi sono mete frequentatissime di personaggi di rilievo in vari ambiti che, davanti a un aperitivo o nel vivo di una festa, si sono incontrati, hanno discusso e, magari, hanno trovato l’ispirazione per le loro più grandi opere. Con questa romantica visione della leggenda di Parigi, Woody Allen tratteggia il suo ennesimo alter ego, uno scrittore californiano, chiamandolo Gil Pender. Con gli occhi di questo protagonista interpretato da Owen Wilson si può quindi vivere in prima persona un’elegante vacanza parigina attraverso alcuni dei luoghi più celebri della Ville Lumiere. Il viaggio, come il film, tuttavia, prosegue per gradi con un progressivo avvicinamento al cuore della città che ha inizio in realtà a Giverny, località di 500 abitanti a un’ora di viaggio dal centro di Parigi. La narrazione, infatti, si apre nel vivo del lussureggiante verde dei giardini che ispirarono alcuni dei più famosi quadri di Claude Monet. Il parco e il ponticello su cui passeggiano Gil e la compagna Inez (Rachel McAdams) sono gestiti dalla stessa Fondazione Monet.
Dopo la romantica gita in giornata a Giverny, la coppia di protagonisti è ritratta finalmente nel cuore della città dove soggiornano in uno degli hotel più illustri e costosi d’Europa. L’Hotel Le Bristol, infatti, non è certamente la scelta migliore per chi non è una facoltosa star hollywoodiana. Una passeggiata davanti all’ingresso, tuttavia, basterà per poter sognare di incontrare alcuni leggendari frequentatori dell’albergo come Rita Hayworth, Charlie Chaplin e Kim Novak. In modo simile ci si potrà sedere al tavolo con un pizzico di immaginazione insieme a nomi del calibro di Colette, Victor Hugo, Jean Paul Sartre e Jean Cocteau. Tutto questo è possibile a Le Gran Vefour, uno dei ristoranti più antichi della città che nel film diventa palcoscenico del primo confronto tra Gil e Paul (Michael Sheen). Il conflitto di idee e stili di vita tra i due continuerà anche in una nuova tappa fuori dal centro: a Versailles, nei lussureggianti giardini del palazzo reale.
Con il ritorno a Parigi, le insofferenze di Gil nei confronti di una compagnia poco piacevole si acuiscono. Anche in occasione di una visita al Musée Rodin, infatti, il protagonista sarà al centro di un indispettito dibattito con la guida turistica (Carla Bruni) che a suo dire ha riportato un dettaglio sbagliato della vita di Rodin. Il momento della svolta per il viaggio di Gil a Parigi è letteralmente dietro l’angolo, in una stradina del quinto arrondissement. Sulla scalinata della chiesa di Saint-Etienne-du-Mont a mezzanotte prende vita la magia senza tempo della città e Gil inizia a vivere il suo sogno nostalgico. Inizia così una vera e propria “festa mobile” per gli scorci più suggestivi di Parigi, un tour inebriante senza tempo che porterà Gil anche al Le Polidor dove incontrà un Ernest Emingway da antologia. Tra le sale decorate in Art Deco del bistrot fondato nel 1845, negli anni Venti era davvero possibile incontrare il celebre autore oltre ad altri scrittori ritratti anche nel film, Francis Scott Fitzegerald e James Joyce.
Dopo il primo assaggio della magia delle notti parigine, sarà impossibile per Gil tornare a osservare la città con occhi diversi. La nostalgia permea ogni passeggiata in città, in particolare quella presso lo storico mercato delle pulci di Saint-Ouen a nord di Parigi dove il protagonista incontra anche Gabrielle (Léa Seydoux). La conoscenza in prima persona degli anni Venti a Parigi, però, servirà a Gil anche per porre fine al “duello” con Paul durante una visita al Musée de l’Orangerie dove in due stanze ovali si possono ammirare i dipinti delle Ninfee di Monet oltre ad altre iconiche opere impressioniste e post-impressioniste.
Il ritorno alla magia di mezzanotte prende infine vita a Montmartre, dove ha luogo una delle sequenze più suggestive del film con Gil e Adrianne (Marion Cotillard), musa di Picasso che sembra essere rimasta colpita dall’animo nostalgico del protagonista che, nel ritorno al presente su una panchina di Square Jean XXIII, scoprirà di essere citato anche nel diario della donna vissuta negli anni Venti. Intrappolati in un loop, i due vivranno la nostalgia anche dell’Ottocento con una visita al Maxim’s, luogo di incontro per artisti come Toulouse Lautrec, Gaugin e Degas. Solo dopo questo ultimo viaggio nel tempo, Gil realizzerà di aver davvero bisogno di una svolta nella sua vita. Dopo aver lasciato Inez, si avventurerà per la prima volta con una prospettiva nuova per le strade di Parigi e, dopo una fermata alla storica libreria Shakespeare and Company, incontrerà nuovamente Gabrielle conosciuta al mercato delle pulci. Insieme chiuderanno il film con una lunga passeggiata sul Pont Alexander III.
Risorse:
http://movie-locations.com/ www.parigi.it www.imdb.com Dati mappa: Utenti di www.openstreetmap.com
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Giugno 2023
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