Di Federica Gaspari Dopo 11 giorni di grandi anteprime e incontri con star di rilievo internazionale, la 74esima edizione del Locarno Film Festival è giunta alla sua conclusione. Con la nuova direzione artistica firmata Giona A. Nazzaro, la manifestazione cinematografica che dal 1946 anima i luoghi della cittadina lacustre svizzera in un anno cruciale come il 2021 ha proposto al suo pubblico, composto sia da esperti del settore che da appassionati, un’ampia scelta sia di produzioni internazionali popolari che di racconti indipendenti più sofisticate. Filo conduttore delle selezioni principali è stata la ricerca di riflessioni e narrazioni urgenti su temi attuali risultata in una proposta di film che rielaborano il concetto di identità, diversità ma anche di eredità e violenza. Allo stesso modo, anche i grandi titoli proiettati in Piazza Grande nel caratteristico cinema sotto le stelle hanno portato una ventata di aria fresca nella tradizione del film, rompendo anche schemi classici del panorama festivalieri spesso poco affine a produzioni con distribuzione su piattaforme streaming. Concorso internazionale I 17 film presentati in questa categoria hanno portato sul grande schermo di Locarno alcune tra le opere più ispirate di registi e artisti provenienti da ogni parte del mondo. Le storie e le tradizione di ogni continente, infatti, hanno trovato spazio, riuscendo a raccontare a un pubblico prestigioso inediti punti di vista su tematiche urgenti. La giuria presieduta dalla cineasta Eliza Hittman e composta da Kevin Jerome Everson, Isabella Ferrari, Philippe Lacote e Leonor Silveira si è confrontata con una selezione così eterogenea e a tratti ardita che ha portato alla consegna del premio più prestigioso al regista indonesiano Edwin per il film Vengeance Is Mine, All Others Pay Cash. Con questo esempio di cinema di genere, il cineasta ha arricchito un curriculum già segnato da grandi successi in altri festival europei come Cannes, Rotterdam e Berlino. Pardo d’oro (Gran Premio del Festival) Seperti Dendam Rindu Harus Dibayar Tuntas (Vengeance Is Mine, All Others Pay Cash) – Edwin Premio speciale della giuria (Comuni di Ascona e di Locarno) Jiao Ma Tang Hui (A New Old Play) – Qiu Jiongjiong Pardo per la miglior regia (Città e Regione di Locarno) Zeros and Ones – Abel Ferrara Pardo per la migliore interpretazione femminile Gerda – Anastasiya Krasovskaya Pardo per la migliore interpretazione maschile Sis Dies Corrents (The Odd-Job Men) – Mohamed Mellali e Valero Escolar Menzioni speciali Soul Of A Beast – Lorenz Merz Espìritu Sagrado – Chema Garcia Ibarra Cineasti del presente Nella sezione Cineasti del Presente, dedicata agli autori emergenti oppure alla loro seconda o terza opera, il cinema italiano ha trovato diverse soddisfazioni. Il premio più ambito del Pardo d’Oro è finito infatti tra le mani di Francesco Montagner per il documentario Brotherhood che regala uno spaccato di vita quotidiana di tre fratelli nella campagna bosniaca. Anche il riconoscimento per il miglior regista emergente è stato assegnato a Hleb Papou per Il Legionario, la sua opera prima ambientata a Roma e tratta dall’omonimo cortometraggio di diploma. Pardo d’Oro – Cineasti del Presente Brotherhood – Francesco Montagner Miglior regista emergente (Città e Regione di Locarno) Il Legionario – Hleb Papou Premio speciale della giuria Ciné+ L’été l’éternité – Emilie Aussel Pardo per la migliore interpretazione femminile Niemand ist bei den Kalbern – Saskia Rosendahl Pardo per la migliore interpretazione maschile Wet Sand – Gia Agumava Maggiori informazioni e dettagli sui premi assegnati sul sito ufficiale della manifestazione: www.locarnofestival.ch Foto tratte da: www.locarnofestival.ch www.variety.com
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Maggio 2023
Categorie |