di Federica Gaspari
Il programma di film e cortometraggi di questa 74esima edizione del Locarno Film Festival sin dalla presentazione proponeva una selezione di titoli per celebrare il cinema dopo mesi di grandi difficoltà per il settore. Con queste premesse, la presenza di uno tra i titoli più colpiti dai cambi di programmazione legati alla pandemia non ha stupito pur risultando quanto di più distante dal mondo del festival svizzero. Free Guy, tra i titoli della selezione di Piazza Grande, è però solo l’ennesima testimonianza di un’edizione che osa e scommette sull’inaspettato. La sera del 10 Agosto, tra stelle cadenti e grandi star ospiti di eventi, l’ultimo film di Shawn Levy – in attesa di una finestra di distribuzione da inizio 2020 – ha debuttato sul grande schermo del cinema all’aperto in piazza a Locarno con una piccola sorpresa. L’attore protagonista del film, Ryan Reynolds in persona, ha introdotto con un video la proiezione, unendosi alla celebrazione del ritorno del grande cinema. E i cinema, alla fine, vedranno davvero nelle loro sale questo film, distribuito in tutta Italia dall’11 Agosto. In una metropoli che, all’apparenza, sembra uguale a tante altre, Guy (Ryan Reynolds) ogni giorno segue la sua collaudata routine tra sguardi sognanti alle vetrine con delle sneakers che non può permettersi e le ore di lavoro in banca dove condivide sogni e pensieri con l’amico di sempre Buddy (Lil Rel Howery). Guy, tuttavia, non sa che dietro alla sua città Free City e al suo nome così comune si nasconde una verità ben più complessa: il suo mondo, infatti, è in realtà un videogioco e lui è solo un personaggio che lo popola, programmato per intrattenere giocatori di ogni parte del mondo. Quando la strada di Guy incontrerà quella del personaggio di Molotov Girl, però, il destino del gioco troverà prospettive inaspettate. Con un’estetica ammiccante e un world building letteralmente costruito su personalità frizzanti e fresche, Shawn Levy gioca le sue migliori carte, dimostrando che la formula collaudata di nostalgia e fantasia testata con Stranger Things funziona sempre alla perfezione. Ryan Reynolds si conferma senza troppi sforzi come un valido interprete di commedie leggere e con una comicità formato famiglie trova senza fatica un legame diretto con il pubblico. Le sorprese arrivano dal resto del cast. Joe Keery dona forma a un’interessante parabola per il suo personaggio che incarna il messaggio del film stesso – tutt’altro che inedito ma comunque ben sviluppato - con il suo percorso di crescita per arrivare finalmente a credere in se stesso. La co-protagonista femminile Jodie Comer, pur non riuscendo a trovare a livello di sceneggiatura un grande margine per lo sviluppo del suo personaggio, dimostra ottimi tempi comici nella sua prima grande prova al cinema dopo i successi sul piccolo schermo con Killing Eve. La buona intesa che lega questi personaggi riesce anche a mettere in secondo piano invece gli evidenti deliri di onnipotenza di Taika Waititi che, in veste di attore, continua a interpretare il suo solito personaggio costantemente sopra le righe, mai davvero credibile come villain della storia. L’etichetta della “nuova” 20th Century Fox e l’apparente lontananza da multiversi e mondi narrativi espansi non deve tuttavia ingannare: lo zampino di casa Disney c’è ed è più che mai, purtroppo, invadente nella parte conclusiva della storia. Fortunatamente la trama principale riesce a trovare energia in una serie di riflessioni interessanti legate alla natura dei personaggi coinvolti nel gioco. Ispirandosi ai loop di Westworld – mai citati apertamente ma senza dubbio tra le chiare influenze – e rielaborando alcune buone intuizioni di Columbus nel suo Pixels, il film sfiora anche un livello di complessità più alto, suggerendo ma mai davvero affrontando l’imprevedibilità dello sviluppo, nell’immaginario pop e non, delle sorti di un’icona.
Tra ulteriori spunti narrativi che non hanno preso il volo, Free Guy riesce a essere senza alcun rimpianto o evidente difetto il film perfetto per chi è alla ricerca di una visione estiva spensierata che mantiene le sue promesse senza grandi slanci. Immagini tratte da: Locandina da mymovies.it Immagini 2-3-4 da Press Library Locarno Film Festival https://www.locarnofestival.ch/it/LFF/home
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Maggio 2023
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