di Salvatore Amoroso
La recensione di Love and Monsters, il film di Michael Matthews con Dylan O'Brien: in un mondo post-apocalittico il protagonista intraprende un viaggio pieno di pericoli per ritrovare la donna amata. ![]()
Genere: Avventura, commedia
Anno: 2020 Regia: Michael Matthews Durata: 109 min. Sceneggiatura: Matthew Robinson Fotografia: Lachlan Milne Montaggio: Debbie Berman, Nancy Richardson Musiche: Marco Beltrami, Marcus Trumpp Produzione: Paramount Pictures, 21Laps Entertainment Distribuzione: Netflix Paese: USA, Canada
Cosa non si fa per amore? Il sentimento più forte che pervade l'essenza stessa dell'universo. Ci fa compiere gesti inconsulti e impensabili, azioni che normalmente non avremmo mai fatto ma che in nome dell'amore non ci sembrano poi così folli. Quanti film e serie TV hanno mostrato la doppia faccia dell'amore, in grado di distruggere e creare, di separare e unire, ma che nonostante tutto ci hanno fatto sognare di vivere quelle romantiche storie. Ecco, magari la storia di oggi può risultare romantica, ma se potessimo evitare di viverla, certamente non ne faremmo un dramma.
Sbarcato sul catalogo italiano di Netflix il 14 aprile, Love and Monsters era già stato distribuito negli Stati Uniti il 16 ottobre dello scorso anno sempre sulla medesima piattaforma di streaming. Diretta da Michael Matthews, che firma il suo secondo lungometraggio come regista, la pellicola è un'avventura comica che ci porta a scoprire quanto l'amore può spingere anche il più timoroso degli uomini a intraprendere un viaggio pericoloso per raggiungere la propria amata, distante chilometri da casa sua… o da quello che ne rimane. A porre fine all'umanità non è il proverbiale asteroide che minaccia la nostra sopravvivenza ma gli scarti chimici dei missili che, lanciati da tutte le nazioni unitesi nello sforzo di salvare il mondo, ricadono sul pianeta. Tali sostanze colpiscono e modificano il DNA degli animali a sangue freddo (rettili, insetti, crostacei e chi ne ha più ne metta), trasformandoli in enormi e mostruose creature assetate di sangue. La storia si apre sette anni dopo il giorno del giudizio, ma noi veniamo velocemente trasportati al momento in cui tutto è cambiato, scoprendo il passato del nostro protagonista Joel (Dylan O’ Brien): il giorno della comparsa dei primi mostri è costretto a separarsi da Aimee (Jessica Henwick) la ragazza di cui è profondamente innamorato, per seguire i suoi genitori nel disperato tentativo di abbandonare il pericolo delle città per un luogo isolato e sicuro. Come possiamo immaginare fin da subito le cose non sono andate come speravano e Joel, sette anni dopo i fatti, si trova rinchiuso in un bunker insieme a un gruppo di altri sopravvissuti.
Love and Monsters mette in contrasto questi due concetti assai differenti tra loro e l'idea di dare spazio all'amore in un mondo popolato da mostri a sangue freddo risulta un abbinamento particolare. Quante volte abbiamo visto due amanti volersi bene per poi essere divisi da uno sfortunato incidente dovuto al mostro di turno, come per altro accade perennemente nei film e serie TV horror? La componente comica invece funge perfettamente da collante. Difatti Joel, lungo il suo percorso si imbatte in situazioni di pericolo molto ‘’sui generis’’ ma può contare sulla presenza di alcuni peculiari amici, tra cui il cane Boy, piccolo guastafeste e salvatore della sua psiche, e del duo Minnow e Clyde, quest'ultimo interpretato da Michael Rooker. Purtroppo i due sopravvissuti raminghi, nonostante ricoprano un ruolo fondamentale per lo sviluppo della trama, danno l'impressione di essere personaggi un po' troppo di passaggio, così come per altro tutti i personaggi secondari del film. Diciamo che a conti fatti, Love and Monsters è un buddy movie tra Joel e Boy.
Non possiamo che soffermarci sull'aspetto visivo di un film in cui mostri e creature mutanti hanno un ruolo così importante: gli esseri creati e portati sullo schermo sono tanti e vari, ben sviluppati e realizzati. Le ambientazioni in cui si muovono sono molto dettagliate e capaci di trasportarci in un mondo in cui la natura ha nuovamente preso il sopravvento e in cui gli esseri umani non sono più la specie dominante: enormi formicai e alveari aggrappati alle vestigia di un mondo che fu, boschi sconfinati popolati da quelli che un tempo erano solo innocui animali ed ora sono temibili creature, paesaggi inquietanti ma al tempo stesso estremamente affascinanti. Nei momenti di scontro con i mostri la CGI non sempre è perfetta, questo non possiamo che sottolinearlo, ma resta comunque piuttosto valida, e a risaltare sono spesso però le scene in cui si utilizzano effetti speciali pratici, che evidenziano ancor di più la ricchezza di dettagli data alle diverse creature.
Love and Monsters non è un film privo di difetti, la sceneggiatura si appoggia fin troppo spesso su soluzioni decisamente miracolose per i guai in cui il protagonista si caccia e nessuno dei personaggi secondari viene mai realmente approfondito, servendo semplicemente per dare un po' più di colore ad alcune situazioni o per mettere in luce alcune caratteristiche del protagonista. Arrivati in fondo, però, ci viene facile perdonare il secondo lungometraggio diretto da Matthews che si rivela una sorpresa piacevole, un film gradevole da vedere, senza particolari colpi di scena o momenti unici ma che ci riconcilia con il folle mondo che stiamo vivendo attualmente.
Immagini tratte da:
Locandina: Amazon.it Immagine 1: NerdMovieProductions Immagine 2: Pinterest Immagine 3: Anosmia
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Maggio 2023
Categorie |