di Federica Gaspari ![]() Genere: commedia Anno: 2020 Regia: Quentin Dupieux Attori: David Marsais, Grégoire Ludig, Adèle Exarchopoulos, India Hair, Roméo Elvis, Coralie Russier Sceneggiatura: Quentin Dupieux Fotografia: Quentin Dupieux Produzione: Chi-Fou-Mi Productions, Canal+, Memento Films, C8 Films, Artemis Productions Paese: Francia, Belgio Durata: 77 min Il bizzarro è un elemento che da sempre intriga i cinefili più appassionati. Sin dalle origini del cinema, registi, autori e interpreti di ogni tradizione si sono periodicamente distinti per opere difficili da inquadrare e talvolta comprendere proprio per la loro scelta di giocare sottilmente – e compiaciutamente – sul confine tra ridicolo e genio. Si è giocato con trame assurde, personaggi macchiettistici oppure esagerazioni concettuali o visive. L’ultimo divertimento cinefilo firmato dall’artista multiforme Quentin Dupiex, Mandibules, ricade alla perfezione in questo filone grazie alla scelta di una protagonista alquanto insolita: una mosca a misura d’uomo! Il film presentato all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia e accolto con entusiasmo all’International Film Festival, a differenza di illustri predecessori del genere body-horror, prende sin dall’apertura una piega davvero esilarante, linfa vitale di un gioiellino irresistibile. Due amici imbranati e sfaccendati sono alla ricerca di un’opportunità per guadagnare qualche soldo con facilità. Quando Jean-Gab (David Marsais) e Manu (Grégoir Ludig) accettano di consegnare una valigetta per 500 franchi, non hanno idea dell’avventura che li attende. Nel bagagliaio di un’automobile rubata nel corso del viaggio, i due, infatti, troveranno una strana creatura dalle origini misteriosi ma sicuramente dall’aspetto bizzarro: una mosca gigante. Nel tentativo di addestrarla come “drone vivente” per rubare oggetti di valore, l’eccentrica coppia di protagonisti darà inizio a un’esperienza on the road costellata da incontri e situazioni fuori dagli schemi. Quentin “Mr. Oizo” Dupieux non è certo un nome nuovo per gli appassionati della musica elettronica francese. Sin dalla fine degli anni Novanta con le sue intuizioni ha saputo rivoluzionare un’intera generazione di dj e musicisti e influenzare il mondo dei videoclip e delle pubblicità. Dopo aver plasmato l’iconico pupazzo Flat Eric di Levis, il French Touch dell’artista torna sotto la ribalta della scena internazionale con il nono lungometraggio da regista, una perfetta combinazione di sperimentazione della comicità e di semplicità narrativa. Curando anche sceneggiatura, montaggio e fotografia, riesce a costruire un racconto lineare, immediato ed efficace che non lascia scampo anche grazie a scelte cromatiche ammiccanti e pop. Se la scelta del duo comico protagonista, popolarissimi in Francia come “Palmashow”, decisamente singolare risulta invece il ruolo di comprimario affidato a Adèle Exarchopoulos. In una veste inedita e cinicamente controversa, l’attrice ventisettenne lascia alle spalle la veste di Femme Fatale cucitale su misura in molti dei suoi lavori: irriconoscibile, istrionica e pungente, la sua Agnes – capace di parlare solo ad altissimo volume a causa di un duro incidente - è un personaggio tragicomico scomodo e magnetico, una scommessa goliardica che le regala la sua migliore interpretazione. Surreale e ricco di tormentoni istantanei, Mandibules è la migliore scelta cinematografica per assaporare un po’ di estate sul grande schermo con un po’ di sana leggerezza bizzarra. Immagini tratte da: www.mymovies.it labiennale.org
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Giugno 2023
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