di Federica Gaspari La 24esima edizione, raccontando trasformazioni e outsiders a diverse grandezze, si conclude con premi variegati e a tratti inaspettati. Milano si conferma ancora una volta un centro dinamico e sperimentale per la settima arte. L’ultima edizione del Milano Film Festival conclusasi giovedì 10 ottobre ha dimostrato ancora una volta di essere parte di una città che ama avventurarsi tra le sue molteplici nature e ramificazioni. Questa 24esima edizione della manifestazione ha portato nel capoluogo meneghino film in anteprima italiana con The Beach Bum ) di Harmony Korine e in chiusura First Love del maestro Takashi Miike. Questi due titoli che hanno segnato il programma ben rappresentano proprio un festival che ama mettersi in gioco con scelte fuori dagli schemi. I premi assegnati nel corso della cerimonia di chiusura festival rispecchiano la volontà di raccontare storie trovando voci e prospettive inedite, valorizzando sguardi fuori dall’ordinario ma anche occhi rivolti verso un passato, un presente e un futuro sempre difficili da interpretare. Lungometraggi Premio internazionale miglior lungometraggio The Sharks Lucia Garibaldi “The Sharks di Lucìa Garibaldi è un film che esplora con coraggio e originalità il tema del risentimento, declinandolo in una psicologia femminile e inserendolo quindi entro in conflitto di genere. Una drammaturgia semplice ma potente supporta una straordinaria interpretazione e offre al pubblico una analisi speciale del mutevole rapporto tra femminile e maschile, così caratterizzante in questi anni.” Menzioni speciali Swallow Carlo Mirabella-Davis “Un incoraggiante debutto, con una notevole interpretazione femminile, che tocca temi delicati come l’abuso, le ossessioni e la solitudine, con un promettente sguardo autoriale.” Koko-di Koko-da Johannes Nyholm “Siamo rimasti molto colpiti dal secondo lungometraggio di Johannes Nyholm. Un film che mescole diverse forme di cinema, molto fantasioso, audace e scomodo. Un film molto inquietante che ci ha ricordato Rueben Ostlund e Michael Haneke, ma presenta anche bellissime inquadrature, altamente fantasioso e coinvolgente. Non vediamo l’ora di vedere cosa farà Johannes dopo!” Premio Migliore Attrice N.A.E. The Sharks – Romina Betancur “Per l’espressività, un’interpretazione intensa e naturale, e per la capacità di comunicare un ampio spettro di emozioni con una recitazione minimalista.” Premio Aprile Guerilla György Mór Kárpáti “In un periodo storico caratterizzato da nuove tendenze sovraniste e xenofobe, un film che non ha paura di confrontarsi con le contraddizioni del nostro presente attraverso la crudeltà di un passato – l’Europa del ‘800 – che ritorna. Un premio assegnato per il coraggio di riaprire ferite antiche attraverso il linguaggio inesausto del cinema in costume.” Premio del pubblico Miglior Lungometraggio Internazionale A Certain Kind of Silence Michael Hogenauer - Cortometraggi - Premio Campari Miglior Cortometraggio Adalamadrina Carlota Oms “Una storia davvero divertente raccontata cinematograficamente molto bene, con arguzia e serenità – un risultato non facile da ottenere quando si realizza una commedia – a cui si aggiunge una performance di qualità. Non vediamo l’ora di vedere i lavori futuri della regista, così promettente al suo esordio” Menzioni speciali All on a Mardi Gras Day Michal Pietrzyk “Un documentario ben fatto che fa luce su una prospettiva meno conosciuta del Mardi Gras. Un meraviglioso e intimo ritratto di persone e luoghi.” Pearl Yuchao Feng “Una storia commovente e bellissima, realizzata attraverso una forte visione cinematografica e artistica; caratterizzata da una performance immersa totalmente nell’universo del film”. Premio del pubblico Miglior Cortometraggio Internazionale Mia Sorella Saverio Cappiello Premio dello staff MFF Miglior Cortometraggio Internazionale Your Last Day on Earth Marc Martinez Jordan Scommesse vinte e prospettive La sezione The Outsiders, con i due titoli in anteprima già citati in precedenza, ha sicuramente regalato alla 24esima edizione di Milano Film Festival un respiro ancora più internazionale, aperto a nuovi orizzonti. Non sono mancati inoltre momenti di riflessione e confronto grazie agli incontri della sezione Industry ma anche di Other Natures e Incontri Italiani. Gli appuntamenti di My Screen hanno permesso di aprire le conversazioni anche a tutte le gamme generazionali con protagonisti come Sofia Viscardi, MYSS KETA e Muriel. Le Masterclass hanno infine contribuito all’interazione continuo tra ospiti e pubblico, grazie ai nomi coinvolti del calibro di Margherita Buy, Giulia Michelini, Hannah Woodhead e molti altri. Gli obiettivi raggiunti in questa edizione, tuttavia, sono le nuove sfide per il prossimo anno, in cui il festival con il suo programma e la sua proposta culturale dovrà nuovamente scommettere su se stesso non solo per confermare le aspettative ma soprattutto per stupire il grande pubblico! Immagini tratte da: www.milanofilmfestival.it
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Marzo 2023
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