di Vanessa Varini
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Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2017 Durata: 119’ Genere: fantastico, sentimentale, avventura, drammatico Regia: Guillermo del Toro Soggetto: Guillermo del Toro Sceneggiatura: Guillermo del Toro, Vanessa Taylor Produttore: Guillermo del Toro, J. Miles Dale Fotografia: Dan Laustsen Montaggio: Sidney Wolinsky Colonna Sonora: Alexandre Desplat Scenografia: Paul D. Austerberry Costumi: Luis Sequeira Trucco: Kristin Wayne Cast: Sally Hawkins (Elisa Esposito); Michael Shannon (col. Richard Strickland); Richard Jenkins (Giles); Doug Jones (uomo anfibio); Michael Stuhlbarg (dott. Robert 'Bob' Hoffstetler / Dimitri); Octavia Spencer (Zelda Delilah Fuller); Nick Searcy (gen. Frank Hoyt); David Hewlett: (Fleming); Lauren Lee Smith (Elaine Strickland); Morgan Kelly (uomo della torta); Stewart Arnott (Bernard); Nigel Bennett (Mihalkov); Martin Roach (Brewster Fuller); John Kapelos (Arzoumanian); Jayden Greig (Timmy Strickland); Brandon McKnight (Duane)
Anno 1963. A Baltimora, nell'America ossessionata dalla Guerra Fredda, Elisa (Sally Hawkins) lavora come donna delle pulizie in un laboratorio segreto del governo. La ragazza è muta e conduce una vita solitaria, l'unica sua amica è la collega Zelda (Octavia Spencer). Un giorno nella struttura viene trasferita una creatura anfibia (Doug Jones), incatenata e torturata per scoprire chissà quali segreti. Elisa prova subito simpatia per quello strano individuo: sa bene cosa si prova a essere soli e così decide di farlo evadere. Ma americani e russi gli daranno la caccia.
Difficile classificare un film come The Shape of Water che ha vinto il Leone d'Oro a Venezia ed è candidato a 13 nomination agli Oscar. Può sembrare una fiaba diretta dal visionario regista Tim Burton dove i protagonisti sono dei "diversi", emarginati dalla società (Elisa è muta, il suo vicino di casa gay e la sua collega afroamericana) e il mostro anfibio, proveniente dall'Amazzonia, è tenero e allo tempo stesso letale come Edward mani di forbice.
Il film è diretto, però, da Guillermo del Toro che aggiunge a una storia visionaria, la sua passione per l'horror, mostrando violenza e scene spinte. Il risultato è una fiaba dark per adulti che unisce tanti generi diversi: spy story e azione (la fuga rocambolesca per far evadere il "mostro"), musical (un balletto in bianco e nero in stile La La Land), horror, il tutto ambientato in un'atmosfera vintage e "acquatica" e collegato a una metafora politica democratico e anti-razzista della storia.
È arduo far decollare un film così strambo, invece tutti questi aspetti diversi sono mescolati perfettamente insieme e il cast è superlativo. Ottima la performance di Sally Hawkins (già vista nel film Paddington) che trasmette sia delicatezza, con il suo aspetto esile e dolce, che tenacia. La creatura, interpretata dal veterano Doug Jones, specializzato in personaggi mostruosi, un anfibio con le sembianze di un personaggio iconico di un vecchio film cult degli anni '50 Il mostro della laguna nera, è spettacolare.
Una coppia atipica in stile La Bella e la Bestia, dove la Bella non è bellissima ed è muta per un trauma passato e la Bestia è poetica e dotata di umanità più degli umani stessi, capaci di ogni tipo di mostruosità. Bravi anche Michael Shannon, nel ruolo del perfido Richard Strickland, un uomo che ha una famiglia perfetta e una moglie bellissima, ma è divorato dall'ambizione; Richard Jenkins che interpreta il vicino di casa gay e Octavia Spencer, la forte ma dolce e simpatica Zelda. Shape of Water è un film visionario, romantico, che rimane impresso nella mente e nel cuore dei spettatori ed è anche attualissimo perchè affronta la paura (infondata) del diverso. Da non perdere!
Immagini tratte da: https://aforismi.meglio.it/ https://i2.wp.com/www.badtaste.it/ https://www.ucicinemas.it/ https://mr.comingsoon.it/
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Marzo 2023
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