Di Federica Gaspari Le commedie romantiche sembravano essere ormai un semplice retaggio degli anni Novanta e dell’inizio del terzo millennio. Genere squisitamente d’intrattenimento spesso bistrattato, le rom-com dopo una fase di declino sotto i colpi di grandi produzioni thriller o cine-comic hanno trovato il terreno ideale per la loro rinascita nell’ambiente dei festival di cinema indipendente. In questo ambito piccole produzioni hanno potuto sperimentare nuovi toni e linguaggi ridefinendo i canoni del genere stesso che ora sembra ritrovare spazio anche tra i prodotti di punta grazie alle piattaforme di streaming e ad alcune produzioni attente ai gusti del pubblico. L’ultima pellicola di Jonathan Levine (50/50) arriva nelle sale italiane dopo questo lungo percorso che intreccia pubblico e critica. Non succede ma se succede… può contare però sulla partecipazione di una coppia di protagonisti insolita: Seth Rogen e Charlize Theron. Davvero due attori dal background così differente possono funzionare insieme al centro della scena? Il presidente degli Stati Uniti Chambers (Bob Odenkirk) sembra essere più interessato al mondo del piccolo schermo che alla politica e al bene della nazione. Per questo motivo comunica al suo segretario di Stato Charlotte Field (Charlize Theron) la sua decisione di non presentarsi per un nuovo mandato e di sostenere proprio lei come suo successore. Inizia così ufficialmente la campagna elettorale di Charlotte che, tuttavia, dovrà scendere a compromessi e cambiamenti della sua immagine per incontrare il favore dell’elettorato. Mentre è alla ricerca di qualcuno in grado di aggiungere un pizzico di ironia ai suoi discorsi ufficiali, Charlotte incontrerà inaspettatamente Fred Flarsky (Seth Rogen), giornalista squattrinato e vicino di casa dei tempi della scuola superiore. La presenza nel cast di Seth Rogen lascia spesso intuire toni da commedia quasi demenziale, dalle sfumature tutt’altro che politicamente corrette. L’inatteso affiancamento a Charlize Theron – un volto quasi inedito nel mondo della commedia – tuttavia sembra trovare un piacevolissimo equilibrio che si rafforza grazie a tematiche e riflessioni tutt’altro che banali affrontate in modo insolito. La sceneggiatura, segnata da ritmi accattivanti e incalzanti, riesce infatti a giocare splendidamente con il ribaltamento dei ruoli, rivoluzionando lo stereotipo per cui nelle classiche storie “presidenziali” la figura maschile ricopra sempre il ruolo di potere. Non si tratta di un superficiale caso di gender swap ma della ricerca di una voce fuori dai soliti schemi in grado di trovare una protagonista femminile valida capace di coniugare eleganza e fascino con innato spirito humour. Nasce così una splendida intesa tra i due protagonisti così apparentemente distanti. E’ proprio questo il punto di forza che distingue questa pellicola da tante altre. Il finale sembra ripercorrere schemi già noti ma non compromette comunque una visione inaspettatamente divertente. Immagini tratte da: www.time.com www.nerdgate.it
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Giugno 2023
Categorie |