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13/8/2017

Ozark

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di Federica Gaspari
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PAESE: Stati Uniti
ANNO: 2017
GENERE: drammatico
STAGIONE: 1
EPISODI: 10
DURATA: 60 min
IDEATORE: Bill Duburque, Mark Williams
REGIA: Jason Bateman, Daniel Sackheim, Andrew Bernstein, Ellen Kuras
SCENEGGIATURA: Bill Dubuque, Ryan Ferley, Paul Kolsby, Martin Zimmerman, Whit Anderson, Alyson Feltes, Chris Mundy
ATTORI: Jason Bateman, Laura Linney, Sofia Hublitz, Skylar Gaertner, Julia Garner, Jordana Spiro, Jason Butler Harner, Esai Morales, Peter Mullan, Lisa Emery
COLONNA SONORA: Danny Bensi, Saunder Jurriaans
PRODUZIONE: Netflix, Aggerate Films, Media Right Capital, Zero Gravity Managsment, Headhunter Films Man, Woman & Child Production

Leggendo il nome di Jason Bateman tra quelli del cast, è inevitabile associare una serie tv al genere della commedia. Ozark, tuttavia, è una creatura ben diversa da quanto si potrebbe pensare. L’ultimo prodotto della scuderia Netflix è frutto della sinergia del duo composto dallo sceneggiatore Bill Duburque e dal produttore Mark Williams, due figure che nel loro curriculum vantano già titoli del grande schermo come The Accountant (2016), The Judge (2015) e Quando un padre (2016). Con il suo debutto internazionale in piena estate, lo scorso 21 luglio, questa serie tv in dieci episodi della durata di un’ora circa ha accettato una vera e propria sfida: riuscire, nel pieno della stagione più calda dell’anno, ad appassionare milioni di utenti della piattaforma streaming più popolare di sempre. Dopo una lunga serie di cancellazioni di amate produzioni del piccolo schermo, Ozark ha sulle sue spalle responsabilità importanti, aggravate da altrettante non trascurabili aspettative.
 
Marty Byrde (Jason Bateman) con il suo saldo lavoro nella finanza e la sua vita tranquilla in famiglia sembra non avere nessuna particolare caratteristica, nemmeno un controverso segreto da nascondere. All’ombra della sua attività di tutti i giorni, tuttavia, l’uomo ha intrecciato pericolosi rapporti lavorativi: egli, infatti, gestisce il patrimonio del boss messicano Del, capo di un impero costruito con la droga, per cui ricicla anche il denaro più sporco.
La scomparsa nel nulla di diversi milioni di dollari, però, insospettisce il malavitoso che sospetta di alcuni suoi collaboratori esterni, tra cui figura anche Byrde. Quest’ultimo, affidandosi alla sua eloquenza, per provare la sua innocenza, assicura a Del che avvierà alcune attività ad Ozark, località ben lontana dall’affollata Chicago, con cui raccoglierà la somma mancante di denaro.
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Un uomo normale, loschi e insospettabili affari e un luogo sperduto dell’entroterra a stelle e strisce: sono questi gli ingredienti alla base di Ozark, questa serie che prende il nome dal lago del Missouri in prossimità del quale la famiglia Byrde è costretta a trasferirsi in fretta. I richiami ad altri celebri prodotti televisivi sono ben distinguibili: facile accostare le vicende di Marty a quelle di Breaking Bad, impossibile non notare la somiglianza con le atmosfere e le tematiche di Bloodline. Episodio dopo episodio, si assiste, infatti, alla lenta trasformazione di un uomo ingenuo e innocente seppur brillante, in una figura astuta, abile con l’inganno e forgiata dalle esperienze negative. Questo cambiamento si ripercuote anche sulla moglie Wendy (Laura Linney) e sui due figli Charlotte e Jonah, non ignari spettatori della vicenda ma complici.
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Poco più di un anno fa, il mondo degli appassionati del piccolo schermo non faceva altro che parlare del fenomeno Stranger Things. L’uscita di Ozark, invece, non ha avuto un effetto immediato sugli appassionati del genere. Si tratta comunque di un prodotto solido, curato nei dialoghi, nei personaggi e nell’azzurrina fotografia che richiede crescente attenzione, con i suoi ritmi non esattamente incalzanti. Bateman è sorprendente in un ruolo distante da quello che l’hanno reso celebre tra risate e sketch prevedibili. L’insieme degli attori coinvolti nel progetto, inoltre, è più che convincente anche grazie a giovani interpreti, come Julia Garner, capaci di lasciare il segno.
Il vero tratto distintivo del prodotto? Sicuramente la prospettiva familiare su un mondo a tinte chiaro-scure in cui il confine tra giusto e sbagliato diventa sempre più sottile e discutibile.
  
Immagini tratte da:
Immagine 1: www.cinematographe.it
Immagine 2: www.intrattenimento.eu
Immagine 3: www.telefilm-central.org 

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