di Federica Gaspari ![]() Genere: commedia, sentimentale, fantasy Anno: 2020 Regia: Max Barbakow Attori: Andy Samberg, Cristin Milioti, Peter Gallagher, J.K. Simmons, Camila Mendes, Tyler Hoechlin Sceneggiatura: Andy Siara Fotografia: Quyen Tran Produzione: Limelight Productions, The Lonely Island Paese: Stati Uniti d’America Durata: 90 min I salti e i loop temporali sono escamotage narrativi a cui è impossibile resistere, soprattutto sul grande schermo. La storia del cinema, infatti, è ricca di titoli memorabili che hanno saputo affascinare il grande pubblico giocando con generi anche molto diversi tra loro. Se, quando si parla di viaggi nel tempo, riaffiorano immagini e sequenze di Ritorno al futuro, nel caso dei loop e delle ripetizioni temporali l’immaginario pop si nutre inevitabilmente delle situazioni narrate in Ricomincio da capo di Harold Ramis. Quest’ultimo sottogenere cult, tuttavia, si prepara ad accogliere nella sua leggenda un gioiellino che arriva direttamente dall’edizione 2020 del Sundance Film Festival. Le fredde ambientazioni che nel 1993 vedevano protagonista Bill Murray lasciano allora spazio a un racconto frizzante che si snoda a ripetizione in un resort: è il momento di correre al cinema per gustare Palm Springs! Quelli che, all’apparenza, potrebbero sembrare dei banali festeggiamenti in una lussuosa location di Palm Springs si trasformano in una sorprendente esperienza surreale che ha inizio quando, al ricevimento del matrimonio della sorella Tala, Sarah (Cristin Milioti) incontra fortuitamente Nyles (Andy Samberg), disilluso ed eccentrico ragazzo della testimone di nozze della sposa. Entrambi si ritroveranno intrappolati in un loop temporale che li costringerà a rivivere costantemente il giorno del matrimonio di Tala. Una fotografia dai colori accesi, un trailer frizzante e uno spunto narrativo sempre accattivante sono i tre elementi che stuzzicano senza dubbio la curiosità dello spettatore. Non sono, tuttavia, quelli che potrebbero fare la differenza rendendo cult un film tra tanti. Palm Springs, basandosi su questi solidi punti di partenza, trova la formula perfetta per uscire dal circolo vizioso di semplice film “carino” e diventare un gioiellino cinematico imperdibile che si colloca senza esitazione tra i migliori film dell’anno. Il collaudato ma esplosivo Samberg e la rivelazione Milioti compongono una coppia protagonista inedita che stravolge archetipi e convenzioni del genere della commedia romantica, coniugando le intuizioni originali di una sceneggiatura brillante con un ritmo incalzante che cattura sin dal primo minuto. l film d’esordio di Max Barbakow, tuttavia, non si accontenta di essere un racconto divertente e appassionante: dietro a un’apparenza scanzonata e irriverente, si nasconde infatti una riflessione sorprendente e acuta sulla necessità di crescere, di uscire dagli schemi e dai propri sistemi di convinzioni. Con uno sguardo agrodolce e malinconico, Palm Springs sceglie di osservare sotto un punto di vista diverso la condizione di solitudine – fisica e non – di un’intera generazione figlia di questo presente. Proprio grazie a questa forte connotazione legata a doppio filo con l’attualità, questo racconto riesce a essere in definitiva ancora più efficace del suo predecessore Ricomincio da capo, andando oltre l’iniziale presupposto di una visione nichilistica della realtà. Non rischiate di rimanere intrappolati nel loop quotidiano: correte al cinema per rimanere stupiti davanti a uno dei migliori film dell’anno! Immagini tratte da: www.hulu.com
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Marzo 2023
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