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PAESE: Regno Unito, Stati Uniti d’America
ANNO: 2017 GENERE: fantascienza STAGIONE: 1 EPISODI: 10 DURATA: 48-60 min IDEATORI: Ronald D. Moore, Michael Dinner REGIA: Julian Jarrold, David Farr, Tom Harper, Marc Munden, Jeffrey Reiner, Francesca Gregorini, Dee Rees, Peter Horton, Alan Taylor, Michael Dinner SCENEGGIATURA: Matthew Graham, David Farr, Jack Thorne, Tony Grisoni, Ronald D. Moore, Jessica Mecklenburg, Dee Rees, Travis Beacham, Kalen Egan, Travis Sentell, Michael Dinner CAST: Richard Madden, Holliday Grainger, Jack Reinor, Benedict Wong, Timothy Spall, Rebecca Manley, Julia Davis, Steve Buscemi, Anna Paquin, Terrence Howard, Essie Davis, Brian Cranston, Vera Farmiga, Mel Rodriguez, Janelle Monae, Juno Temple, Annalise Basso, Maura Tierney PRODUZIONE: Channel 4, Sony Pictures Television
44 romanzi, 121 racconti e 14 raccolte di storie brevi. Sono queste le cifre che riassumono la produzione letteraria di Philip K. Dick, controverso e prolifico autore statunitense che, a partire dagli anni Cinquanta, ha saputo dare nuova linfa alla fantascienza senza dimenticare i più drammatici aspetti della vita umana. L’incredibile potenziale di questa moltitudine di lavori non è certamente passato inosservato a Hollywood che, sin dal 1982 con Blade Runner, ha saputo adattare incredibili avventure. Anche sul piccolo schermo, però, le opere di Dick hanno trovato la giusta dimensione.
Dopo il successo di The Man in the High Castle, i produttori Ronald D. Moore e Michael Dinner, con Philip K. Dick’s Electric Dreams, danno vita a una nuova serie antologica che, episodio dopo episodio, rielabora alcuni tra i racconti più significativi dell’autore. La prima stagione, composta da 10 episodi, ha debuttato il 14 settembre 2017 nel Regno Unito e il 12 gennaio 2018 è stata distribuita negli Stati Uniti e in Italia da Amazon Video. Tra ambientazioni futuristiche e semplici situazioni della quotidianità, lo show si tuffa nel mondo della tecnologia con un’ottica insolita, attenta nei confronti dei temi cardine del presente ma preparata a omaggiare la grande tradizione dell’intrattenimento di stampo fantascientifico.
Un cast di volti noti introduce lo spettatore nel mondo non lineare immaginato da Dick, popolato da profonde inquietudini e da incontrollabili emozioni: il premio Oscar Anna Paquin e Terrence Howard, nel primo episodio, si interrogano sulla realtà per poi lasciare spazio alla convincente Janelle Monae, alle prese con un mondo minacciato dall’inquinamento, e a un severo Brian Cranston che si avventura nello spazio alla conquista di altri pianeti. Questi sono solo alcuni dei protagonisti di dieci storie distinte che esplorano ogni sfumatura di genere, dal classico noir al puro dramma. Le ricercate ambientazioni, ben definite per ciascun episodio, rispecchiano alla perfezione i sentimenti e le emozioni al centro della narrazione: The Commuter viaggia sui grigi e rigidi binari di tristi stazioni mentre Impossible Planet affonda le sue radici in un universo futuristico, ricco di colori neon, ma profondamente legato ai ricordi fatti di ombre ed essenziali chiaro-scuri. La grande qualità del reparto tecnico si affianca in questo modo ad attori di talento immersi in atmosfere suggestive ricreate anche dai brani curati da Harry Gregson Williams e Olafur Arnalds.
La storia del cinema ci ha insegnato che la fantascienza non è composta solo da navicelle ipertecnologiche e mostruosi alieni da sconfiggere: questo genere ha saputo evolversi raccontando ogni varietà di storia. Electric Dreams celebra un grande autore e un’intera tradizione narrativa senza snaturare il materiale di partenza, racconti immaginati più di trenta anni fa ma estremamente appetibili per il pubblico odierno. Emerge così una profonda malinconia, un irrimediabile senso di solitudine e angoscia causato dall’incapacità di comprendere realmente il mondo. I momenti solari e più spensierati non mancano ma spesso, a posteriori, assumono i contorni di effimere illusioni. Non mancano, inoltre, alcune puntate meno riuscite: un minor numero di episodi avrebbe ulteriormente giovato alla qualità del prodotto che riesce comunque a distinguersi da tanti altri. Molti hanno paragonato questa serie a Black Mirror per la sua volontà di indagare sui lati più oscuri della tecnologia. Certo, questi due titoli condividono diverse tematiche ma si differenziano sostanzialmente nelle loro scelte narrative e stilistiche. Electric Dreams, pur affrontando argomenti delicati, mantiene e valorizza la sua componente di intrattenimento nella sua forma meno cupa e cerebrale. La duplice possibilità di lettura di queste storie è proprio uno dei loro più grandi punti di forza.
Gli episodi meno coinvolgenti non bastano a compromettere una serie che, con gioiellini come Human Is e Real Life, sembra frutto dei più fantasiosi sogni (o incubi)! Immagini tratte da: Immagine 1: www.realitytvworld.com Immagine 2: www.blog.screenweek.it Immagine 3: www.denofgeek.com
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Maggio 2023
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