di Matelda Giachi
Aprile 2019 è stato un mese di chiusure: da Avengers Engame all’ultima serie de’ Il Trono di Spade.
Abbiamo tanto atteso questa ottava stagione e, di sicuro, i primi due episodi ci hanno regalato grande stupore: non è ancora morto nessuno! Molti non hanno gradito questa momentanea piega presa dalla serie, abituati come siamo ad un continuo bombardamento di colpi di scena, in genere tutti piuttosto tragici e sanguinosi. Di fatto, i due episodi sono un passaggio fondamentale.
Innanzitutto, i personaggi con cui abbiamo a che fare, sono i sopravvissuti finali al gioco del trono e, che arrivino vivi in fondo all’ultima puntata o meno, è giunto il momento dei saluti per i fan. I primi due episodi sono quindi in primo luogo un congedo. Viene concesso un certo spazio ad ognuno dei protagonisti rimasti. La macchina da presa li segue da vicino e abbiamo modo di constatare quanto ognuno sia cambiato lungo il percorso, e non solo fisicamente. Sopravvivere li ha forgiati, ha implicato scelte difficili e nessuno è arrivato a questo punto senza macchiarsi le mani di sangue ed essere risorto dal più tremendo dolore.
In quest’ottica, possiamo perdonare qualche deriva un po’ troppo palesemente orientata a dare un contentino agli spettatori; gli addii non sono mai semplici. L’unica deriva che non perdoniamo è la fuga d’amore in groppa di drago di Dany e Jon. A tutto c’è un limite. Sempre in linea con questo tema, la 8x01 e la 8x02 rappresentano una chiusura del cerchio; si torna dove tutto ha avuto inizio, a Winterfell. A rendere più chiaro questo aspetto, il richiamo ad alcuni momenti del primo episodio della prima serie nel primo episodio dell’ultima. Ci si prepara ad una grande battaglia, di quelle in cui le possibilità di fallimento superano nettamente quelle di riuscita e il cinema ci insegna che, prima di una grande tempesta, vi è sempre un momento di calma. Un esempio tra tutti, la battaglia del Fosso di Helm nel secondo capitolo de’ Il Signore degli Anelli, Le Due Torri, da cui il secondo episodio sembra prendere manifestatamente spunto. Tyrion affacciato alle mura di Grande Inverno ricorda molto Gimli. La calma è il raccoglimento con cui i guerrieri aspettano, metabolizzano e affrontano la fine. Ed è bellissimo vedere come tutti i protagonisti abbiano un loro modo, che poi si riconducono tutti ad un unico desiderio: assaporare un momento di vita. Non ultimo e non meno importante, la meravigliosa connotazione umana che è stata la base di questi due primi episodi, nasconde tuttavia anche una vena di sadismo degli autori, che ci fanno ulteriormente affezionare ai protagonisti, prima di compiere quella che è stata promessa come la più importante strage della serie. E quando la battaglia sarà finita, c’è la questione della legittimità al trono che ancora non è stata risolta. Per la prima volta Daenerys Tagaryen viene messa davvero in discussione come regina. Sempre che lei e il re del Nord escano vivi dallo scontro con il buon vecchio Mickey occhi blu. In caso contrario, problema risolto alla radice. E poi c’è Cersei che aspetta. Più sadica ancora dell’autore la cui penna le ha dato vita. Buona 8x03 a tutti! Immagini tratte da: www. Ginnyent.com www.facebook.com/GiffoniExperience www.movieplayer.it www.mondofox.it
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Marzo 2023
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