Ma oltre ai cinepanettoni e alle ''commedie impegnate''(chiamiamole così), l'Italia ha ancora qualcosa da raccontare per quanto riguarda il cinema? Vi rispondo con immensa gioia di si e che bisogna ringraziare il giovane Gabriele Mainetti, regista del piccolo gioiello: ''Lo chiamavano Jeeg Robot''.
In qualche modo Mainetti insieme allo sceneggiatore Nicola Guaglione e al fumettista bolognese Menotti accetta una sfida ardua e per molti già persa in partenza, ovvero rispondere al filone super-hero-comics americano con un film di genere ma fatto all'italiana. Ricordate la famosa t-shirt di Madonna: ''Italians do it better''? È assolutamente vero! quando vogliamo tiriamo fuori dal cilindro numeri che nemmeno l'imponente cinema U.S.A. si sogna. Di solito quando cerchi di contrastare le forti produzioni hollywoodiane si rischia o di fare un disastro o una goffa imitazione sbiadita, invece nonostante i piccoli mezzi e i limitati fondi, questo film riesce a essere unico ed estremamente originale nel suo genere. Già genere, proprio la parola che l'industria cinematografica italiana sta cercando da anni ma che forse finalmente ha trovato con una nuova, fresca, vitale opera prima, che potrebbe essere l'inizio di un grande filone.
La pellicola racconta molto dell'Italia di oggi e fotografa Roma molto meglio rispetto alla visione della città di Sorrentino nella ''Grande Bellezza''. Il regista ambienta il tutto nella frazione romana di Tor bella Monaca. Qui vive il personaggio protagonista, Enzo, interpretato da un'impeccabile Claudio Santamaria, un ladruncolo che ha smarrito la fiducia nel mondo, odia tutti, vive isolato e sopravvive di piccoli furti. Fino a quando per un affare di droga andato male la sua vita non s'incrocia con quella di una ragazzotta borgatara dagli occhi e dal ''core'' grandissimi, interpretata dalla sorprendente Ilenia Pastorelli, che rivede nel suo vicino di casa l'eroe dei suoi sogni.
Il regista attraverso una storia che ci scalda il cuore e che fa leva prevalentemente sull'emozioni riesce in maniera armoniosa a dar vita a qualcosa di meraviglioso, rimbalzando tra argomenti come la mala criminale, i super poteri e una struggente storia d'amore. Assoluta sorpresa all'ultimo Festival di Roma,(festa del Cinema) Lo chiamavano Jeeg Robot è senza alcun dubbio il vero capolavoro italiano dell'anno! imperdibile, innovativo e con un mix ineguagliabile di romanticismo, azione, horror e Pulp, che vi terrà incollati alla poltrona. Vi lascio con la frase del villain già cult, interpretato dal sempre più acclamato Luca Marinelli, che sogna le cose in grande, però in una visione piuttosto criminale: ''aho! ma te lo immagini du fiji de na super mignotta che se pijano Roma?''. IlTermopolio vi invita a portare i parenti, le amanti, i colleghi, gli eterni sognatori, gli amici con voi ad andarlo a vedere al Cinema! un saluto e a presto con il prossimo film.
Immagine tratta da: Gamesurf
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Maggio 2023
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