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26/7/2020

Recensione della prima stagione di "Chiamatemi Anna"

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di Vanessa Varini
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Foto

​Paese: Canada

Anno: 2017

Genere: drammatico
​
Stagioni: 1

Episodi: 7

Durata: 45 min (episodio)
89 min (pilota)

Ideatore: Moira Walley-Beckett

Soggetto: Anna dai capelli rossi di Lucy Maud Montgomery

Sceneggiatura: Moira Walley-Beckett

Interpreti e personaggi: Amybeth McNulty (Anna Shirley Cuthbert); Geraldine James (Marilla Cuthbert); R.H. Thomson (Matthew Cuthbert; Dalila Bela (Diana Barry); Lucas Jade Zumann (Gylbert Blythe); Aymeric Jett Montaz (Jerry Baynard); Corinne Koslo (Rachel Lynde); Kyla Matthews (Ruby Gillis); Miranda McKeon (Josie Pye)

Anna Shirley (Amybeth McNulty) dopo aver trascorso la propria infanzia all'orfanotrofio e da alcune famiglie che la maltrattavano, viene mandata per errore ad Avonlea a vivere dai fratelli Marilla (Geraldine James) e Matthew (R. H. Thomson) Cuthbert, che hanno chiesto un maschio come aiutante nella gestione dei faticosi lavori della fattoria. Matthew quando arriva in stazione s'imbatte in Anna e conquistato dalla sua logorroica parlantina l'accompagna a casa, non riuscendo a confessargli che c'è stato uno sbaglio e che dovrà tornare all'orfanotrofio.

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​Marilla, invece, è diffidente nei confronti della ragazzina e medita di riportarla indietro, ma poi Anna rimarrà nella tenuta dei Cuthbert scombussolando la vita dei due fratelli.

"Chiamatemi Anna" è una serie televisiva canadese basata principalmente sul romanzo Anna dai capelli rossi scritto da Lucy Maud Montgomery e parzialmente sull'anime giapponese omonimo trasmesso per la prima volta nel 1979.
La protagonista della serie è la tredicenne Anna (interpretata dalla straordinaria Amybeth McNulty, perfetta per la parte) che si contraddistingue subito fin dalla sua prima apparizione sul piccolo schermo: ha i capelli rossi, che lei detesta, sempre raccolti in due trecce, lentiggini, una corporatura esile e soprattutto una parlantina colta, ricca di citazioni letterarie e fluente, composta da lunghissimi e velocissimi monologhi sugli oggetti che vede, sui paesaggi che ammira, sui suoi stati d'animo lasciando esterrefatti i Cuthberth e noi telespettatori soprattutto nella prima puntata che dura un'ora e mezza (se superate quell'episodio, poi gli altri si guardano senza problemi). Nel corso delle puntate si scopre che la sua chiacchiera e la sua fervida immaginazione sono il suo unico modo di evadere dalla dura realtà in cui ha vissuto. Anche la sua adolescenza ad Avonlea, soprattutto nell'ambiente scolastico, non è tutta rose e fiori dato che la sua ingenuità, la sua fantasia e la sua diversità non viene accettata dai compagni, però con ottimismo e tenacia riuscirà a non abbattersi e diventerà amica di Diana Barry (Dalila Bela) e di Gilbert Blythe (Lucas Jade Zumann), il ragazzo più carino e corteggiato della scuola, oltre ad essere anche il più studioso insieme a lei.

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Infatti anche se la serie è ambientata alla fine del 1800, la sceneggiatura affronta delle tematiche moderne ed attuali tipiche delle serie Tv odierne per teenager: il bullismo, l'accettazione di s'è stessi con i propri pregi e difetti (la diversità è un valore), la scoperta dell'identità sessuale e l'omosessualità, il femminismo.
Aggiungiamo un cast di attori eccellenti, una fotografia e un'ambientazione magnifica (i, paesaggi dell'isola del Principe Edoardo in Canada), una sigla fiabesca composta da otto dipinti di Brad Kunkle, che rappresentano il viaggio emotivo di Anna attraverso le stagioni ​
​
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e "Chiamatemi Anna" è un gioiellino firmato Netflix da guardare assolutamente.


VOTO 9


La seconda stagione si può guardare dal lunedì al venerdì, con un episodio al giorno, su Rai 2 alle 15:25.
Tutti gli episodi finora trasmessi in chiaro si possono recuperare su Rai Play ➡ https://www.raiplay.it/programmi/chiamatemianna
E le tre stagioni complete si possono guardare anche su Netflix ➡ https://www.netflix.com/it/title/80136311  ​
​

Immagini tratte da: 

https://ih1.redbubble.net/
https://www.ciakmagazine.it/
https://www.tvserial.it/
https://mindcookies.it/
​

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