di Matelda Giachi
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Genere: Commedia, Drammatico
Anno: 2019 Durata: 110 min Regia: Nicolas Bedos Cast: Daniel Auteuil, Guillaume Canet, Doria Tillier, Fanny Ardant, Pierre Arditi, Denis Podalydès, Michaël Cohen, Jeanne Arènes, Bertrand Poncet, Bruno Raffaelli Sceneggiatura: Nicolas Bedos Fotografia: Nicolas Boldus Musica: Anne-Sophie Versnaeyen Produzione: Les Films du Kiosque Distribuzione: I Wonder Pictures Paese: Francia
“Se potessi scegliere, quale epoca rivivresti?”
“La Preistoria. Andavo ancora a letto con mia moglie.” Victore sta vivendo i suoi sessanta anni come un tempo di disillusione: è in crisi con la moglie, col proprio lavoro e col mondo che va avanti. Diffida di tutto ciò che è moderno, delle nuove tecnologie. In questo momento in cui tutto e tutti sembrano voltargli le spalle, un amico del figlio, Antoine, che si sente in debito con lui per averlo accolto in famiglia da ragazzo, gli offre una giornata di distrazione nella sua azienda. Qui, equipe altamente specializzate di attori, storici, scenografi, costumisti riportano indietro nel tempo i clienti per farli vivere qualche ora in un’epoca storica di loro preferenza. La scelta di Victore è singolare: decide di rivivere la sera in cui ha incontrato l’amore della sua vita. L’esperienza, inizialmente affrontata con scetticismo, finisce per coinvolgere il protagonista e il suo benefattore ben oltre le aspettative, portando entrambi ad affrontare diversi irrisolti delle rispettive esistenze.
La Belle Époque è stato presentato prima fuori concorso al Festival di Cannes e, successivamente, alla quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Per tramite di un cast eccezionale, tra cui una grandiosa Fanny Ardant, una delle ultime vere dive del cinema, sempre radiosa, bella e carismatica, e di un espediente vecchio come il mondo, che è quello del teatro nel teatro, Bedos dirige un film di grande attualità. Gli anni 2000 si stanno rivelando anni carichi di nostalgia, di ansia per il presente e un certo timore per il futuro, nel quale si fa fatica a vedere la possibilità di un miglioramento. Allora voltarsi indietro e rifugiarsi nel pensiero di qualcosa di certo è un attimo. Lo si fa spesso.
Bedos offre una rilettura del passato, che diventa un posto in cui tornare per ritrovare se stessi e quella consapevolezza che serve a focalizzarsi sull’attimo presente.
La Belle Époque è quindi un’opera carica di nostalgia, ma una nostalgia buona, costruttiva. Un guardarsi indietro non per sfuggire alla propria esistenza ma per smettere di subirla ed essere invece attori, creatori. Dove penseremmo di trovare una patina di tristezza, troviamo invece una grande positività e numerose occasioni di risata. E voi, se poteste passare una giornata in un’altra epoca, quale scegliereste? Voto: 8
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Dicembre 2022
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