di Matelda Giachi ![]() Data di uscita: 25 ottobre 2018 Genere: Thriller, Noir Anno: 2018 Durata: 141’ Regia: Drew Goddard Cast: Jeff Bridges, Chynthia Erivo, Jon Hamm, Dakota Johnson, Cailee Spaeny, Lewis Pulmann, Chris Hemsworth Sceneggiatura: Drew Goddard Fotografia: Seamus McGarvey Montaggio: Lisa Lassek Colonna Sonora: Michael Giacchino Effetti Speciali: Joel Whist Produzione: 20th Century Fox Distribuzione: 20th Century Fox Paese: Stati Uniti “El Royale” è un albergo costruito sopra il confine tra la California e il Nevada, frequentato dai più prestigiosi politici e personaggi dello spettacolo dei tempi, a causa della singolarità dell’essere per metà in uno stato e per metà in un altro. Quando però vi entriamo noi è il 1969 e gli antichi fasti sono solo un ricordo, la hall è vuota, c’è aria di decadenza. Ma per una notte El Royale torna a essere luogo di incontro per sette sconosciuti a cui cambierà la vita. Di questi personaggi non sappiamo nulla, intuiamo solo che nascondono qualcosa; si scopriranno pian piano, nel corso di 141 minuti durante i quali il regista si diverte a svelarne la verità e le menzogne. Sette sconosciuti che convergono in un unico luogo. Drew Goddard ha dichiarato di voler esplorare, col suo film “l’idea che una notte in un hotel possa cambiare la vita di tutti”. Ma anche un chiaro omaggio e richiamo a Tarantino, al suo “The Hateful Eight”, ma con un personaggio di meno. O forse no. Forse no perché lo spazio, El Royale stesso, è protagonista, forse il più grande. È la rappresentazione stessa del sogno americano, con la metà californiana che rappresenta la promessa di sole e calore e il Nevada che invece promette un cambiamento radicale di vita. Un sogno destinato a infrangersi dopo gli anni ’60, a decadere, come lo stesso El Royale. Drew Goddard, regista e sceneggiatore, ha definito il suo film come “il film della passione” e la passione si vede nella cura meticolosa di ogni dettaglio, nella scelta di girare su pellicola invece che in digitale, nella scelta del formato anamorfico, ispirato ai film di Sergio Leone, dove l’inquadratura si allarga per includere maggiore spazio, per abbracciare tutti e sette i protagonisti, perché Sette Sconosciuti a El Royale nasce quasi per il teatro. La fotografia è eccezionale, le musiche altrettanto. Si tratta di pezzi già scritti ma scelti perché aventi un testo che rispecchia esattamente il mood che Goddard vuole trasmettere in quella determinata scena. Attraverso la musica, si impara a conoscere i personaggi. Tra questi, proprio grazie alle esibizioni che è stato scelto di registrare direttamente dal vivo, emerge in particolare la figura di Chynthia Erivo, per lo più sconosciuta al mondo del cinema ma vincitrice di Emmy, Grammy e Tony Awards per le sue performances a Broadway. La sua Darlene, aspirante cantante piena di ottimismo, sogni e paure, è l’anima più forte del film. La sua voce è emozione allo stato puro. Anche Chris Hemsworth si può dire una sorpresa: non si limita a esporre il proprio fisico statuario e a lasciarlo lì in scena; lo usa, ci gioca, lo rende parte del suo personaggio. Intramontabile Jeff Bridges, promettente la giovanissima Cailee Spaeny. Bravissimo Lewis Pulmann, meno di impatto Dakota Johnson e Jon Hamm. Non sentiamo spesso il nome di Drew Goddard al cinema, anche se in realtà il suo operato è dietro serie di successo come Buffy, Lost e, più recentemente, Daredevil, ma alla tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma ha portato sul Red Carpet un ottimo film. Peccato sul finale si perda un po’ in 15 minuti poco utili ai fini narrativi che invece appesantiscono la visione. Voto: 8,5/10
Immagini tratte da: www.comingsoon.it www.post-gazette.com www.fanforum.com www.comingsoon.it
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Maggio 2023
Categorie |