di Federica Gasparri
Gli appassionati del genere coming-of-age sono pronti per un nuovo appassionante prodotto Netflix. Il servizio di streaming statunitense, infatti, lo scorso 11 gennaio ha rilasciato una nuova serie TV destinata a segnare questa stagione televisiva. Senza alcuna agguerrita campagna promozionale, Sex Education è approdata con i suoi 8 irriverenti episodi nel catalogo multimediale. L’effetto sorpresa ha davvero colpito tutti e, in breve tempo, lo show è diventato uno dei più seguiti sulla piattaforma secondo quanto riferito dallo stesso Netflix. In cosa va ricercato il motivo di questo grandissimo quanto inaspettato successo? La verità è che, dietro ad un aspetto innocuo ed incredibilmente ironico, si nasconde una serie intelligente, conscia dei tempi e pronta a migliorarsi episodio dopo episodio. Otis (Asa Butterfield) è un ragazzo imbranato ed estremamente timido che vive insieme alla madre in una piccola abitazione nella pittoresca campagna inglese. Potrebbe essere un ragazzo come tanti altri alle prese con il passaggio dall’adolescenza all’età adulta ma il ruolo della madre Jean (Gillian Anderson) in realtà sembra complicare il normale corso degli avvenimenti. La dottoressa Millburn, infatti, è una sessuologa sfrontata e decisa che non si crea problemi nel parlare liberamente di sesso. I più radicati tabù stanno per essere affrontati senza alcun filtro. Il sesso in ogni sua forma e declinazione multimediale è da sempre un tema discusso per gli appassionati di serie tv e cinema. La sua rappresentazione o “utilizzo”, sia su piccolo che grande schermo, negli ultimi anni ha alimentato accese polemiche. E’ il caso dei grandi show HBO come Game of Thrones e Westworld. In alcuni casi si è trattato di semplici puntigli, in altri, invece, queste discussioni hanno saputo dare vita a riflessioni tutt’altro che superficiali sulla rappresentazione del sesso e sulla sua interpretazione a livello mediatico. L’ultimo gioiellino britannico della scuderia Netflix sconvolge le carte in tavola e sceglie di ribaltare ogni concezione, bruciare ogni limite e proporre nuove modalità di discussione. Personaggi divertenti, situazioni imbarazzanti e svolte inaspettate: sono questi gli ingredienti principali di questa scoppietante serie TV che non si limita ad essere una tra le tante dramedy del piccolo schermo segnate da un marcato humour inglese. Difficile trovare dei dettagli fuori posto. La carta vincente, però, va ricercata nei toni scelti in relazione ai personaggi. Ogni figura, infatti, rappresenta una problematica differente in relazione all’adolescenza. Asa Butterfield è perfetto nei panni del protagonista che, pur essendo vergine, si improvvisa terapista sessuale per i suoi compagni di scuola. Il suo personaggio, nonostante le stranezze legate al contesto, risulta plausibile e sin dalle prime sequenze entra nel cuore degli spettatori che riconoscono in lui il comune ma adorabile amico imbranato. Al fianco del protagonista ci sono validi personaggi secondari che ampliano lo scenario e permettono di riflettere su ulteriori aspetti dell’adolescenza non solo legati alla concezione del sesso ma anche a quella del proprio corpo, della propria vita e addirittura della propria identità. Sex Education attinge all’esperienza coming-of-age per poi tracciare un percorso originale e inedito, in cui il sesso viene affrontato a viso aperto in relazione ai tipici problemi dell’adolescenza, senza dimenticare una colonna sonora decisamente raffinata. Immagini tratte da: www.imdb.com www.time.com www.netflix.com
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Marzo 2023
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