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DATA USCITA: 18 maggio 2017
GENERE: Drammatico ANNO: 2017 REGIA: Fabio Grassadonia, Antonio Piazza ATTORI: Julia Jedlikowska, Gaetano Fernandez, Corinne Musallari, Vincenzo Amato, Sabine Timoteo, Andrea Falzone, Federico Finocchiaro, Lorenzo Curcio, Filippo Luna, Nino Prester SCENEGGIATURA: Fabio Grassadonia, Antonio Piazza PRODUZIONE: Cristaldi Pictures, Indigo Film, MACT Productions DISTRIBUZIONE: BIM PAESE: Italia, Francia, Svizzera
Scrosci d’acqua. Un bambino beve da una fontana e imbocca un sentiero. I passi incerti di una bambina lo seguono. Eccoci nel bosco, immersi nella vertigine dei suoi alberi maestosi, un luogo incantato che ci inghiotte, fin dalle prime scene, con il suo carico di significati simbolici, di atmosfere, di creature misteriose e pericolose. Giuseppe (Gaetano Fernandez) e Luna (Julia Jedlikowska) sono compagni di scuola e si piacciono. Un amore adolescenziale che ha per sfondo una natura dapprima benevola e illuminata dalla luce del sole, ma che rivela pian piano un volto grifagno, facendo da cassa di risonanza alla drammaticità e allo squallore della vicenda narrata.
Sicilian Ghost Story, che ha inaugurato pochi giorni fa la Semaine de la Critique a Cannes, è infatti ispirato alla storia del piccolo Giuseppe, figlio del pentito di mafia Santino Di Matteo, sequestrato nel 1993 per 779 giorni, strangolato e disciolto nell’acido. Piazza e Grassadonia, a distanza di quattro anni da Salvo, rielaborano la vicenda mixando sapientemente teen drama, narrazione fiabesca e atmosfere noir.
Realtà e visioni, vivi che sembrano morti e morti che sembrano vivi, si intrecciano negli occhi dell’appassionata tredicenne Luna, incapace di rassegnarsi a un banco sempre vuoto, a un sorriso perso per sempre. Sicilian Ghost Story è una storia di amore e morte. Un sentimento puro e ribelle che sfida le convenzioni sociali, l’omertà e la morte stessa.
Il cane nero, la civetta, il lago, la neve, il bosco-labirinto, moduli narrativi e stilemi presi in prestito dal repertorio fiabesco dei fratelli Grimm. Paesaggi cupi, molto lontani da quelli che solitamente mostrano una Sicilia assolata e brillante di luce e colori. Girato tra novembre e dicembre, presso Troina (Enna), sui monti Nebrodi, Piazza e Grassadonia sfruttano la potenza evocativa di una natura ombrosa e distante, indifferente all’amore e alla sofferenza della giovane Luna. Personaggi mortiferi dominano la scena, una tra tutte Saveria, la madre svizzera di Luna, perennemente vestita di nero, che ha un aspetto lugubre e serioso. Quasi un fantasma, avvolta nel dolore, la giovane madre di Giuseppe. La vediamo quasi sparire e dissolversi dietro il vetro della finestra della sua abitazione.
Un percorso che ci porta alla scoperta della crudezza e della miseria umana, sospeso tra luce e ombra, visione e realtà, che si combina con gli strazianti e angoscianti giorni di morte e prigionia di Giuseppe, in un film denso e toccante, che riesce a dar voce alla poesia di un sentimento giovane e incorrotto, che si destreggia e fa i conti con l’angoscia della fine.
In una vicenda in cui non c’è possibilità di redenzione, Piazza e Grassadonia si ispirano a Un cavaliere bianco (dal libro di Marco Mancassola Non saremo confusi per sempre), intuendo le potenzialità di una storia raccontata da uno sguardo bambino, col suo bagaglio di sogni e desideri che –anche solo per un attimo- squarciano il marcire umido della realtà.
Immagini tratte da:
http://www.mymovies.it/film/2016/sicilianghoststory/news/il-poster/ http://www.iodonna.it/personaggi/cinema-tv/2017/05/19/sicilian-ghost-story-storia-di-mafia-e-fantasmi-che-conquista-cannes/ http://www.iodonna.it/personaggi/cinema-tv/2017/05/19/sicilian-ghost-story-storia-di-mafia-e-fantasmi-che-conquista-cannes/ http://www.filmtv.it/film/138260/sicilian-ghost-story/recensioni/892579/ http://www.mymovies.it/film/2017/sicilianghoststory/
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Maggio 2023
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