13/9/2020 The Exhibition - La mostra dedicata al Maestro del brivido Dario Argento in occasione dei suoi 80 anniRead Nowdi Vanessa Varini Il celebre regista horror Dario Argento il 7 settembre ha compiuto ottant'anni e in suo onore il Museo Nazionale del Cinema di Torino gli dedicherà la mostra Dario Argento - The Exhibition, prodotta in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma e curata da Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema, e Marcello Garofalo, che verrà allestita all’interno della Mole Antonelliana e sarà inaugurata nel mese di febbraio 2021. “È il nostro primo grande appuntamento del 2021, un progetto inizialmente previsto nell’autunno del 2020, proprio in concomitanza con il compleanno del regista e slittato a causa dell’emergenza Covid - afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. "Un doveroso omaggio a uno dei grandi autori del cinema italiano e conosciuto in tutto il mondo, che ben si sposa con l’anima misteriosa e magica della Mole Antonelliana e di Torino”. La mostra ripercorrerà la lunga carriera di Argento, proponendo un viaggio nel cinema cult del maestro del brivido attraverso tutti i suoi film da L'uccello dalle piume di cristallo del 1970, il primo che ha diretto e sceneggiato, ispirato al romanzo La statua che urla di Fredric Brown a Dracula 3D del 2012, libera trasposizione cinematografica del celebre romanzo di Bram Stoker, con centinaia di immagini, fotogrammi e fotografie inedite, installazioni, oggetti di scena, musica, manifesti, costumi, video (con testimonianze di collaboratori e fan illustri), memorabilia, raffronti con le produzioni televisive e cinematografiche odierne. Dario Argento ha imposto uno stile influenzato dal cinema espressionista, dalla Nouvelle Vague, dai film noir e dell'orrore, dai polizieschi, dagli spaghetti-western, da Hitchcock, Antonioni, Fellini talmente innovativo da essere stato variamente omaggiato (De Palma, Tarantino, Carpenter solo per citarne alcuni) e imitato, ma mai uguagliato. Il suo nome è conosciuto oggi internazionalmente per il contributo personale e moderno che, fin dai primi titoli da lui diretti, ha saputo dare al thriller, al giallo e all'horror. Infatti Argento utilizza spesso nei suoi film originali tecniche di ripresa, dà molto importanza ai dettagli e alla fotografia, usa una colonna sonora allucinante, rumori amplificati, ricorre al montaggio alternato, alla scarsità dei dialoghi, all'interesse per le psicopatologie e descrive in maniera dettagliata le azioni dell'assassino che veste quasi sempre con impermeabile, cappello e guanti di pelle. "Con questa mostra - affermano i due curatori Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo - intendiamo sottolineare non tanto le valenze horror e sanguinolente del suo cinema, quanto la complessa e raffinata composizione visiva delle immagini che lo pongono come uno dei grandi maestri del cinema contemporaneo, punto di riferimento per generazioni di registi cinematografici fino alle serie televisive di questi ultimi anni. Il legame tra Dario Argento e Torino è molto stretto. In questa città ha girato le sue prime opere e Profondo rosso, da molti considerato il suo capolavoro che è stato recentemente votato come il migliore lungometraggio di finzione girato sotto alla Mole, secondo un sondaggio realizzato dalla rivista Ciak. "Sono davvero felice - dice Dario Argento - che proprio in coincidenza di questo mio importante compleanno, il Museo Nazionale del Cinema di Torino comunichi alla stampa che tra gli eventi previsti nel 2021 ci sia anche questo “omaggio” dedicato al mio cinema. Nel corso della mia carriera, iniziata nell'ormai lontano 1970, ho avuto modo di ricevere diversi riconoscimenti in tutto il mondo, specialmente in Francia, in America, in Giappone; in Italia di recente mi hanno consegnato il David di Donatello alla carriera, ma questo riconoscimento del Museo del Cinema di Torino mi entusiasma in particolar modo, non solo perché si svolgerà in una città da me molto amata, dove ho avuto modo di girare diversi film, ma anche perché è organizzata in una sede prestigiosa, simbolica quale è la Mole Antonelliana. Mi pare un modo straordinario per far conoscere anche ai più giovani l'intero mio percorso cinematografico, accompagnandoli all'interno del mio "cinema idealista", fatto di incubi, sogni e visioni, ove la grigia realtà non è mai arrivata e mai ci arriverà.” Per informazioni: www.torinocittadelcinema2020.it Immagini tratte da: https://tg24.sky.it https://opereprime.org https://ivid.it
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