PAESE: Stati Uniti
ANNO: 2017 GENERE: drammatico STAGIONE: 1 EPISODI: 10 DURATA: 47 - 60 min IDEATORE: Bruce Miller REGIA: Reed Morano, Mike Barker, Floria Sigismondi, Kate Dennis, Kari Skogland SCENEGGIATURA: Bruce Miller, Leila Gerstein, Dorothy Fortenberry, Wendy Straker Hauser, Lynn Renee Maxcy, Kira Snyder, Eric Tuchman ATTORI: Elisabeth Moss, Joseph Fiennes, Yvonne Strahovski, Alexis Bledel, Madeline Brewer, Ann Dowd, Max Minghella COLONNA SONORA: Adam Taylor PRODUZIONE: Daniel Wilson Productions, The Littlefield Company, White Oaks Pictures, MGM Television
I libri, i film e le serie tv possono essere considerati lo specchio della società che li ha generati. Impossibile negare che i cambiamenti e gli eventi socio-politici abbiano un forte impatto sulla narrativa di ogni genere e in ogni forma. Pochi prodotti, su carta stampata o su schermo di qualsiasi dimensione, riescono tuttavia a catturare e a rappresentare al meglio il sentimento comune, evidenziandone criticità ma mostrandone anche i punti di forza e le speranze che ne derivano. The Handmaid’s Tale, basata sull’omonima opera di Margaret Atwood, è uno di questi.
La pubblicazione originale del libro Il racconto dell’ancella risale al 1985, nel pieno dell’ultimo decennio di guerra fredda, in un periodo segnato da profonde divisioni, esattamente un anno dopo il 1984 immaginato da George Orwell. Proprio quest’ultima opera ha particolarmente influenzato l’autrice canadese Atwood per la stesura del suo sesto romanzo, una distopia che non lascia indifferenti, costringendo a riflettere su importanti tematiche.
Nell’universo immaginato dalla serie e dall’autrice gli Stati Uniti d’America, terra da sempre orgogliosa dei suoi diritti, non esistono più. Al loro posto, in un’epoca in cui regna un costante calo demografico, vi è Gilead, un regime totalitario di stampo teocratico che, a seguito di un golpe, ha gradualmente ristabilito le regole alla base della società fino ad arrivare a rendere schiave le donne fertili. Queste ultime sono denominate ‘ancelle’ e sono contraddistinte da riconoscibili abiti rosso porpora. Costrette ad avere rapporti sessuali con i Comandanti del regime, queste donne hanno il dovere di assicurare a Gilead un futuro rinunciando a sentimenti e libertà. Una di loro è Difred (Elisabeth Moss), protagonista e narratrice del racconto. Intorno a lei ruota un microcosmo di personaggi con diversi ruoli al centro di alcuni sconvolgenti avvenimenti.
Approdato ad aprile sulla piattaforma di streaming Hulu, lo show televisivo, visto il grande successo di pubblico e critica, dopo solamente una settimana si è assicurato il rinnovo per una seconda stagione, garantendosi un destino ben diverso da quello riservato all’omonimo e bistrattato adattamento cinematografico del 1990 che si pregiava della sceneggiatura di Harold Pinter. Il merito di questo grande successo va ricercato in un risultato più unico che raro in cui coincidono forma e sostanza: l’importante messaggio legato al ruolo della donna nella società attuale, più che mai urgente con Trump alla Casa Bianca e casi di molestie nella scintillante Hollywood, è accompagnato da un’ottima messa in scena e da una solida struttura narrativa scandita da flashback che non cade sotto al peso del contenuto.
All’ultima edizione degli Emmy, la serie ha conquistato ben 8 premi, uno dei quali ha riconosciuto la straordinaria performance di Elisabeth Moss che, nei panni della protagonista, ha saputo costruire un personaggio credibile, empatico, la cui silenziosa battaglia interiore affiora in superficie in pochi ed efficaci momenti cruciali della storia. Il risultato, tuttavia, non sarebbe stato lo stesso senza un solido gruppo attoriale, in maggioranza coniugato al femminile, in grado di sostenere la narrazione evidenziandone ogni sfumatura: ammirevoli Yvonne Strahovski e Alexis Bledel. Tra sequenze in cui si alternano colori freddi a toni più caldi, si accendono le aspettative per una seconda stagione che dovrà rispondere a diversi interrogativi sviluppando un finale di stagione con spiragli di speranza per la terra di Gilead. Foto tratte da: Immagine 1: http://www.xfdrmag.net/ Immagine 2: http://www.hollywoodreporter.com/ Immagine 3: http://gadgets.ndtv.com/ Immagine 4: http://www.theloop.ca/
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Marzo 2023
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