Di Federica Gaspari Genere: horror, fantasy Anno: 2019 Regia: Robert Eggers Attori: Robert Pattinson, Willem Dafoe Sceneggiatura: Fotografia: Julien Poupard Montaggio: Flora Volpeliere Produzione: SRAB Films, Rectangle Productions, Lyly Films Paese: Francia Durata: 103 min All’alba della kermesse cinematografica di Cannes, alcuni film nutrivano già lo stato di cult o di titolo imperdibile delle prossime stagioni cinematografiche. Registi di grande prestigio, tecniche eleganti oppure storie fuori dal comune: le aspettative per queste privilegiate pellicole erano alle stelle. Il passo da top a flop, tuttavia, è brevissimo e, nel tempo di una semplice proiezione, il destino di un film poteva subire dolorosi cambiamenti sotto il sole de La Croisette. Nella prima settimana del programma, nemmeno la pioggia, tuttavia, ha intimorito critici e cinematografici davanti alla coda di sei ore per uno dei titoli più attesi della manifestazione. Il dark fantasy-horror con nere venature di humour The Lighthouse è stata la creatura più oscura e rara ad aver popolato il lido di Cannes. L’ultima fatica del regista già di culto Robert Eggers prometteva, sin dalle prime immagini di presentazione del trailer, un viaggio allucinante e surreale in un mondo sospeso al fianco di due protagonisti in balia degli eventi. IlTermopolio nei tre giorni a Cannes ha potuto dare uno sguardo in esclusiva a questo sorprendente film vincitore della sezione della Quinzaine des Réalisateurs. Al tramonto del diciannovesimo secolo, un ruvido e anziano custode (William Defoe) istruisce sul suo ruolo un giovane apprendista (Robert Pattinson) che intravede in questo nuovo lavoro un’ottima opportunità di guadagno. La lunga permanenza sull’isola del faro, lontana chilometri da ogni spiraglio di civiltà e lucidità, tuttavia, inizia a creare ad entrambi i protagonisti. Fantasia, leggende e realtà si confonderanno fino a diventare completamente indistinguibili. E’ l’inizio di una folle avventura a cui credere ciecamente. Aspect ratio 1.19:1 e straniante bianco e nero: facile perdersi piacevolmente tra le pieghe dei nitidi contrasti di questa pellicola che sin dalle sue prime sequenze non nasconde di essere un omaggio ad un cinema specifico. I silenzi, i suoni naturali e le lunghe riprese fisse del pionieristico cinema sonoro di fine anni Venti spesso segnato da inquietanti personaggi soprannaturali. Le creature cantate da consumati marinai nelle notti più tenebrose si risvegliano e incontrano i personaggi che popolano le storie di Herman Melville e Robert Louis Stevenson. L’ultimo gioiellino di tensione e dark comedy di Robert Eggers, tuttavia, non si basa su una semplice messa in scena d’effetto che gioca con l’accecante luce del faro e con i contrasti delle silhouette dei due protagonisti. Degli strepitosi Defoe e Pattinson – probabilmente alla migliore interpretazione della sua carriera – si destreggiano splendidamente in affascinanti dialoghi surreali popolati da termini antichi e sofisticati. Grazie alle loro performance fuori dai canonici schemi è possibile vivere in prima persona al loro fianco un’avventura semplicemente folle ma senza dubbio irresistibile nella sua estrema cura che, fortunatamente, non scade in una fredda sostanza, anzi: difficile rimanere impassibili davanti alle ironiche e inquietanti sventure del povero apprendista sempre più sul cupo orlo del baratro… Tra tempeste, agguerriti gabbiani e ammalianti sirene, The Lighthouse rivela essere non solo il migliori titolo tra le proposte della Quinzaine ma uno dei titoli di punta dell’intero Festival de Cannes 72. Immagini tratte da: www.lesinrocks.com www.apnews.com
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Marzo 2023
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