di Federica Gaspari ![]() Paese: Stati Uniti Anno: 2020 Genere: fantascienza, azione, avventura Episodi: 8 Durata: 31-52 min Ideatore: Jon Favreay Regia: Jon Favreau, Peyton Reed, Bryce Dallas Howard, Carl Weathers, Dave Filoni, Robert Rodriguez, Rick Famuyiwa Cast: Pedro Pascal, Timothy Olyphant, Temuera Morrison, Katee Sackhoff, Rosario Dawson, Ming-Na Wen, Giancarlo Esposito Il 2020 ha saputo sferrare un colpo terribile al mondo dell’intrattenimento, in particolare del cinema. Gli effetti di uno sconvolgimento economico e sociale di dimensioni globali sono ben visibili in un settore che già da diversi anni ha avuto la necessità di reinventarsi con nuove modalità di distribuzione e produzione. Questi ultimi mesi hanno portato non solo l’industria ma anche il pubblico a interrogarsi sul tipo di narrazioni che in futuro troveranno spazio sul grande e – soprattutto – piccolo schermo, ormai diventato il punto di riferimento per le nuove prospettive – commerciali e non – dello storytelling. Alla luce delle recenti prese di posizione e dichiarazioni di intenti di colossi come Warner Bros e Disney sul destino della distribuzione in sala, è quindi inevitabile volgere lo sguardo in direzione delle piattaforme di home entertainment, divenute terreno di conquista proprio delle grandi major alla ricerca di nuove opportunità – spesso attraverso collaudati franchise – per formulare nuove regole del gioco in un ambiente alle prese con significativi cambiamenti. Per tutte queste ragioni, la seconda stagione di The Mandalorian, da poco conclusasi su Disney+, rappresenta un titolo chiave per comprendere il destino di molti nuovi universi narrativi non solo collegati alla galassia di Star Wars. Dopo una prima serie di episodi che hanno lasciato il segno a fine 2019, lo show curato da Dave Filoni e Jon Favreau ha regalato a fan e non ulteriore materiale sorprendente che ha portato su un altro livello la qualità della produzione, prendendosi qualche rischio e scommettendo sul futuro. Le minacce che incombono sul Bambino non lasciano tregua al Mandaloriano (Pedro Pascal) e alle sue pericolose incursioni sui più disparati pianeti della galassia lontana lontana. Il suo viaggio continua con una serie di nuovi incontri sorprendenti in un universo popolato da grandi personaggi dell’epopea di Star Wars. Tra volti familiari e nuovi ingressi in squadra, un inedito incredibile capitolo della storia iniziata nel lontano 1977 si apre così all’orizzonte. La squadra di creativi e tecnici alla produzione di The Mandalorian si allarge e, questa volta, schiera anche alla regia nomi del calibro di Peyton Reed, Bryce Dallas Howard e Robert Rodriguez. Un gruppo di sguardi così variegato dietro alla macchina da presa rende possibile un processo creativo frizzante e dinamico in grado di spaziare tra molti generi anche decisamente differenti tra loto. L’impianto stilistico squisitamente western sorretto dalle gustose quest settimanali che scandiscono ogni passaggio della trama orizzontale si intreccia così con missioni ad alto tasso action e con viaggi nella secolare narrativa orientale del wuxia. Queste scelte nella messa in scena tuttavia non appaiono mai pretestuose bensì risultano estremamente funzionali allo sviluppo dei percorsi dei vari personaggi in gioco nonché della storia stessa. Un finale impreziosito dalle composizioni musicali del premio Oscar Ludwig Goransson incorona un’intera stagione ricca di personaggi sfaccettati e curati, iconici sin dal primo istante in scena. La necessità di ricorrere in estremis ancora all’ormai inflazionata famiglia centrale alla saga originale non compromette il risultato finale che, anzi, diventa il simbolo di un atteso passaggio di testimone – nelle vesti adorabili di Baby Yoda – che segna le sorti di un fenomeno culturale capace di unire generazioni, comprendendo finalmente la giusta direzione per reinventarsi – inaugurando anche un universo che intratterrà a lungo il pubblico di appassionati e non. Immagini tratte da: www.disneyplus.com
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Maggio 2023
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