di Matelda Giachi
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Genere: Thriller, Drammatico, Sentimentale
Anno: 2020 Durata: 90 min Regia: Christian Petzold Sceneggiatura: Christian Petzold Cast: Paula Beer, Franz Rogowski, Maryam Zaree, Jacob Matschenz, Anne Ratte-Polle, Rafael Stachowiak, José Barros, Julia Franz Richter Fotografia: Hans Fromm Montaggio: Bettina Böhler Musica: Danny Bensi, Saunder Jurriaans Produzione: Schramm Film Distribuzione: Europictures Paese: Germania, Francia
Nella mitologia le Ondine sono spiriti acquatici che vivono in prossimità di fiumi, laghi, cascate. Sono descritte come sempre a caccia dell’amore e pronte a vendicarsi se per caso vengono ingannate. Il mito è stato di ispirazione per Hans Christian Andersen e la sua Sirenetta, poi rielaborata da Disney; Christian Petzold (La Donna dello Scrittore), lo rilegge e trapianta nell’era moderna.
Titolo fortemente evocativo, Undine (Paula Beer), è una donna non del tutto umana, con un fortissimo legame con l’acqua, sola ma in cerca d’amore e di una vita normale. Il regista e sceneggiatore non l’ha voluta solo bella come le creature mitologiche da cui deriva, ma anche intelligente. Lavora come guida turistica in un museo di Berlino, dove racconta con trasporto i processi di morte e rinascita della capitale tedesca. Nel momento in cui la camera di Petzold accompagna lo spettatore ad incontrare la sua protagonista, lei è distratta, rivolge continuamente lo sguardo verso il caffè dove è seduto il suo compagno, pronto ad abbandonarla dopo averle giurato amore eterno. Proprio mentre, ferita nel profondo dei suoi desideri, lei gli promette vendetta, la vita organizza un nuovo e originale incontro con il palombaro Christoph (Franz Rogowski). Con un colpo di fulmine in piena regola, decolla una storia intensa e particolare di cui poter godere direttamente in sala cinematografica.
Undine è un dramma romantico moderno ma con scheletro antico, che, in corso di svolgimento, vira nel soprannaturale e assume perfino tratti del thriller. Una storia strana ma anche magnetica e affascinante, grazie all’atmosfera creata da un meticoloso e calibrato uso dei silenzi e dei suoni, in particolar modo quelli legati all’acqua. Così come anche dalla bravura dei due interpreti principali, la cui chimica e affiatamento hanno un forte potere polarizzante. Paula Beer, per il ruolo di Undine, ha vinto l’Orso d’Argento come miglior attrice alla settantesima edizione della Berlinale, dove il film è stato presentato. La particolarità intrinseca della pellicola è il suo pregio come anche, forse, il suo tallone d’Achille, perché non convincerà tutti, come non ha messo d’accordo tutti i rappresentanti della stampa a Berlino. Undine è anche un omaggio alla complessa evoluzione della capitale tedesca, nonché un’occasione per aprire gli orizzonti cinematografici e scoprire un ramo di cinema europeo meno noto quale è quello tedesco.
Voto: 7,5
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Marzo 2023
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