Di Federica Gaspari ![]() Data di uscita: 1° febbraio 2019 Genere: thriller, horror Anno: 2019 Regia: Dan Gilroy Attori: Jake Gyllenhaal, Rene Russo, Toni Collette, Zawe Ashton, Natalia Dyer, John Malkovich Sceneggiatura: Dan Gilroy Fotografia: Robert Elswit Montaggio: John Gilroy Musiche: Marco Beltrami, Buck Sanders Produzione: Netflix, Dease Picture Inc. Distribuzione: Netflix Paese: USA Durata: 113 min Il mondo dell’arte da sempre gode di una fama alimentata dalla sua stessa ambiguità. Questo complesso universo non vive, infatti, di soli grandi capolavori leggendari. All’ombra delle sculture più pop e delle opere più irriverenti si nascondono galleristi, critici e veri e propri imprenditori in grado di dettare le regole che guidano il mondo dell’arte. Si tratta di personaggi astuti e spesso spietati che sanno sempre scegliere con grande cura le proprie mosse. Potrebbe trattarsi semplicemente del lato più oscuro di questo universo. Dopotutto, le prospettive sul mondo dell’arte sono certamente molteplici. Quella più cinica, però, è quella adottata in Velvet Buzzsaw, ultima fatica cinematografica del brillante regista Dan Gilroy. Scomoda e tutt’altro che accondiscendente, quest’ultima pellicola della scuderia Netflix è approdata nel catalogo del colosso dello streaming lo scorso 1° febbraio. Bastano i primi minuti per comprendere perché, in breve tempo, questo film sia riuscito a far parlare così tanto pubblico e critica. Gilroy sconvolge i canoni, trova le tonalità giusta e dipinge una tela decisamente fuori dal comune. Un artista sconosciuto muore improvvisamente lasciando un gran numero di straordinarie opere pronte ad essere apprezzate da critici in visibilio. La giovane agente Josephina (Zawe Ashton), alla ricerca della grande occasione per la sua carriera, scopre casualmente questa sorprendente eredità artistica. Inconsciamente la ragazza innesca un inesorabile e temibile meccanismo che sconvolgerà la sua vita e quella di tutti i suoi colleghi. Anche Morf Vandewalt (Jake Gyllenhaal), eclettico critico d’arte rimasto folgorato dai lavori del misterioso artista, non rimarrà immune a questa strana maledizione. Le aspettative per il secondo lavoro della coppia Gilroy-Gyllenhaal erano altissime. La scelta della distribuzione su Netflix e il soggetto del film, inoltre, hanno alimentato la curiosità dei cinefili. Dopo la dura critica al mondo dei media e della comunicazione in Nightcrawler – Lo sciacallo, il regista e sceneggiatore di Santa Monica sceglie di tuffarsi in un altro ambiente spietato. Il risultato, trascinato energicamente da un cast stellare in grandissima forma, è una satira senza filtri che gioca con ogni personaggio senza ipocrisie e scrupoli. Nel complesso, tuttavia, il film risulta criptico, difficile da decifrare tanto quanto un’oscura opera d’arte moderna. I toni surreali della narrazione sostengono una struttura à la Final Destination sofisticata che perde parte della sua efficacia nella conclusione. Gilroy, grazie ad un magnetico Gyllenhaal eccentrico ma mai sopra le righe, si scaglia contro il mercato delle opere d’arte spesso sconsiderato e folle. Basta questo per lasciare il segno oppure, proprio a causa di un intreccio criptico, il film rimane vittima delle sue ambizioni? Per capirlo, è necessario vivere questa esperienza cinematografica così vicina al mondo dell’arte. Immagini tratte da: Immagine 1: www.imdb.com Immagine 2: www.cinematographe.it Immagine 3: www.theverge.com
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Marzo 2023
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