di Matelda Giachi
![]()
Anno: 2019
Genere: Drammatico Durata: 129 min. Regia: Pietro Marcello Cast: Luca Marinelli, Jessica Cressy, Vincenzo Nemolato, Marco Leonardi, Carlo Cecchi, Denise Sardisco, Carmen Pommella, Autilia Ranieri, Lana Vlady, Chiara Francini, Aniello Arena, Rinat Khismatouline, Pietro Ragusa Sceneggiatura: Maurizio Braucci, Pietro Marcello Montaggio: Fabrizio Federico, Aline Hervé Musica: Marco Messina, Sacha Ricci Produzione: AVVENTUROSA, IBC MOVIE e RAI CINEMA Distribuzione: 01 Distribution Paese: Italia
Martin Eden è un ragazzo semplice, non ha istruzione e fa il marinaio per vivere. Una mattina incontra Arturo e lo salva. Arturo è un ragazzo di buona famiglia, non conosce i meccanismi della strada e rischiava di essere riempito di botte; pieno di gratitudine porta il suo soccorritore a casa. Lì la vita di Martin subisce una svolta, conosce l’amore. Per Giulia, sorella di Arturo, e per i libri. L’amore si traduce nel sogno di colmare il divario culturale che lo separa da Giulia e nella volontà di diventare scrittore per dare finalmente parola a tutto quello che vede e sente nella vita.
“Io voglio essere come te”.
Riadattato dall’omonimo romanzo a tratti autobiografico di Jack London, il regista Pietro Marcello sposta l’ambientazione dalla California a Napoli, perché “Napoli ti accoglie” e trova il Luca Marinelli il suo protagonista. Classe ’84, David di Donatello come migliore attore non protagonista per Lo Chiamavano Jeeg Robot, Marinelli è il cuore di questo film italiano in corsa per il Leone D’Oro alla settantaseiesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Il suo trovarsi sulla cresta dell’onda non è ingiustificato; difficile immaginare un miglior modo di dare vita all’innocenza e alla sete di conoscenza di Martin, alle sue domande, le sue delusioni, riuscire a farle trasparire dallo sguardo, dalle incrinature della voce e da ogni vibrazione del corpo come ha saputo fare questo straordinario attore.
La regia è stata un “totale azzardo”, come ha affermato lo stesso Pietro Marcello scuotendo ancora la testa al pensiero delle scelte fatte. Al narrato si intercalano continuamente materiali di archivio, molti dei quali girati dallo stesso regista in passato. Sono la rappresentazione delle emozioni provate dal protagonista e, allo stesso tempo, dichiaratamente una celebrazione del ‘900, nella sua totalità. Perché non vi è una definizione temporale netta, non è importante. Importante è la cultura come mezzo di cambiamento ed emancipazione. “Dobbiamo conoscere e superare la conoscenza”. Ridare valore alle persone, perché “ognuno di noi è Martin Eden”. Un invito fatto soprattutto alle nuove generazioni.
“Dobbiamo avere fiducia nei giovani”, si afferma infatti in conferenza stampa; “la questione giovanile è prioritaria in Italia e ci facciamo troppo distrarre da altre cose”. Un film che penetra nel profondo e commuove, non per una manifesta drammaticità ma semplicemente per la sua bellezza e poesia. E se è stato davvero un totale azzardo, allora ha sbancato il banco. Voto: 9
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Giugno 2023
Categorie |