di Matelda Giachi ![]() Genere: azione, fantascienza, thriller, horror Anno: 2018 Durata: 112’ Regia: Ruben Fleischer Cast: Tom Hardy, Michelle Williams, Riz Ahmed, Jenny Slate, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina, Woody Harrelson Sceneggiatura : Jeff Pinkner, Scott Rosenberg, Kelly Marcel, Will Beall Fotografia: Matthew Limatique Montaggio: Alan Baumgarten, Maryann Brandon Colonna sonora: Ludvig Goransonn Produzione: Columbia Pictures, Marvel Enterteinment Distribuzione: Sony Picture, Warner Bros, Enterteinment Italia Paese: Stati Uniti “Mi raccomando, stai fermo e non toccare nulla.” Molti grandi disastri cominciano così. Il prezioso vaso Ming della bisnonna della zia Palmira fa un volo ad angelo sul pavimento e diventa un divertente puzzle da mille pezzi; oppure finisci inseguito da un esercito di guardie mentre porti addosso un simbionte dal brutto carattere, una fame atavica e gusti culinari discutibili, che però ti dona i superpoteri. Dipende dal contesto. Per chi non conoscesse la trama, Venom è la storia di Eddie Brock (Tom Hardy), un giornalista investigativo che, nel tentativo di risollevare la propria vita dopo aver perso lavoro e fidanzata (Michelle Williams), indaga su degli studi clinici sospetti portati avanti dalla Life Foundation. Durante un’incursione all’interno di tale organizzazione, entra in contatto con un’entità aliena che necessita di un ospite per la propria sopravvivenza e che quindi sviluppa con lui una sorta di simbiosi. Ultima uscita dell’universo Marvel, da anni ormai la Sony desiderava portare sul grande schermo uno spin-off su Venom, senza però che il progetto riuscisse mai ad andare in porto. Finché non ha trovato in Ruben Fleisher (Benvenuti a Zombieland) un regista e in Tom Hardy il suo protagonista. Per la sceneggiatura, immaginiamo sia andata più o meno così: “Vogliamo un film su Venom”. “Ah bene, allora chiamiamo anche Tom Holland.” “No, lascia perdere, possibilmente farei senza. Basta ci siano un po’ di fondamentali: un protagonista figo, una grossa minaccia per la Terra, un cattivo che fa un gran macello, un megalomane con un sacco di soldi e nessuno scrupolo… E gli effetti speciali, ovviamente. Comprate tante macchine da distruggere. Ah, e un cammeo di Stan Lee, mi raccomando, quello è importante. Ma ricordati di essere originale.” “Consultiamo qualcuno di esperto, visto che eliminiamo Spiderman dalla trama?” “Naaaa, cosa vuoi che sia mettere insieme i pezzi. Vedrai che torna tutto.” Beh. Quasi. Diciamo che avrebbe potuto. Ironia a parte, Venom ha un grosso difetto: appare figlio di uno sceneggiatore confuso. Da una parte è evidente la voglia di creare qualcosa di nuovo, di più cupo, quasi vietato ai minori. Si parla addirittura di ispirazione cronenbergiana. Dall’altra, la voglia di restare fedeli ai canoni dei film Marvel, compresa la loro caratteristica ironia e leggerezza. Innovazione e tradizione, commistione di molteplici generi. Il film sembra voler intraprendere molte strade senza però arrivare davvero in fondo a nessuna. Ci sono due talenti enormi, quelli di Hardy (inesorabilmente un interprete eccezionale) e della Williams, i quali funzionano anche molto bene, ma camminano su di una trama vacillante, inseriti in un contesto pieno di contraddizioni e sopraccigli alzati; troppe anche per un cine-comic in cui il regno del plausibile è espanso. In poche parole, il risultato è di avere mandato sprecato un grandissimo potenziale. Uno spreco, come il non aver sfruttato appieno ciò che rende Venom uno dei più interessanti personaggi di questo universo: la sua dualità. Il conflitto tra due poli opposti tipico della schizofrenia, qui rappresentato dalla simbiosi forzata tra Eddie Brock e l’entità aliena (che meraviglia l’arte e il suo modo di vedere le cose!), che dovrebbe rappresentare il lato oscuro del protagonista ma che finisce quasi per rivelarsi un bonaccione troppo facile alle mani. Un contrasto, quello tra i due, che si risolve troppo velocemente; troppo facilmente. Best friends forever subito. E la trama ne risente, perde di efficacia. Poco di impatto anche il villain della situazione. Ispira uggia più che odio e ciò porta l’ottima interpretazione del protagonista a essere sbilanciata. Sicuramente Tom Hardy in motocicletta è una delle cose più sexy che si possano vedere nella vita ma, volendo essere più obiettivi e meno ormonali, questo non basta a soddisfare le più alte aspettative. Almeno cinematograficamente parlando. Si può vedere, ma ci auguravamo meglio. Speriamo che in futuro si aggiusti il tiro; speriamo nella splendida chioma di riccioli rossi di Woody Harrelson. Perché nella vita non si sa mai. In fondo, dopo quasi vent’anni di film Marvel, c’è ancora chi si alza e va via quando partono i titoli di coda. Lo direste mai? Voto: 6/10 Immagini tratte da:
www. it.ign.com www.foxlife.it www.wired.it www.corrieredellosport.it
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Giugno 2023
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