Un viaggio da nord a sud per scoprire i piatti natalizi della tradizione italiana
L’Italia è pronta a vestirsi a festa per il Natale e a imbandire le sue tavole con ogni tipo di prelibatezza. Ma se credete che i piatti tradizionali siano uguali in tutta la penisola vi sbagliate di grosso. Da nord a sud, dal mare alla montagna, ogni regione ha le sue prelibatezze a cui non è disposta a rinunciare. Proviamo in questo articolo a compiere un breve excursus delle varie tradizioni.
Innanzitutto quando si festeggia: i pranzi e le cene delle feste “all’italiana” sono famose per la loro durata, caratteristica che più o meno accomuna tutta la penisola. Al sud però si dà molta importanza non solo al pranzo del 25, ma anche alla cena del 24, quella della vigilia, usanza meno diffusa al Nord e al Centro Italia. Spesso la cena della vigilia è a base di pesce, mentre per il pranzo di Natale ogni cosa è concessa! Iniziamo dalla Valle D’Aosta: come antipasto la mocetta, insaccato tipico, poi la zuppa alla Valpellinentze (preparata con cavolo verza, fontina, brodo di carne, pane raffermo, noce moscata e cannella) e la carbonade, piatto a base di carne di manzo cotta nel vino rosso. In Piemonte si preferisce la pasta ripiena: agnolotti al plin e bollito misto, accompagnato da bagnet e salse di vario genere. A fine pasto non si può rinunciare a un pezzetto di torrone d’Alba. La Lombardia sceglie il brodo di cappone, accompagnato da tortellini o casoncelli e a seguire cappone ripieno. Il dolce prediletto non può che essere il panettone, visto che trova i suoi natali in questa regione. In Veneto si mangia la polenta con il baccalà e il bollito di manzo al cren (salsa di rafano) accompagnato dal purè. Come dolce ovviamente il pandoro veronese e il mandorlato di Cologna Veneta. Per l’occasione, invece i friulani preparano brovada e muset, una zuppa di rape e cotechino con la polenta e poi trippa con sugo e formaggio oppure il cappone. A fine pasto la tradizionale gubana, dolce di pasta lievitata a forma di chiocciola, ripieno di uvetta, pinoli, noci, rhum, scorza di limone e di arancia. In Trentino-Alto Adige troviamo vari tipi di canederli, capriolo o capretto al forno e per chiudere lo strudel o lo zelten (dolce a base di frutta secca e canditi). Sul mare della Liguria invece non mancano mai la focaccia genovese e la farinata di ceci, come primo invece le lasagne, rigorosamente al pesto, o i natalini in brodo, sorta di maccheroni lunghi serviti con brodo di cappone con qualche polpettina di carne o salsiccia. Dolce tipico di queste festività il pandolce, simile al panettone milanese, si può trovare in due versioni, alto o basso. In Emilia Romagna a farla da padrone è la pasta all’uovo fatta in casa: tagliatelle e lasagne, tortelli di zucca e di erbette. Se invece si preferisce il brodo, tortellini con ripieno di carne o passatelli. Come antipasti sicuramente i salumi, dalla mortadella al prosciutto di Parma, fino al culatello. A seguire cotechino o zampone e formaggio stagionato con la saba (mosto cotto). Come nota dolce il panone di Natale Bolognese e il certosino (o panspeziale), dolce a base di mandorle, pinoli e cioccolato fondente, decorato con canditi. Anche i vicini toscani prediligono la carne, con antipasti a base di salumi: salame toscano, prosciutto, finocchiona e salamini di cinghiale, ovviamente accompagnati dai classici crostini con il paté di fegatini. Come primo tortelli di patate, ravioli con ricotta e spinaci o lasagne. A seguire cappone o arrosti di carne. Tra i dolci sicuramente il panforte senese e i cavallucci, entrambi ricchi di canditi e frutta secca, ma anche i ricciarelli di pasta di mandorle. Nella regione della capitale si festeggia con cappelletti in brodo, fritto misto (baccalà e verdure) e abbacchio con i carciofi. Nelle Marche sono tradizionali i maccheroncini di Campofilone, ma anche il vincisgrassi (un incrocio tra una lasagna e un timballo di carne) e i cappelletti in brodo. Questi ultimi rientrano anche tra le scelte della vicina Umbria dove talvolta sono ripieni di cappone o piccione. Da Terni, proviene un dolce natalizio diffuso in tutto il centro Italia: il panpepato, preparato con cioccolato, miele, spezie e frutta secca. Agnello arrosto e bollito di manzo, ma anche lasagne e zuppe di vario tipo vengono invece servite sulle tavole abruzzesi. Tra i dolci i calcionetti, ravioli dolci fritti ripieni di purea di ceci o castagne, mosto, miele o marmellata (il ripieno può variare da città a città). In Molise tra i piatti tipici troviamo la zuppa di cardi, la pizza di Franz (brodo con pezzettini di pizza a base di uova parmigiano grattugiato e prezzemolo) e il baccalà arracanato (gratinato), fatto con mollica di pane, aglio, alloro, origano, uvetta, pinoli e noci, oppure quello al forno con verza, prezzemolo, mollica, uva passa e noci.
In Campania tra i piatti tipici troviamo certamente il capitone (femmina dell’anguilla). Questo piatto è legato alla simbologia religiosa: simile a un serpente, il capitone simboleggerebbe la vittoria degli uomini su Satana, che assunse proprio la forma di questo animale per tentare Eva. Oltre al capitone, pasta con le vongole e cappone ripieno con insalata di rinforzo; come dolci sicuramente gli struffoli e gli scauratielli cilentani (preparati con lo stesso impasto), ma anche i mustaccioli, biscotti di pasta morbida, con miele e frutta candita, ricoperti di cioccolato. Scendendo più a sud, in Basilicata si cucina la minestra di scarole, verze e cardi in brodo di tacchino, e poi baccalà lesso e pane con le mandorle. Come dolce si preparano le scarpedde, sfoglie di pasta fritte, condite con il miele. I calabresi prediligono i loro saporiti insaccati, dalla pancetta al capocollo, dalla soppressata alla salsiccia. Come dolci turdilli (simili agli strufoli), chinulille, dolcetti fritti a forma di mezzaluna con ripieno di miele, mostarda e noci o di cioccolato; inoltre, comune anche alla tradizione siciliana, la giurgiulèna, sorta di torrone il cui ingrediente principale è il sesamo. Dall’altra parte dello Stivale, in Puglia, si preparano invece le pettole (o pittule), frittelle di pasta lievitata che si farciscono con pomodori, capperi, origano e alici, ma anche con gamberi sgusciati, baccalà, cime di rapa e ricotta. Si prosegue poi con l’anguilla arrostita, il baccalà fritto o l’agnello al forno con i lampascioni. Per concludere in dolcezza: purceddhruzzi, le carteddhrate (cartellate), i caranciuli (o riccetti di Gesù). Vengono preparati tutti con lo stesso impasto; i primi sono simili agli strufoli campani, la pasta delle seconde viene tagliata a strisce e arrotolata a formare una sorta di rosellina o girella, mentre gli ultimi sono una sorta di spaghettoni lunghi, avvolti su un bastoncino dal basso in alto e poi al contrario, a sormontare.
Ma andiamo adesso sulle isole: in Sardegna tra i primi i tipici tortelli, i culurgiones e i malloreddus, gnocchetti conditi con sugo di salsiccia e naturalmente come secondo la carne di agnello o il pocetto. Per concludere le seadas con il miele. Insalata di arance, pesce spada impanato, carciofi ripieni, baccalà fritto, cavolfiore impanato si trovano sulle tavole siciliane, insieme alle focacce ragusane e allo sfincione palermitano, sorta di focaccia condita con pomodoro, origano, acciughe e formaggio. Tanti i dolci a base di ricotta o di pasta di mandorle, come le cassate e i cannoli, ma anche il buccellato, dolce tipico a forma di ciambella, riempito con fichi secchi, canditi e cioccolato, anche se il ripieno può variare in base alle zone in cui viene preparato. Immagini tratte da: Tavola natalizia: http://www.pourfemme.it/foto/idee-per-apparecchiare-la-tavola-di-natale_10431.html Prima galleria: http://shop.vediamosegalleggia.it/Mocetta http://lorenzovinci.ilgiornale.it/recipe/panettone-milanese-storia-leggenda-e-tradizione/ http://cucina.corriere.it/ricette/veneto/46/mandorlato-cologna-veneta_3fccf75a-1afb-11df-af4a-00144f02aabe.shtml http://ricette.giallozafferano.it/Canederli-alla-Tirolese-Knodel.html Seconda galleria: http://www.pasticceriasanbiagio.it/blog/ricette/tortellini-in-brodo http://ww25.smillamagazine.com/ http://www.ilmarchigianodoc.com/it/notizie/ricette/fermo/maccheroncini_campofilone http://molisiamo.it/il-baccala-arracanato-tra-i-piatti-tipici-del-molise/ Terza galleria: http://www.finedininglovers.it/ricette/secondi-piatti/capitone-fritto/ http://www.barlettaviva.it/rubriche/puntate/le-cartellate/ http://uncondominioincucina.blogspot.it/2014/12/buccellato-cucciddatu.html http://www.cucchiaio.it/ricetta/mustaccioli/
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Quando arriva Dicembre, la preoccupazione per i regali natalizi ci attanaglia. Si è sempre dubbiosi su quello che può piacere al destinatario del regalo, ma su di una cosa potete esser certi: nessuno disprezzerà i regali fatti in casa, soprattutto se sono cose da mangiare. Se non avete idee ma tanta voglia di rimboccarvi le maniche e stupire i vostri cari con qualcosa di speciale, non vi resta che dare un’occhiata a questa lista.
Biscotti natalizi I biscotti natalizi sono semplici e veloci da realizzare. Potrete sbizzarrirvi con l’uso di spezie come cannella, zenzero, noce moscata, pepe o con forme e decorazioni, utilizzando formine ad albero di natale, fiocco di neve, stella cometa, oppure confezionarli in una scatola di latta, in un porta biscotti con decori natalizi o in delle bustine trasparenti.
Biscotti zenzero candito con glassa al limone Ingredienti per circa 70 biscotti: 280g di farina manitoba, ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio, 170g di burro a temperatura ambiente, 150g di zucchero preferibilmente di canna, la scorza grattugiata di un limone non trattato, un cucchiaino di miele, 80g di zenzero candito, 1 uovo, un pizzico di sale. Per la glassa: il succo di mezzo limone, 125g di zucchero al velo. In una terrina lavorate, con l’aiuto di uno sbattitore, il burro, lo zucchero e la scorza di limone fino ad ottenere una crema soffice e spumosa. Aggiungete miele, zenzero e infine l’uovo. Versate la farina setacciata, il bicarbonato e il sale, mescolando con un cucchiaio di legno. Avvolgete l’impasto nella pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno un’ora. Con l’aiuto di un mattarello stendete la pasta su di un foglio di carta forno fino allo spessore di 4 mm. Realizzate i vostri biscotti nelle forme che più vi piacciono e cuocete in forno a 180° per circa 15 minuti o fino a che non saranno dorati. Preparate la glassa mescolando lo zucchero con il succo di limone fino ad ottenere una cremina che stenderete sui biscotti non appena si saranno raffreddati. Marmellate e confetture Anche le marmellate sono un’ottima idea per le feste, da utilizzare sopra il pane o in abbinamento con formaggi o salumi. Potrete fare le classiche marmellata di arance, limoni, mandarini, pere e mele o sbizzarrirvi con frutta e verdura di stagione come zucca, castagne, cipolle rosse, cachi, peperoni o melecotogne. ![]()
Marmellata di peperoncini
200g di peperoni rossi o gialli, 100 g di peperoncini piccanti, 500 g di zucchero, 300 ml di acqua, 1 pizzico di sale. Lavate e pulite i peperoni e i peperoncini. Togliete i semi e tagliate in pezzi. In un pentolino unite i peperoni, i peperoncini, acqua, zucchero e un pizzico di sale. Mescolate bene e portate a bollore a fuoco moderato, mescolando spesso. Fate cuocere per circa 1 ora in modo da far asciugare l’acqua e addensare tutti gli ingredienti. Una volta cotto, spegnete il fuoco e passate il composto con un passaverdure a fori larghi se volete lasciarlo grossolano o con un frullatore ad immersione. Trasferite nei vasetti sterilizzati, chiudeteli e capovolgeteli fino a completo raffreddamento.
Liquori I liquori sono un altro regalo molto gradito, ma dovete avere la certezza che la persona alla quale farete il regalo non sia astemia. Potrete sperimentare i classici come il limoncello, il mirto, il liquore di arance o mandarini, oppure cimentarvi in qualcosa di particolare come il liquore al latte, al caffè, alla cannella, alla liquirizia, alla menta o l’intramontabile liquore al cioccolato. Potrete divertirvi nell’usare bottigliette di ogni forma e dimensione e decorarle con un fiocchetto rosso. ![]()
Liquore al cioccolato
Ingredienti: 600g di latte, 300g di zucchero, 300g di alcool a 90°, 70g di cacao amaro, vaniglia. Sciogliete il cacao e lo zucchero con il latte tiepido, aggiungere una bacca di vaniglia e portare ad ebollizione per 5 minuti. Far completamente raffreddare, unire l’alcool e imbottigliare. Consumare entro due mesi e conservare in frigorifero.
Sottoli o sottaceti
I sottoli e i sottaceti sono ideali per chi ama il salato. Anche qui avete una vasta scelta nell’utilizzo delle verdure e del tipo di vasetto in cui conservarli. Dai funghi ai carciofi, dalle cipolline agli asparagi, dalla giardiniera ai cetriolini. Importantissimo: per i sottaceti è d’uso portare a bollore i vasetti chiusi in una pentola di acqua calda e per i sottoli, scottare le verdure in acqua e aceto prima di ricoprirle di olio, in questo modo si eviterà la formazione di batteri.
Giardiniera delicata Ingredienti: 400g di cavolfiore, 4 carote, 3 gambi di sedano, 2 finocchi, 3 carciofi, 300 g di cipolline, 2 peperoni, alloro, pepe, bacche di ginepro, coriandolo, ½ l di aceto bianco, ½ l di vino bianco, 100 g di sale, 100g di zucchero, 200g di olio. Lavate e tagliate le verdure in piccoli pezzi. In una casseruola unire l’aceto, il vino, il sale, lo zucchero, le spezie e portare ad ebollizione. Aggiungere l’olio e far bollire 10 minuti. Aggiungere le verdure tranne i peperoni e far bollire per 3 minuti. Unire i peperoni, far rialzare il bollore e spegnere dopo un minuto. Far raffreddate e trasferire nei vasetti da 500 g ricoprendo con il liquido. Far bollire i vasetti in una casseruola tanto ampia da ricoprirli con almeno 5 cm di acqua, separando i barattoli con un telo in modo che non si scheggino durante il bollore. Far bollire per 15 minuti e lasciar raffreddare i barattoli all’interno dell’acqua. Sale e olio aromatizzati Un regalo molto particolare potrebbe essere quello del sale o dell’olio aromatizzato. In commercio ne esistono di vari tipi, ma potrete realizzarne tantissimi e di vario tipo utilizzando una sola erba aromatica o un mix di quelle che avete in casa. Potrete anche usare spezie, frutta o fiori: zenzero, limone, viola, curcuma, arancia, lavanda, mandarino o mela. ![]()
Sale aromattizato limone e timo
Ingredienti: la buccia di 2-3 limoni non trattati, rametti di timo, 4 cucchiai di sale marino fino. La buccia del limone e del timo vanno essiccati in forno o mettendoli in dei contenitori sopra ai termosifoni. Una volta essiccati, tritateli con un tritatutto. Mescola 4 cucchiai di sale con un cucchiaino di buccia di limone e 3 di timo. Aggiungi questi aromi a piacere e trasferisci in dei contenitori ermetici o in dei vasetti porta spezie. ![]()
Olio aromatizzato al pepe rosa
Ingredienti: 1l di olio, 3 cucchiai di pepe rosa. Mettete l’olio in delle bottiglie più piccole e infilate in ognuna dei grani di pepe rosa a piacere. Chiudete le bottiglie e lasciate macerare per almeno 7 giorni in un luogo buio e asciutto prima di regalarle.
Insomma, solo usando la fantasia potrete realizzare dei bellissimi regali di natale e personalizzarli a vostro piacere con decorazioni di ogni tipo. Consiglio di utilizzare ingredienti particolari e di buona qualità che possano rendere i vostri regali ancora più unici.
Immagini tratte da:
-Biscotti natalizi: http://3.bp.blogspot.com/-2qKf96mi6rk/UKZi73undEI/AAAAAAAAC64/jnpidHDtOOg/s640/biscotti-natalizi-da-regalare-ricette-di-natale.jpg -Marmellate: http://www.degustibusblog.it/wp-content/uploads/2015/09/jam-428094_1280.jpg -Liquori: http://www.teladoiofirenze.it/wp-content/uploads/2013/07/foto00000.jpg -Sottoli e sottaceti: http://www.fataingrosso.it/wp-content/uploads/2014/05/sottoli-e-sottaceti2.jpg -Sale aramatizzato: http://blog.giallozafferano.it/unamanageraifornelli/wp-content/uploads/2016/02/zucchero-e-sale-aromatizzati.jpg -Olio aromatizzato: http://www.donnaclick.it/images/2015/07/Oli-aromatizzati-fai-da-te.jpg
Il Natale è alle porte e oltre disporre le decorazioni e a imbandire la tavola è arrivato anche il momento di pensare ai regali. Tra i vostri parenti o amici c’è qualcuno che ama particolarmente la cucina e il buon cibo? Magari anche qualcuno che si diverte a sperimentare ai fornelli? Ecco allora alcune idee che abbiamo selezionato per voi.
LIBRI DI CUCINA I libri sono sempre un’ottima soluzione come regalo di Natale, e anche quelli legati al mondo enogastronomico non mancano. Intere sezioni di librerie sono dedicate alla categoria cucina e potrete trovarci di tutto per qualsiasi gusto o esigenza. Cercheremo quindi di darvi qualche consiglio considerando soprattutto le ultime uscite; iniziamo con i ricettari:
Se invece preferite della saggistica:
Infine si trovano facilmente nelle librerie anche delle confezioni composte da un ricettario e qualche utensile da cucina utile per la realizzazione dei piatti proposti nel volume abbinato; spesso si tratta di confezioni a tema. Segnaliamo principalmente i Cook’in box di Guido Tommasi Editore (prezzi variabili da 14,90 euro a 24,90 euro) e le confezioni cilindriche della linea “I love” di Newton Compton (prezzo: 9,90 l’uno).
ACCESSORI DA CUCINA
Eccoci arrivati alla categoria probabilmente più vasta di prodotti che potremmo consigliarvi come regali. La scelta è veramente ampia, le uniche discriminanti che avete, riguardano le preferenze della persona a cui fate il regalo e quello di cui già dispone. Accessori passepartout:
Amante della pasticceria e dei dolci: anche in questo casoavete l’imbarazzo della scelta. Si parte dagli accessori per realizzare decorazioni in pasta di zucchero (molto di moda ultimamente), fino ai set per decorazioni più classici: la penna per decori, la sac à poche con diverse bocchette, la siringa per dolci, anche questa dotata di diverse bocchette.
Si passa poi alle formine tagliabiscotti e agli stampi per dolci; tra questi ci sono quelli classici da muffin o per torte rotonde con la cerniera (negli ultimi anni alcune marche li hanno muniti anche di coperchio per un facile trasporto), a quelli più particolari, magari in silicone, con forme natalizie, oppure per preparare donuts o waffle. Se preferite andare sull’elettronica che ne pensate di una piastra elettrica per muffin oppure per crepes? Altrimenti qualche accessorio un po’ più ricercato per chi ha già una buona base: il dosatore di impasto oppure un set per macarons (tovaglietta in silicone e dosatore di impasto).
Amante della cucina etnica: chi ama la cucina etnica, spesso deve procurarsi degli appositi accessori per replicare a casa i piatti che gusta nei ristoranti; questo vi permette quindi di avere una buona scelta di prodotti, ma mi raccomando: fatelo soltanto se siete più che sicuri che la persona a cui lo regalate apprezzi già quel tipo di cucina!
Gadget da cucina: in questa lista troverete tutti quegli accessori dall’aspetto simpatico o bizzarro, che magari non sono proprio indispensabili, ma che conquistano subito chi li riceve!
INTRATTENIMENTO E TEMPO LIBERO
Se volete regalare qualcosa che sia una vera coccola e che faccia uscire i vostri cari dalla loro cucina per rilassarsi un po’, siete nella sezione giusta.
Immagini tratte da:
Finalmente Natale!: http://www.guidotommasi.it/finalmente-natale.html Meglio di stagione!: http://www.nomosedizioni.it/catalogo.php?b=00000071 Torte Gourmet: http://www.ilcastelloeditore.it/catalogo.php?ed=CASTELLO&page=1&id=8865208414 Cucina Slow: http://www.slowfoodeditore.it/it/ricettari-slow-food/cucina-slow-662.html La scienza della carne: http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/la-scienza-della-carne/ Ai confini del gusto: http://www.sonzognoeditori.it/catalogo/libro/4542628-ai-confini-del-gusto Buono, pulito, giusto: http://www.slowfoodeditore.it/it/i-libri-di-carlo-petrini/buono-pulito-e-giusto-nuova-edizione-622.html Cook’in box: http://www.guidotommasi.it/cook-in-box/i-love-muffins.html Cilindro Newton Compton: http://www.newtoncompton.com/libro/ce-pizza-per-te Accessori passepartout: http://www.bialettishop.it/tagliere-pieghevole-verde.html http://shop.illy.com/online/store/pi_accessori-caffe_accessori-caffe-montalattebodum_it?landing=FSGSHOPPING&utm_medium=cpc&utm_source=google-shopping&utm_campaign=googleshopping&utm_content=20610&CAWELAID=120266930000000068&gclid=Cj0KEQiA1b7CBRDjmIPL4u-Zy6gBEiQAsJhTMKasdwilIdQSGCXTHRKxf7RaryEWUQO5pTcvveg5cUaAl528P8HAQ http://www.scontixoggi.it/it/casalinghi-particolari/403-due-presine-a-forma-di-animale-in-silicone.html Amante della pasticceria e dei dolci: http://www.azzurrofragola.com/dosatore-impasti http://www.cuoredi.com/piccoli-elettrodomestici/224-cupcakes-machine-cd.html http://www.italystylish.com/zenker-28676-set-100-formine-tagliabiscotti-p-15829.html Amante della cucina etnica: http://www.doxbox.it/shop/products/sushi-bazooka.html http://www.eprice.it/tajine-EXCELSA/d-8405512 https://www.amazon.it/vaporiera-bamboo/s?ie=UTF8&page=1&rh=i%3Aaps%2Ck%3Avaporiera%20bamboo Gadget da cucina: https://www.dottorgadget.it/cucina/ Intrattenimento e tempo libero: https://www.ibs.it/julie-julia-film-nora-ephron/e/8013123035349 http://www.smartbox.com/it/nostri-smartbox/gourmet/
Una nuova uscita per Nomos Edizioni davvero particolare: dalla collaborazione con il servizio di mercato agricolo online Cortilia nasce Meglio di stagione! Piaceri e virtù della cucina stagionale. Un ricettario che ha come proposito quello di farci capire l’importanza dei prodotti che scegliamo e acquistiamo ogni giorno per cucinare. Forse può sembrare una scelta banale, ma quante volte ci ritroviamo a mettere nel carrello del supermercato le prime cose che ci vengono in mente senza soffermarci nemmeno a pensare: da dove viene questo prodotto? Sarà fresco? Come lo avranno coltivato? Una vita frenetica ci porta a consumare sempre più spesso prodotti pronti, molto lavorati e magari anche poco salutari (per non parlare della creatività a cui potremmo dare voce in cucina e che viene inevitabilmente meno). Eppure una dieta bilanciata e sana dovrebbe sempre prevedere il consumo quotidiano di frutta e verdura fresca. Ma anche questa va saputa scegliere: nonostante oggi si riesca ad avere disponibile quasi tutto l’anno qualsiasi prodotto ortofrutticolo, non dobbiamo dimenticarci che in natura ogni prodotto ha la sua stagione. Inutile dire che delle fragole coltivate in serra e acquistato a dicembre non avranno lo stesso sapore di quelle cresciute all’aria aperta a primavera. Inoltre acquistando prodotti di stagione possiamo rifornirci direttamente da agricoltori locali, portando avanti un ideale di filiera corta che premia i produttori vicini a noi e che allo stesso tempo comporta minor inquinamento. Pensate, infatti, anche soltanto al trasporto di frutta e verdura che arriva sulle nostre tavole magari dalla parte opposta del mondo. Non parlo ovviamente di “frutti esotici” che non sarebbero coltivabili qui in Italia e a cui si può tranquillamente cedere senza rimorsi, ma parlo di quei prodotti che fanno parte anche delle nostre colture, ma in periodi dell’anno diversi.
Cortilia con il suo e-commerce e con questo ricettario vuole proprio trasmettere questo messaggio. Dopo un’introduzione sulle tematiche precedentemente trattate, suddivide il suo ricettario nel modo che meglio si addice al suo messaggio: per stagioni. Ogni stagione è composta da 3 mesi e per ciascuno di questi viene elencata una lunga lista di ortaggi e di frutti di stagione. Spesso ce ne sono anche alcuni non troppo noti, o sicuramente poco presenti sulle nostre tavole. A gennaio melagrane e porri sono insieme al topinambur, mentre ad aprile fagiolini e spinaci si accompagnano con il tarassaco. Frutta e verdura fresca di tutti i tipi quindi, per lasciare spazio alla fantasia in cucina e ad abbinamenti nuovi.
Per ogni stagione vengono proposte tre ricette per ogni portata: antipasti, primi piatti, secondi piatti e dolci. Prima di ogni ricetta si trova sempre qualche consiglio su come gustare la pietanza o su come realizzare delle varianti, oppure dei suggerimenti riguardo l’occasione per prepararla.
Questa recensione non sarebbe completa senza qualche informazione in più riguardo Cortilia e il servizio che offre. Per ora attiva solo in alcune città del nord Italia Cortilia permette di acquistare online la propria spesa; forse non sembrerà diverso dal sevizio che offre un supermercato delle grandi marche, ma invece la differenza c’è eccome. Cortilia mette in contatto gli agricoltori locali con i clienti, fornendo cassette di prodotti freschi, di stagione e a km 0. Frutta e verdura la fanno da padrone, ma non sono gli unici prodotti; tra le categorie ci sono infatti, carne e salumi, yogurt e formaggi, vini e bevande, pane, pasta e riso e, per l’occasione anche una sezione dedicata al Natale, con cesti e prodotti tipici di questa festività. Abbiamo avuto la possibilità di fare alcune domande a Marco Porcaro, CEO di Cortilia.
Come nasce Cortilia?
Cortilia è una realtà italiana nata commercialmente nel 2012, per unire il mio percorso professionale alla passione per il cibo fresco e genuino: mi sono sempre occupato di progetti in ambito digitale, ma le mie radici sono nella terra e risalgono alla tradizione contadina dei miei nonni. E così, è nata l’idea di unire due mondi solo all’apparenza così lontani. Come definireste il tipo di servizio che offrite? Quale messaggio volete trasmettere ai vostri clienti? Cortilia è il primo mercato agricolo online che mette in contatto consumatori e agricoltori, per fare la spesa come in campagna. L’obiettivo di Cortilia è quello di promuovere un modello originale di valorizzazione della filiera alimentare, con gli agricoltori aggregati in mercati virtuali in base alla varietà dei prodotti offerti e all'ottimizzazione logistica. Intendiamo così rispondere alle esigenze di chi è attento ai sapori autentici e alla qualità a tavola, dando la possibilità di effettuare acquisti davvero consapevoli.
Che tipo di riscontro avete avuto dalle persone? Capiscono la differenza tra la vostra offerta e quella della grande distribuzione?
Il nostro approccio al mercato si è sempre distinto non solo per l’offerta di prodotti di qualità, ma anche per uno spirito di education che intende accompagnare l’utente verso consumi responsabili e consapevoli. Proprio per questo, abbiamo messo in atto attività di content marketing tra cui un blog e una serie di appuntamenti mensili chiamati Cortilia Academy, nati per mettere in contatto i produttori con gli utenti e insegnar loro cosa si “celi” dietro alla cassetta che viene consegnata a casa. In questo modo, la nostra clientela ha modo di acquistare con consapevolezza e capire davvero la differenza tra la nostra offerta e quella della grande distribuzione. Come selezionate i vostri agricoltori? Siete legati a qualche standard in modo particolare? Per noi di Cortilia, un agricoltore non è semplicemente un produttore. È per questo che, prima di attivare una collaborazione, io e il team che lavora con me ci rechiamo sul posto per conoscere, studiare e toccare con mano ciò che produce, con la stessa attenzione con cui sceglieremmo “l’ortolano di fiducia” sotto casa. Cortilia si impegna a valorizzare un’economia agricola espressa dal lavoro di tanti “contadini artigiani”, che nella quotidianità sostengono il tessuto culturale e rurale del Paese. Come nasce il volume Meglio di stagione? Ho visto che sul vostro sito c'è già una sezione ricette...Ve ne occupate direttamente o è qualcosa che nasce anche attraverso una sorta di rete con i vostri clienti/utenti? Meglio di Stagione! non è un semplice ricettario che offre spunti originali per ricette buone e nutrienti. È una vera e propria guida che permette di orientarsi tra i prodotti del territorio in ogni mese: sapere scegliere quali verdure utilizzare in un dato periodo dell’anno è fondamentale per portare in tavola tutto il buono della campagna. Siamo felicissimi quando alcuni nostri clienti decidono di condividere, attraverso i nostri canali social, ricette o suggerimenti perché questo ci fa capire quanto vengano apprezzate qualità e cura che mettiamo nei nostri prodotti vengano apprezzate. Prevedete di espandere il vostro servizio anche in altre città prossimamente? Attualmente, il servizio di Cortilia è diffuso in Lombardia (nelle province di Milano, Monza e Brianza, Varese, Como, Pavia, Lodi e Bergamo), in Piemonte (nella provincia di Novara e a Torino) e in Emilia-Romagna (Bologna e Modena), con l’obiettivo di espandersi in futuro. Cortilia intende diventare un punto di riferimento per la spesa online a livello nazionale ed espandersi quindi in Europa, promuovendo un modello globale di acquisti consapevoli.
Link per approfondire:
http://www.nomosedizioni.it/index_it.php?&lang=it https://www.facebook.com/NomosEdizioni/ https://www.cortilia.it/ https://www.facebook.com/cortilia.it/?fref=ts
Foto tratte da:
Immagini del libro: gentilmente concesse da Nomos Edizioni Logo Cortilia: https://www.facebook.com/cortilia.it/?fref=ts Cassetta Cortilia: https://www.instagram.com/cortilia.it/
Una chiacchierata con i gestori del caffè letterario più accogliente di Pisa
Capita spesso di cambiare le proprie decisioni, di seguire strade diverse che portano a fare cose nuove, che forse neanche avresti mai immaginato. Comunemente si dice che si “volta pagina”; c’è chi questa filosofia l’ha abbracciata fino a trasformarla in una realtà concreta, tangibile. Martina e Yuri lo hanno fatto aprendo il loro Caffè Letterario “Volta Pagina” in via S. Martino a Pisa. ![]()
Entrambi laureati in archeologia, dopo gli studi e i periodi passati in siti di scavo, volendo stabilizzarsi, hanno deciso di provare a cambiare rotta, assecondando soprattutto un vecchio desiderio di Yuri. Aprono quindi a maggio del 2012 Volta pagina, locale caldo e accogliente, non un semplice bar né una caffetteria, ma un caffè letterario, binomio che unisce perfettamente l’interesse per l’enogastronomia con i loro studi umanistici. Citazioni letterarie scorrono sulle pareti, arredamento di legno, una parete colma di libri e, come ultimo arrivato, un pianoforte a disposizione di tutti, questo è il Volta Pagina, ma è anche molto altro. Una vasta selezione di birre artigianali, vino, distillati e caffetteria accompagnano un menù di qualità e in continua fase sperimentale.
Abbiamo avuto occasione di fare una chiacchierata con i gestori per saperne un po’ di più.
Cosa caratterizza la vostra cucina?
Sicuramente stiamo molto attenti a offrire un’attenzione particolare per il gluten free (anche il caffè d’orzo non viene preparato in macchina per evitare contaminazioni!). È nata come una scelta personale, avendo scoperto di essere celiaca da circa 5 anni, ma poi abbiamo visto che anche i clienti hanno apprezzato e abbiamo continuato. Ovviamente siamo iscritti all’AIC, che ogni anno viene per il sopralluogo e con cui rinnoviamo la certificazione. Per il resto non abbiamo una vera e propria linea. Recentemente cerco di stare più attenta all’utilizzo dei prodotti di stagione. Sicuramente mi piace sperimentare, provare piatti sempre nuovi, quindi il menù è in evoluzione, diciamo. A pranzo non abbiamo mai un menù fisso, in base alla spesa, ai prodotti che acquistiamo, ci lasciamo ispirare. Mentre la sera il menù è un po’ più regolare. Sono anche molto attratta dalla cucina inglese e americana, infatti sul nostro menù non mancano brownies e pancakes, questi ultimi li facciamo sia dolci che salati. Invece la domenica, oltre al classico pranzo domenicale all’italiana, proponiamo anche un brunch all’inglese. Al contrario non ci piace particolarmente la formula dell’apericena, vedere vassoi di cibo tenuti in mostra per lungo tempo e magari non consumati. Ovviamente se ci viene richiesto lo organizziamo, così come quando ospitiamo eventi di vario genere; altrimenti preferisco preparare un tagliere sul momento da servire direttamente al tavolo di chi me lo richiede.
Mi hai parlato del brunch domenicale; come lo organizzate?
Il brunch ha un costo fisso di 16 euro, nei quali è compresa una prima portata composta da: uova strapazzate, bacon, wurstel, pane tostato, i pomodori al forno e i fagioli dolci. A questo si può accompagnare un succo, un caffè americano o un altro prodotto di caffetteria. La seconda portata prevede, invece, i pancakes dolci e lo yogurt con il miele, con i frutti di bosco o come lo preferisce il cliente.
E invece parlando di eventi?
In realtà organizziamo un po’ di tutto, siamo molto aperti alle proposte che ci vengono da fuori. Per quanto riguarda la musica, da un po’ di tempo abbiamo un ragazzo che ci dà una mano e che si occupa dell’organizzazione del calendario; in questo modo riusciamo ad avere sempre un evento con musica dal vivo alla settimana, solitamente il martedì. Per il resto ospitiamo sia reading, sia presentazioni di libri, ma anche mostre fotografiche. Ogni secondo mercoledì del mese ospitiamo il Circolo di lettura Aleph; l’incontro di dicembre si terrà mercoledì 21 e avrà come soggetto Il paradiso degli orchi di Daniel Pennac. Organizziamo anche dei corsi e delle cene di degustazione guidata: per questo tipo di eventi ci segue un esperto del settore, mentre la parte gastronomica la cura sempre Martina. La novità più recente è il cambiamento nell’allestimento della libreria: adesso alcuni scaffali sono dedicati alle pubblicazioni della casa editrice Istos e Felici Editore.
In generale come è strutturata la libreria? Che servizi offre?
Abbiamo sia libri in vendita che in consultazione, una parte di questi ultimi sono addirittura nostri. Poi abbiamo la cesta per il bookcrossing. Inizialmente avevo provato a dargli un’organizzazione: mettevamo delle etichette, lo scambio era 1:1, ecc. Ultimamente però, lasciamo la libera gestione ai clienti, senza imporre niente; la cosa importante è che i libri entrino in circolo. Link per approfondire: http://caffeletterariovoltapagina.it/ https://it-it.facebook.com/CaffeLetterarioVoltaPagina/ Foto tratte da: gentilmente fornite dal Caffè Letterario Volta Pagina. |
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Novembre 2020
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